Sanremo 2013: la sala stampa del Palafiori intitolata a Lucio Dalla?
A Sanremo nasce la richiesta di intitolare la sala stampa Palafiori a Lucio Dalla
Direttamente da Sanremo dove, insieme ai colleghi di TvBlog e Soundsblog, il nostro direttore Alberto Puliafito ci aggiorna sulla richiesta arrivata di intitolare la sala stampa del Palafiori a Lucio Dalla. E’ iniziata quindi una raccolta firme per domandare ufficialmente questo omaggio e renderlo concreto, consegnandolo quindi al sindaco della città
Lucio Dalla è ancora amatissimo e ricordato con malinconia e nostalgia dagli altri cantanti, dai fan che lo ha sempre amato e anche dai giornalisti e critici, affezionati alla persona, oltre che al personaggio pubblico noto alla gente. A nemmeno un anno dalla sua scomparsa, il Festival di Sanremo lo vuole ricordare, questa sera, attraverso la presenza del suo compagno di una vita, Marco Alemanno, che sarà tra coloro che rivelerà quale delle due canzoni presentate rimarrà ufficialmente in gara.
Del resto, il rapporto tra Lucio Dalla e Sanremo è durato nel tempo e proprio nel 2012, il cantante aveva diretto l’orchestra per l’esibizione di Pierdavide Carone con “Nanì”.
Il suo esordio al Festival, invece avviene alla fine degli anni ’60. Proprio Dalla era presente nei giorni del drammatico suicidio di Luigi Tengo nel 1967 e così l’artista ha sempre riportato quel terribile episodio:
“Con Tenco avevo avuto rapporti di amicizia e di collaborazione. Andammo a Sanremo insieme, prendemmo la camera vicina, e la sua morte mi sconvolse…non dormii per un mese”
La vera consacrazione di Dalla a Sanremo avviene nel 1971 con la canzone “4/3/43” grazie alla quale riuscì ad ottenere la medaglia di bronzo, classificandosi terzo. Cadde nel ciclone della censura perché il titolo originale, Gesùbambino, era stata ferocemente criticata e alcune parti furono modificate nel corso del tempo. Tornò anche nel 1972 con “Piazza Grande” che arrivò -incredibile a dirsi- solo ottava.
Infine, l’anno scorso, applaudito dal pubblico e dalla critica per essersi messo a collaborare, quasi in secondo piano, con Pierdavide Carone, lanciandolo così tra i grandi nomi della musica. Una scelta che ha dimostrato ancora di più la sua disponibilità verso gli altri artisti e la sua voglia di rimettersi sempre in gioco
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