Royal Blood, nuovo album: “Uscirà quando suonerà bene”
Il duo inglese dei Royal Blood ha svelato alcune anticipazioni sul secondo lavoro in studio dopo l’acclamato album omonimo di debutto.
I Royal Blood sono una delle rivelazioni rock del 2014 (chediolibenedica, concedetecelo) e il loro album di debutto, l’omonimo Royal Blood, è stato una delle colonne sonore di ogni amante delle chitarre granitiche e delle batterie pestate con sonora devozione. Mike Kerr e Ben Thatcher da Brighton hanno conquistato un posto d’onore nel cuore dei rockettari e nel corso di mesi di interminabili concerti in giro per il mondo hanno avuto modo di cominciare a pensare alle canzoni del secondo album.
Il nuovo disco dei Royal Blood, stando alle parole del cantante e chitarrista Mike Kerr, non uscirà però prima del prossimo anno, o meglio in un tempo indefinito, come ha spiegato in un’intervista ad NME:
Magari faremo uscire qualcosa il prossimo anno, ma siamo d’accordo nel dire che il disco uscirà quando suonerà bene. Credo che la scrittura delle canzoni e la creatività non abbiano un metodo, è una questione di contesto. È come dire “quando piangerai la prossima volta?” SAi che lo farai, ma non puoi predire quando e perché.
Un paragone emotivo forte per una scrittura di brani che terrà impegnati i Royal Blood ancora un po’, stando a quando detto. Ci saranno novità o il granito dell’ossatura delle canzoni resterà lo stesso dell’album di debutto?
Non sentiamo la necessità di reinventare qualcosa, non credo che vogliamo spendere più soldi di quanti ne abbiamo spesi per il primo disco. Credo che possa rovinare la creatività a lungo andare. Uso ancora dei bassi che costano 200 sterline perché mi piace il suono. E i luoghi creativi sono dove abbiamo scritto il primo album, in un posto piccolissimo a Brighton.
A proposito di scrittura, è qui che è arrivata la spiegazione più divertente: essendo sempre in giro per il mondo, gran parte dei pezzi del nuovo album dei Royal Blood sono stati scritti sul tour bus, dove Mike e Ben hanno approntato un piccolo studio.
Abbiamo costruito uno studiolo nel retro dell’autobus. È difficile scrivere quando tutto continua a cadere perché l’autista ha fatto una curva brutta. È stata la nostra tana per scrivere. Avevamo i film di Clint Eastwood in sottofondo, senza volume.
Per le registrazioni, Mike Kerr avrebbe un desiderio:
Vorrei registrare su una barca. Potremmo far finta di essere dei pirati, avere la nostra nave, salpare verso il tramonto e non tornare più, lasciandoci tutto il nonsense attorno ai Royal Blood dietro le spalle…
Royal Blood, classici burloni britannici. Teneteli lontani dalle barche.
Via | NME