Sanremo 2013 Giovani, direttore artistico Pagani: “Per presentarsi serviva curriculum credibile”
Tra i cantanti in gara c’è anche la band romagnola Blastema, il cui frontman ha rievocato il primo incontro con la produttrice Dori Ghezzi.
Mentre sembra palesarsi addirittura l’ipotesi di uno spostamento del Festival di Sanremo 2013 data la prossimità con le elezioni politiche, la macchina organizzatrice della kermesse musicale va avanti. Oggi registriamo la dichiarazione di Mauro Pagani, direttore artistico del Festival, il quale a La Repubblica ha spiegato di essere molto soddisfatto della selezione fatta per quanto riguarda i Giovani:
Quest’anno c’erano alcuni paletti precisi che hanno facilitato il compito. Per presentarsi bisognava avere un curriculum credibile e questo ha scremato già molto. Anzi, rimpiango di non aver avuto almeno quattro posti in più perché di cose interessanti ce n’erano tante.
Come vi abbiamo raccontato, in gara ci saranno Ilaria Porceddu, Il Cile, Andrea Nardinocchi e Antonio Maggio, i Blastema, Paolo Simoni, Irene Ghiotto e Renzo Rubino. Matteo Casadei, frontman della rock-band romagnola, ha spiegato a Libero come la loro idea di musica si sposi con la tradizione popolare sanremese:
Per avvicinarci all’Ariston siamo partiti da un presupposto: che Sanremo è il Festival di tutta la musica italiana, anche di quella di un gruppo nato musicalmente negli anni ’90 che aveva i Nirvana e i Pearl Jam come icone. Siamo fieri di poter rappresentare la musica indipendente italiana. Evitiamo furbe strategie per arrivare facilmente al successo.
Lo stato in cui sono stato, di fatto album d’esordio dei Blastema, è prodotto da Dori Ghezzi (e distribuito da Sony), la quale ha creduto da subito nella band:
Aveva sentito parlare di noi, ci ha invitato in ufficio e le abbiamo fatto ascoltare i nostri lavori. Lei e Luvi (De Andrè, Ndr) ci hanno guardato e hanno pronunciato soltanto una parola: Sanremo.