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Sanremo 2008: i criteri di selezione di uno show tv / 1

Mi collego ad un interessante articolo di Tvblog sulle polemiche create da Manuela Villa per il fatto di essere stata scartata da Sanremo 2008. Ogni anno ce n’è uno (ma anche più di uno) che si lamenta mettendo su un polverone, stavolta è toccato a lei. Il fatto è che poi sono proprio queste cose

di aleali
pubblicato 9 Gennaio 2008 aggiornato 31 Agosto 2020 23:37


Mi collego ad un interessante articolo di Tvblog sulle polemiche create da Manuela Villa per il fatto di essere stata scartata da Sanremo 2008. Ogni anno ce n’è uno (ma anche più di uno) che si lamenta mettendo su un polverone, stavolta è toccato a lei.

Il fatto è che poi sono proprio queste cose ad incentivare l’interesse per l’evento. Ad ogni modo uno dei ragionamenti sui quali si fondava la polemica è quali siano i criteri di selezione che portano alla scelta dell’uno e dell’altro artista. Motivi legati alle case discografiche? Spintonamenti e raccomandazioni? Forse c’è tutto e nessuna di queste cose.

Ovviamente, è bene ricordarlo, si tratta di uno spettacolo televisivo dedicato alla tipica famiglia italiana prima ancora che un concorso vero e proprio, quindi tutti coloro che sono in gara sono lì per coprire pubblici diversi e esigenze diverse dello spettacolo. Andiamo con ordine seguendo l’elenco ufficiale. Ecco oggi la prima parte dell’analisi.

Eugenio Bennato, la qualità di un grande nome che farà impazzire trasversalmente il pubblico con la sua taranta, un vero meltin’ pot di culture musicali che prende tutto il sud e chi lo ama, con ammiccamenti fascinosi verso le culture musicali un po’ di tutto il mondo.


Loredana Bertè
, il gossip. Il ritorno della grande diva capricciosa e follemente adorabile che ci riprova a calcare il suo palco più amato. Aspetteremo di vedere come si vestirà, cosa dirà, cosa farà prima, dopo e durante la kermesse.

Sergio Cammariere, la ciliegina sulla torta, un talento musicale puro che eleva il tono di preziosità della serata con una proposta musicale classica ma giovane, un grande artista d’esportazione. Anche qui siamo nel segno della qualità.

Toto Cutugno, la nostalgia di quel Sanremo che non c’è più. Un ritorno sul palco di una voce autorale assolutamente italiana. Uno dei pochi artisti italiani davvero pop nell’accezione di popolare, amabile e ricordato con piacere da tutti. Ma stavolta è da solo, per fortuna.

Giò di Tonno e Lola Ponce. Una sperimentazione di quelle che passano e vanno tanto quanto Sanremo dura. Ma ci regaleranno l’emozione di un duetto che promette certamente una buona mano nella scrittura (di Giò Di Tonno, presumo) e la bellezza incantevole di Lola Ponce (Esmeralda nel musical di Riccardo Cocciante “Notre-Dame de Paris”). Due voci bellissime.

Finley, il lato carampanistico, quello dedicato alle giovanissime e ai giovanissimi. Di certo moltissimi adolescenti non si perderanno nemmeno un minuto della kermesse per vederli apparire sul palco in un esibizione che speriamo possa riservarci buone sorprese.

Frankie Hi-NRG, il giovane per i giovani che si presenta a Sanremo ma che risuonerà con successo poi solo in radio (per fortuna). Credo sia un ottimo “paroliere”, un bravo MC. Ci stupirà.

Max Gazzè copre un target abbastanza centrale tra il giovane e il giovane adulto. Alcuni dei suoi brani sono fermi nella nostra memoria per la loro originalità, quel pizzico di sperimentazione comunque accessibile al grande pubblico.

Finiamo questa prima parte con Gianluca Grignani, una delle novità più attese degli ultimi anni. Non credo ci sia voluto molto a sceglierlo, a prescindere dal brano. Scegliere di ritornare dopo un po’ di tempo sul palco di Sanremo è il La giusto per proseguire nella sua carriera costellata di successi. E piace tanto alle donne.