Home Maneskin Roby Facchinetti: “Maneskin i nuovi Pooh? Hanno i numeri per farcela”

Roby Facchinetti: “Maneskin i nuovi Pooh? Hanno i numeri per farcela”

I Maneskin potrebbero essere i nuovi Pooh? Ecco le parole di Roby Facchinetti, cantante e componente dei Pooh in una recente intervista

16 Marzo 2021 14:23

I Maneskin hanno trionfato al Festival di Sanremo 2021, conquistando il primo posto nella classifica finale e riuscendo a battere Francesca Michielin e Fedez (secondi con “Chiamami per nome”) ed Ermal Meta (terzo con “Un milione di cose da dirti”). Un plebiscito per la band, arrivata “solo” seconda a X Factor, palco che li ha resi celebri per la prima volta al grande pubblico.

E, in una recente intervista su Leggo, a prendere la parola e commentare il boom dei Maneskin, è stato uno che di gruppi famosi se ne intende: Roby Facchinetti, ex Pooh. Potrebbero essere visti come eredi della band storica italiana?

Hanno tutti i numeri per farcela. Mi è sembrato che la qualità musicale, che nei particolari non si può certo giudicare da un ascolto televisivo ma dal vivo, sia più che buona. Hanno grinta da vendere e questo lo hanno dimostrato pure su un palcoscenico che, diciamolo francamente, a quel genere lì non è certo abituato. Anche la teatralità del frontman, Damiano, gioca il suo ruolo ma una band è anzitutto gruppo, insieme, collettivo

Non è sufficiente sicuramente essere solo bravi o far canzoni convincenti. Roby Facchinetti sottolinea quanto sia fondamentale, in questo momento, essere in grado di gestirsi al meglio:

Adesso l’autostrada è tutta loro. Non devono farsi prendere dal brivido della velocità, mantenere la giusta andatura, ogni tanto fermarsi per fare benzina, prendere un caffè all’autogrill e rimettersi in marcia più caricati. Si chiama sapersi gestire

Infine, un trucco per i Maneskin, per quando ci saranno difficoltà o attimi in cui possono nascere incomprensioni tra i componenti di un gruppo:

In quelli bisogna tenere botta, escludere i personalismi e considerare che una band è “uno per tutti e tutti per uno”. In una parola, condivisione. Anche dei momenti felici o tristi del proprio privato

Infine, il cantante applaude anche i Negramaro (“Bravissimi. Una musica così personale, unica, riconoscibile”).

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