Sanremo 2013, la mamma di Marco Mengoni: “I figli vanno lasciati liberi di fare le proprie esperienze”
Il racconto della vita di Marco Mengoni attraverso le parole della mamma Nadia Ferrari
Al settimanale Di Più Tv, la mamma di Marco Mengoni (tra i Big in gara a Sanremo 2013 con Bellissimo e L’essenziale) ha svelato luci ed ombre del facile successo acciuffato, con le unghie e con i denti, grazie ad un talent show. L’onda di popolarità, conquistata grazie alla vittoria della terza edizione del talent show di Raidue, sembrava essere svanita di colpo ed il giovane interprete si è trovato a fare i conti con la dura realtà quotidiana:
Marco, che aveva solo ventuno anni, si è ritrovato pieno di impegni: dopo X Factor, ha preparato Sanremo, inciso il suo primo cd ed è stato chiamato a fare tanti concerti, ospitate televisive e promozioni. Per stare dietro a tutto, ha preso una casa a Roma: con i soldi guadagnati riusciva a pagare l’affitto, le bollette, a vivere, a mangiare. Poi, con il passare del tempo e e la fine della tournèe all’improvviso, l’anno scorso, non ha avuto più nulla da fare. Il telefono ha smesso di squillare e lui, povero figlio mio, ha avuto paura […]. Ha deciso di fare un passo indietro. Dato che non aveva più i soldi per pagare l’affitto dell’appartamento a Roma, è tornato nella casa in cui è cresciuto con me e mio padre.
Il fu Re Matto sta preparando un ritorno in pompa magna restando comunque il ragazzo umile e semplice di un tempo:
Questa volta, Marco è andato a vivere a Milano. Lo studio di registrazione della sua casa discografica è lì e non poteva fare avanti e indietro. Milano è una città che gli piace perché è meno caotica di Roma. Mi dice che spesso lo riconoscono, lo fermano: ‘Mengoni che ci fai in bici?’ oppure ‘Mengoni perché prendi il tram? Sei ricco chiama il taxi’. Non sanno dei problemi che ha avuto in passato.
La signora Nadia Ferrari avrebbe magari preferito che il figlio scegliesse un’altra strada professionale (forse meno precaria) per una sicurezza economica:
A volte avrei preferito averlo più vicino, alla mia portata. Ma penso che i figli vadano lasciati liberi di fare le proprie esperienze, di crescere e maturare, qualche volta anche di sbagliare.
Anche perché si sa che I figli… so’ pezzi ‘e core!