Rose Villain a Sanremo 2024 con Click Boom!: “Racconto il lato più oscuro degli amori totalizzanti e luminosi”
Click Boom! è la canzone portate da Rose Villain in gara al Festival di Sanremo 2024: come è nata la canzone, il significato, il nuovo disco, l’attesa e il rapporto con gli altri colleghi. Leggi tutte le dichiarazioni della cantante.
Rose Villain è tra i cantanti in gara al Festival di Sanremo 2024 con il brano” Click Boom!“, un pezzo che sorprenderà e che racchiude diverse anime musicali e stili, in pochi minuti. Una canzone che spiazzerà ma risulta anche molto interessante (qui le opinioni sui brani in gara, ascoltati in anteprima). A poche settimane dal debutto sul palco del Teatro Ariston, ecco le dichiarazioni della cantante che ha visto, nel 2023, l’uscita del suo primo album “Radio Gotham” (certificato oro), la hit estiva “Fragole” con Achille Lauro, il nuovo singolo “Io, me ed altri guai” e il primo live show tutto suo.
Rose Villain, Click Boom, di cosa parla la canzone e come è nagta
Ecco le parole di Rose Villain sulla canzone in gara a Sanremo 2024:
E’ una canzone che parla di amore. Scrivo tanto di amore ma, solitamente, o parlo di un amore spezzato, finito o di un amore meraviglioso. Volevo esplorare quei tipi di amori molto totalizzanti, luminosi, il lato più oscuro di questa parte. Quando è così forte, talvolta porta da annullarsi, ad essere dipendenti, non si parla abbastanza di questo ma è importante mettere luce su una relazione solida.
Un brano che ha qualcosa anche di autobiografico:
Scrivo sempre di cose mie, è tutto molto vero e autentico. Poi c’è tanto cinema, costruzione per renderla artistica. Io sono in una relazione da 9 anni, facciamo musica insieme l’abbiamo fatta io e lui, ci amiamo da morire. Anche se sono forte e confidente, sempre nella vita perdo un po’ di balance. Sono gelosa, un po’ mi annullo. La frase frase che racchiude tutto è “Se non mi importa di te, non mi importa di me”.
Poi spiega e specifica:
Io non sono in una relazione tossica ma credo ci sia tossicità in ogni relazione d’amore. Credo che dobbiamo esserne coscienti, dobbiamo accogliere la cosa che l’amore è imperfetto, per poi migliorarsi, come non soffrire noi stessi…
Come è nata l’idea di mettere insieme quasi due canzoni, due generi diversi?
Tutto molto istintiva la scrittura di questo brano. Da quando ho iniziato a sentirmi artista c’è un lato nostalgico, dolce, sensibile, come più duro, cazzut0, confidente. E ho un piede nel pop, nell’urban e nel rap. Sarà un rischio andare con un pezzo che ha due mondi ma io sono così e non ho paura di osare. Sono entusiasta di aver fatto questo brano e che Amadeus mi abbia scelto. Inoltre, lavorare con il proprio partner è meraviglioso, condividiamo gioie e dolori, tutto il percorso. Anche condividere i dolori, le ansie, le frustrazioni. Ci si salva in due… o forse no (ride). Lui in studio è molto duro con me, io molto duro con lui. Una coppia fuori, due collaboratori in studio. Finché non diamo il massimo ci martelliamo tantissimo.
Il compagno, il produttore Sixpm, collabora anche con il pezzo di Sangiovanni (in gara, pure lui, a Sanremo 2024)
Lui lavora con tantissimi altri artisti e progetti. Ha fatto Elisa, I love you Baby di Jovanotti, Mengoni. Sono la fan numero 1, più fa produzioni più porta soldi a casa, sono contenta (ride). E’ bello e divertente come produce.
Rose Villain a Sanremo 2024: anticipazioni
Per la serata delle cover si vocifera, sul palco con lei, Claudio Santamaria. Lei, ovviamente, non può confermare ma nemmeno smentisce:
Voglio fare qualcosa di dirompente e che lasci il segno. La recitazione e la canzone sono lo stesso mondo.
Sa che il pubblico di Sanremo sarà attento al brano e in molti inizieranno a conoscerla meglio proprio dopo la sua partecipazione:
Non sono una che bada troppo alle critiche, sono entusiasta della mia musica. So che non può arrivare a tutti, è normale e non deve essere così perché se piace a tutti è qualcosa di progettato e senza anima. Spero, anche se fossero tre in più, che qualcuno abbia una connessione e si innamori della mia musica. Sanremo la vedo come l’opportunità di fare bella musica. Adesso è tanto urban, young. E’ giusto che ci sia il rap, la trap, questa è essere nel presente. Prima eravamo fermi nel passato, a cose tradizionali, ora stiamo accogliendo l’essere internazionale e attuale. Ad esempio sono felicissima che ci sia Geolier, con Napoli e il dialetto…
Potrebbe essere passibile di critiche per le femministe che puntano il dito per una donna che non soccomba…
Sono consapevole, sono in prima linea sui diritti delle donne, mi sono sempre professata femminista ma ci deve essere spazio per una donna femminista che possa essere passiva in una relazione e non perfettamente in linea con quello che vorrebbe essere. Siamo le prima, di una società millenaria, ad essere succubi di noi stesse, fra di noi. Ci deve essere spazio per una donna non perfetta. Ad esempio, io sono vegana però sono imperfetta nell’esserlo, ed è così anche nel rapporto tra uomo e donna.
Sulle quota rosa tanto chiacchierate…
Penso che in tutti gli ambiti ci sia un po’ di disparità tra uomo e donna, guardo in America e vedo tutte queste donne pazzesche, libere, in classifica. Anche le nostre donne del pop sono confident, non colorano tutte dentro le righe. Siamo in meno a Sanremo ma siamo 9 donne power. E il rap ha tanto favorito, così si è ripresa anche la sua sessualità. Il rap americano (Cardi, Nicki) ha dato una sterzata. Siamo tutte gasate, anche noi, vogliamo essere padroni di noi stesse. Vorrei tanto che dopo 10 anni vincesse una donna ma non perché è il momento ma perché ci sono artiste forti e non devono essere penalizzate dal gender. Credo che quest’anno vincerà una donna.
Parla delle persone che conosce già e chi ha incontrato per la prima volta…
Sarò diversa ma come le persone si aspettano che farà Sanremo (look). Tra i miei amici Geolier, Fred, Annalisa, Sangiovanni, Gazzelle. Siamo tutti un bel gruppone. Stiamo fremendo all’idea di incontrare Fiorella e Loredana. Sono gasata all’idea di sentire “Pazza”, Fiorella mi ha dato qualcosa che non mi aspettavo. E’ di un avvolgente, di un materno… Mi ha rivisto il giorno dopo ed è corsa ad abbracciarmi.
Infine, tra i ricordi del Festival…
Ho questo ricordo di Sanremo, credo 2000, 2001. Ricordo “Luce” di Elisa e ho pensato che fosse un angelo. Negli ultimi anni, uno dei pezzi che mi ha colpito di più è stata “La notte” di Arisa.
Achille Lauro mi ha detto “Sii te stessa che andrai tranquilla”, racconta.
Rose Villain e il Fantasanremo
In merito al fantasanremo, ironizza:
Fantasanremo, sono apertissima a tutto tranne che ad umiliarmi (ride). Entrare in triciclo magari no, se essere dignitosamente brilli fa punti, qualcosa magari tiriamo su.
Radio Sakura, il nuovo album dall’8 marzo 2024
Insieme al brano di Sanremo, Rose Villain, poche settimane dopo, pubblicherà il suo nuovo disco (qui il pre-save):
L’8 marzo uscirà il mio nuovo album, Radio Sakura, il sequel di Radio Gotham. Quello era il viaggio tra le ombre di me stessa, c’era tanta frustrazione. Quando quel disco è uscito, è come se le persone mi avessero finalmente capita, una connessione umana inspiegabile. Quando si fa musica che parla di certe tematiche dove si parla di lutto, di malattia mentale, c’è qualcuno che si sente meno solo. Così la musica mi ha fatto sempre sentire, sono sempre stata legata ad artisti maledetti. Questa connessione mi ha fatto fiorire e sbocciare, la Sakura rappresenta la fioritura dei fiori di ciliegio. Questo disco si è scritto da solo.