San Valentino 2014, Collective Cadenza: History Of Women and Men Moving On (video)
Come hanno reagito nella storia della musica le donne e gli uomini alla rottura di un fidanzamento?
I Collective Cadenza colpiscono ancora e stavolta lo fanno con un video veramente favoloso: per San Valentino (anzi, per il giorno prima, quando l’ansia da regalo travolge i ritardatari e molti invece non vedono l’ora che la giornata si estingua… ma noi abbiamo messo le nostre canzoni d’amore in ogni caso), il gruppo di musicisti e filmaker composto da Joe Sabia, Matt McCorkle e Michael Thurber ha filmato un modo tutto particolare di raccontare la storia di uomini e donne che vengono abbandonati/e dai partner e che cantano la fine di una storia d’amore attraverso le parole di una canzone.
History Of Women Moving On (Storia delle donne che vanno avanti) e History Of Men Moving On questo il titolo dei due video video, sono due carrellata lunghe: nel video femminile si parte dal 1961 con Patsy Cline e si attraversano tutti i periodi delle donne innamorate, straziate, che chiedevano di essere liberate da quegli amori troppo forti e dolorosi; attraverso le decadi si arriva agli anni Novanta, dove il ruolo femminile si ribalta completamente e le donne sono oltremodo fiere della propria indipendenza ed emancipazione.
In quello maschile si comincia invece con Roy Orbison nel 1960, toccante e sostenuto, passando per Harry Nilsson e classiconi anni Settanta strappalacrime, fino ad approdare all’aggressività potente degli anni Novanta e simili con rap, punk e rock di una certa cattiveria, che stravolgono le intenzioni bonarie dei primi anni per parlare della fine di una storia. Il momento più bello è quello dell’inizio del brano di Gotye, ve lo anticipiamo.
Due trattati di storia sociale delle donne e degli uomini condensati nella musica e in cinque minuti di video davvero godibilissimi, divertenti e realizzati splendidamente; per guardare a San Valentino anche dalla parte di chi non ha qualcuno da amare al suo fianco, ma vuole semplicemente sfogarsi grazie ai benefici liberatori della musica.
(Grazie a Hoivermi per la segnalazione)