Sanremo 2013 canzoni: i giudizi di Tv Sorrisi e Canzoni. Annalisa ‘jazz’ in Scintille, Marta sui Tubi originali
Anche Tv Sorrisi e canzoni ha valutato in anteprima i brani presentati al prossimo Festival di Sanremo 2013. Vi riportiamo qui le prime impressioni.
Almamegretta portano sul palco due canzoni tra reggae, elettronica e blues, “Mamma non lo sa” e “Onda che vai”, inno alla libertà. Annalisa presenta due pezzi diversi, il primo una ballad (“Non so ballare”), il secondo “Scintille” è più veloce e con ritmo jazz. Mailika Ayane ha due pezzi di Giuliano Sangiorgi, “E se poi” (più ritmata) e “Niente”, con un crescendo emotivo. Chiara Galiazzo si è affidata a Zampaglione con “L’esperienza dell’amore” e a Bianconi dei Baustelle per “Il futuro che sarà”. Simona Molinari e Peter Cincotti sfiorano il folk con “La felicità” mentre Max Mazzè ha un ritmo serrato con “Sotto casa”. Simone Cristicchi cerca di sdrammatizzare il tema della vita oltre la morte con “La prima volta (che sono morto)”, la seconda, “Mi manchi”, è invece un brano d’amore.
Elio e le Storie Tese risultano ancora essere gli artisti più folli e divertenti dell’intera kermesse grazie a “Dannati Forever” e “La canzone mononota”. Raphael Gualazzi conferma la sua bravura anche come pianista con “Senza ritegno” e “Sai (Ci basta un sogno)”. Originali i Marta sui Tubi con citazioni di Oscar Wilde in “Dispari” e “Vorrei” con tema amoroso e sentimentale. Tradizionale Mengoni con “L’essenziale”, “Bellissimo” -firmato Giannini e Pacifico- è più veloce. “Se si potesse non morire” dei Modà sono un inno alle cose semplici, Maria Nazionale canta in dialetto “E’ colpa mia”, pezzo lento e malinconico. Daniele Silvestri canta di manifestazione politica in “A bocca chiusa” e diventa danzante con “Il bisogno di te”
I giudizi de Il Messaggero
Ecco arrivare anche le prime impressioni de Il Messaggero dopo l’ascolto in anteprima dei brani presentati al Festival di Sanremo 2013. Anche in queste righe si può notare l’assenza della classica canzone sanremese. C’è più ironia e anche qualche polemica.
Si parla comunque d’amore. Malika Ayane canta due pezzi ‘poco retorici’ di Sangiorgi, i Modà rischiano di sbancare con il televoto per il pezzo “Se si potesse non morire”. Raphael Gualazzi ha una ballad definita elegante (“Sai”), Annalisa sembra puntare su “Non so ballare”, titolo poi assegnato anche al suo album inedito in uscita a febbraio.
Chiara Galiazzo porta due canzoni- L’esperienza dell’amore e Il futuro che sarà – definite ‘pallide’, Marco Mengoni evita virtuosismi con “Bellissimo” ma fa rimpiangere l’energia della voce di Gianna Nannini. Simone Cristicchi si presenta in veste swing, Elio e le Storie Tese cantano le parole più pesanti del Festival.
Max Gazzè porta lo ska, “Dr Jekyll Mister Hyde” di Simona Molinari e Peter Cincotti è graziosa. Anche in questa recensione in anteprima dei brani, Il bisogno di te di Daniele Silvestri ha le carte in regola per imitare il tormentone Salirò.
Il voti de Il Giornale
Il Giornale è chiaro nella sua sensazione dopo aver ascoltato le ventotto canzoni in gara due per ogni artista. Così, descrive i pezzi: “Tutti i brani in gara dei Big di Sanremo potrebbero formare un concept album sullo stato del Paese”. Molto presente il pessimismo e il bisogno di rinascere.
Sì, ci sono canzoni d’amore (e spesso è ovviamente tradito) ma non hanno lo stile sanremese. Mauro Pagani racconta di almeno settanta artisti che hanno mandato le loro canzona. L’ultima ad essere esclusa, in ordine di tempo, è stata Antonella Ruggiero. Anche Il Giornale sottolinea la forza dei due brani di Elio e le Storie Tese e la forza vocale e convincente di Raphael Gualazzi. Super. Simone Cristicchi è giudicato più efficace e originale nel brano “La prima volta”
Con Simona Molinari e Peter Cincotti si apprezza soprattutto “Dr Jekyll e Mr Hide”, Annalisa è giudicata sensuale in “Non so ballare” ed efficace in “Scintille”. Chiara Galiazzo esprime al massimo la sua voce nel brano “L’esperienza dell’amore”. “Bellissimo” è cantata da Marco Mengoni (’in crescita esponenziale, fin troppo) e firmata da Gianna Nannini. Giuliano Sangiorgi firma i due pezzi per Malika Ayane (’Brava in “Niente” ma molto più convincente in “E se poi”). Maria Nazionale è un po’ frenata da un manierismo interpretativo vecchio stile. I Modà hanno due brani ’stilisticamente omogenei’ destinati a sbocciare con il tempo. Max Gazzè è incalzante in “Sotto casa”, Daniele Silvestri scanzonato in “Bisogno di te” e disilluso in “A bocca chiusa”. Infine, i Marta sui Tubi mescoleranno -come viene anticipato- Oscar Wilde e Mallarmè con Motorpsycho e Sonic Youth (in “Dispari”)
I voti di Libero
Libero pone in primo piano due partecipanti al Festival 2013: sono Elio e le Storie Tese e Daniele Silvestri. La band italiana viene apprezzata per l’originalità del testo: in Dannati Forever si parla dei peccati mortali, dall’onanismo agli adulteri. Il secondo brano vede il gioco costruito su un’unica nota, il Do. Silvestri, invece, canta di scioperi e manifestazioni e cita pure Gaber in “A bocca chiusa”
I pezzi di Annalisa meritano un ascolto forse più attento, risultano intimiste, mentre Chiara Galiazzo potrebbe ottenere moltissimi voti da parte del pubblico con la ballad “L’esperienza dell’amore”. Gli Almamegretta con “Mamma non lo sa” fanno una propria versione del Ragazzo della via Gluck, come già analizzato dai precedenti giudizi. Malika Ayane ricorda Ornella Vanoni nel secondo brano presentato in gara, “E se poi” e sembra la favorita dai bookmaker.
Marco Mengoni ha scelto due canzoni pop di livello: “Bellissimo” esalta le doti vocali, in “L’essenziale” è meno convincente. Maria Nazionale è “la voce più bella del Festival” anche se “E’ colpa mia” veste di eccessiva napoletanità. Marta sui Tubi, rock con sfumature progressive (in “Vorrei” la donna amata ha troppi amici su Facebook).
I brani di Max Gazzè sono basati sull’incomunicabilità e disperazione (inni tosti). I Modà sono associati al senso ‘Operazione vittoria’ con due canzoni -cito- furbe e radiofoniche. Raphael Gualazzi presenta “Sai” (bellissima e orchestrale) e “Senza ritegno” (jazz rock) sono due canzoni potenti. Simona Molinari e Peter Cincotti sono promossi a pieni voti in “Dr Jekyll & Mr Hide”, scritta anni fa da Luttazzi. Infine Simone Cristicchi si addentra nel tema della vita dopo la morte in “La prima volta”, più lieve il secondo brano “Mi manchi”
I voti di La Repubblica
E’ il turno di La Repubblica con i voti alle canzoni proposte per il prossimo Festival di Sanremo dai Big della musica italiana. Fino ad ora, tutti sembrano applaudire principalmente Elio e le Storie Tese e Raphael Gualazzi. Dividono gli ex talent, tra chi apprezza i brani proposti e chi invece boccia le canzoni. Vediamo adesso l’opinione del quotidiano che assegna un voto al cantante, sommando i due brani insieme.
Un bel 7 per gli Almamegretta con “Mamma non sa” giudicata forte e incalzante, la seconda -Onda che vai- è un’intelligente canzone d’amore di Zampaglione. Scendiamo con Annalisa che convince meno (5-): “Non so ballare sarebbe ‘perfetta normalità pop’ mentre in ‘Scintille’ si avventura nello swing. Malika Ayane è un 7: “Niente” è notevole e coinvolgente, la seconda è scanzonata (“E se poi”)
Sufficiente per Chiara Galiazzo: voce proprio bella, “L’esperienza dell’amore” potrebbe addirittura puntare al podio, la seconda invece ha un minore impatto. Simone Cristicchi ottiene 6 e 1/2: “Mi manchi” è aggraziata, “La prima volta” invece parla di morte. Elio e le Storie Tese? Per loro un boom: addirittura 10. E vengono definiti ‘eccezionali’. Max Gazzè si porta a casa un 6 e 1/2: “Sotto casa” ha un ritmo quasi balcanico, “I tuoi maledettissimi impegni” cerca soluzioni ad un amore da riformare.
Promozione per Raphael Gualazzi (8) giudicato “strepitoso e poso prevedibile”. “Sai (Ci basta un sogno)” è raffinata, la seconda “Senza ritegno” è più ritmica e provocatoria. Marta sui Tubi da 6 e 1/2, rock indipendente con grande dignità. Una sorpresa, con “Dispari”, pezzo davvero forte e originale. Daniele Silvestri convince con un 7, la prima più originale (“A bocca chiusa”), la seconda “Il bisogno di te” più sul suo stile conosciuto. Non male anche Maria Nazionale (6 e 1/2): “E’ colpa mia” avrebbe una chiusa alla “My Way”. Simona Molinari e Peter Cincotti con la swingante “La felicità” ottengono la sufficienza. I Modà? Per loro un voto bassissimo: 4 (“stile scontato e retorico”). Non bene nemmeno per Marco Mengoni (5 e 1/2): “L’essenziale” vanterebbe –cito– ‘un ritornello su una buona idea cantata in modo meno isterico” e funziona meglio di “Bellissimo”, scritta da Gianna Nannini
I voti di La Stampa
Il quotidiano La Stampa vuole analizzare il Festival di Sanremo 2013 in un discorso più generale tra autori, cantanti e canzoni. La qualità sembra comunque presente nei testi e nelle musiche ascoltate in anteprima, anche se in qualche caso le delusioni non mancano. Vi riportiamo alcuni passaggi di questi giudizi, tra alti e bassi.
Si parte da Annalisa che non convince nè con “Io non so ballare” (giudicato patinato ultraclassico) nè con “Scintille” dal sapore anni ’50. Altra ex concorrente dei talent show è Chiara Galiazzo, vincitrice dell’ultima edizione di X Factor. Ma anche lei non sembra entusiasmare con “L’esperienza dell’amore” (“Il pezzo anche impegnativo è affogato in una valanga di effetti sonori”) e con “Il futuro che sarà”, più mosso del precedente. Marco Mengoni è visto troppo freddo nei due brani in concorso (“Una voce che per quanto notevole bada a se stessa più che all’espressività della canzone”). Meno urlate le ballad dei Modà (“Se si potesse non morire echeggia in modo inquietante Non è l’inferno, sempre sua”)
Pungenti Elio e le Storie Tese, “A bocca chiusa” è descritta come una stornellata postmoderna in romanesco, “Il bisogno di te” è invece genere ska. Simone Cristicchi presenterà “Mi manchi” in chiave pop/folk, “La prima volta che sono morto” è invece una ballad su quello che troveremo dopo la morte.
I Marta sui Tubi puntano sul nuovo rock, gli Almamegretta danno una loro versione moderna del Ragazzo della Via Gluck. Malika Ayane è invece promossa per essere riuscita a interpretare con eleganza due pezzi quasi banali, Raphael Gualazzi interpreta due canzoni complesse e gradevoli. Simona Molinari con Peter Cincotti contagiosi con Felicità, “Dr.Jekyll e Mr. Hyde” è spumeggiante swing. Maria Nazionale, infine è stata definita “tosta”
I voti del Corriere della Sera
Continuiamo questo viaggio attraverso i voti della carta stampata che ha ascoltato i brani di Sanremo 2013 in anteprima. Dopo il Mattino e TgCom passiamo a Il Corriere della sera che suddivide le canzoni in sezioni e attribuisce ad ogni pezzo un giudizio/voto esplicito.
Si inizia con I Cantanti della Generazione che includono i seguenti nomi: Daniele Silvestri parla di impegno politico con “A bocca chiusa” che ottiene 8 e 1/2, più ruffiana “Ho bisogno di te” (6 e 1/2). Simone Cristicchi ottiene 6 con “Mi manchi” e 7 per “La prima volto che sono morto” dove dopo l’abbandono del mondo terreno non esiste paradiso, purgatorio o inferno. Max Gazzè ottiene 7 e 1/2 con “Sotto casa”, più tradizionale “I tuoi maledettissimi impegni” con 6 e 1/2.
E’ quindi il momento dei gruppi. Altra promozione per Elio e Le Storie Tese soprattutto per “La canzone mononota” che agguanta un 9, altro buon voto per il pezzo “Dannati Forever” (7). Almamegretta promossi con “Mamma non lo sa” (7), meno bene “Onda che vai” (5). I Marta sui Tubi ben accolti con un 7 per “Dispari” e un 6 e 1/2 per “Vorrei”
E’ il turno poi delle voci femminili. Malika ha due canzoni chic (“E se poi” 6, “Niente” 7). Promosse le canzoni ma forse giudicati troppo prudenti. Annalisa ha una ballad da 6 e 1/2 con “Non so ballare”, meno convincinte “Scintille” (5 e 1/2). Simona Molinari e Peter Cincotti ottiene la sufficienza per entrambi i pezzi. Di Chiara Galiazzo è più apprezzata “L’esperienza dell’amore” (7) rispetto a “Il futuro che sarà” (6).
Infine ecco gli ultimi artisti rimasti: Raphael Gualazzi ha conquistato con entrambi gli inediti, Sai (ci basta un sogno) merita un 8, Senza ritegno poco meno, a 7 e 1/2. I Modà si presentano con una melodia rock: Come l’acqua dentro il mare a 6 e 1/2, Se si potesse non morire ottiene il 6. Maggiore maturità per Marco Mengoni con “Bellissimo” scritta da Gianna Nannini (6 e 1/2) ma è meno convincente con “L’essenziale” (5 e 1/2). Maria Nazionale ottiene il 6 con “Quando non parlo”, 5 con “E’ colpa mia”
I voti del TgCom
Dopo i primi voti de Il Mattino -che vi abbiamo riportato ieri e che potete leggere ovviamente dopo il salto- ecco arrivare altre prime impressioni. Vi riferiamo i giudizi riportati su TgCom da un ascolto degli inediti. Non sembra essere più così “drammatica” la situazione nel campo dei talent, anzi si parla di brani decisamente convincenti. Ma vediamo meglio il tutto, entrando nei dettagli.
Anche in questo caso, gli Almamegretta vengono segnalati come una sorpresa di Sanremo 2013 con atmosfere mediorientali e Annalisa ottiene una promozione assoluta con “Non so ballare” -ballad rock romantica- e “Scintille”, ritmata e più allegra. Anche Chiara Galiazzo ottiene una promozione nel primo ascolto, anche se con una parziale riserva…
Se “L’esperienza dell’amore” promette voce potente e archi emozionanti, meno di impatto sembra “Il futuro che sarà”, decisamente più ritmata rispetto al primo pezzo. E lo stesso Mauro Pagani, consulente della direzione artistica, assicura di aver sentito precedentemente la versione voce e pianoforte (”Era molto bella”). Sempre radiofonica come già sottolineato “Il bisogno di te”, che sembra davvero ricordate -probabilmente per la potenzia- l’amata “Salirò”. Promossi anche in questo caso Elio e le Storie tese, travolgenti in “Dannati Forever” e con citazione a X Factor nella seconda “La canzone mononota”
Malika Ayane risulta fine e melodica con “Niente” mentre ha un sapore più leggero ed estivo “E se poi”. E Mengoni? Sensazioni opposte rispetto alla bocciatura precedente de Il Mattino. Se “L’essenziale” è già buona, “Bellissimo” risulta un . Maria Nazionale non rinuncia alla tradizione neomelodica napoletana, Max Gazzè quasi rap e più pop in “I tuoi maledettissimi impegni”. I Modà restano fedeli alle ballate: la prima dedicata alla figlia di Kekko, “Come l’acqua dentro il mare, la seconda “Se si potesse non morire” più rock.
Radiofonici Simona Molinari e Peter Cincotti con “Dr Jekyll Mr Hyde”, Marta sui Tubi ricordano Battisti con “Dispari” e diventano rok in “Vorrei”. Simone Cristicchi innamorato in “Mi manchi”, sempre jazz e pop per i due brani di Raphael Gualazzi.
I voti de Il Mattino
Iniziano le prime indiscrezioni su Sanremo 2013. Dopo avervi riportato tutti i nomi dei cantanti Big e dei Giovani, ecco arrivare i primi giudizi sugli ascolti in anteprima da parte della carta stampata. La curiosità e le aspettative sono alte, non possiamo negarlo.
Del resto Fabio Fazio ha cercato di portare sul palco nomi convincenti, sia da talent show che dal panorama musicale dei nomi già noti, senza dimenticare quei cantanti non così famosi e conosciuti dal grande pubblico. Anche il regolamento è cambiato, le canzoni da quest’anno sono due, non si elimina più l’artista ma il brano. Insomma, le modifiche non mancano e c’è interesse a salvaguardare e avere cura dell’artista che decide di mettersi in gioco (e, soprattutto, in gara).
Ma vediamo i primi giudizi da parte della stampa. A dare i voti è “Il Mattino“. Curiosi? Cliccate qui sotto…
In complesso le canzoni sembrano avere una media migliore rispetto a quella dell’anno scorso, grazie ad un primo ascolto che ha portato apprezzamenti e anche qualche delusione. Ma vediamoli insieme…
Almamegretta ottengono un 7 e 1/2 grazie al reggea di “Mamma non lo sa”, Annalisa viene bocciata con un bassissimo 3 sia con “Non so ballare” sia con “Scintille”. E Chiara Galiazzo? Per lei un misero 5 a causa particolarmente di “L’esperienza dell’amore” (“I talent show crescono interpreti, non insegnano a trovare uno stile, una dimensione, un repertorio”)
Daniele Silvestri ottiene un 6 e 1/2 più per il passato dell’artista che per il pezzo “A bocca chiusa” e “Il bisogno di te”, dipinta come un “Salirò” parte seconda. Elio e le Storie Tese vengono premiati con 8 grazie alla leggerezza di “Dannati forever” (“Sono troppi i peccati mortali che ho collezionato. Per esempio: fatto adulterio, mentito, rubato, continuamente pisello toccato”) che probabilmente attirerà critiche. Il loro secondo brano, “La canzone mononota”, pare costruita su una sola nota, il Do. Malika Ayane? 6 e 1/2: “Niente” è indicata come un ‘crescendo in gara’, mentre “E se poi” ricorda Ornella Vanoni. Marco Mengoni? Voto molto basso anche per lui: 4. “L’essenziale” diventa inutile, “Bellissimo” è sprecato.
Sorpresa Maria Nazionale con 7 e 1/2. “Quando non parlo” è un’elegante canzone d’amore, come anche “E’ colpa mia”. Una sufficienza data alla fiducia per Marta sui Tubi, una sorta di scommessa sulla band. Un buon 7 per Max Gazzè, un pop progressive. Solo 5 per i Modà, “Come l’acqua dentro il mare” e “Se si potesse non morire” sono giudicate modestissime. E’ una certezza Raphael Gualazzi con il suo 7 e 1/2: “Sai (ci basta un sogno)” è una ballad al pianoforte, jazz’n’roll per “Senza ritegno”. Stesso voto per Simona Molinari con Peter Cincotti (“Dr. Jeckyll e mr. Hyde” è una bella sorpresa). Simone Cristicchi ottiene un 6 e 1/2, anche in questo caso più per lui che per le canzoni presentate all’Ariston.
Insomma, a conclusione, bocciati gli ex talent show (Annalisa, Marco Mengoni e Chiara Galiazzo), sorpresa con Maria Nazionale, ottimo Elio e Le Storie Tese, buono Raphael Gualazzi e Almamagretta