Sanremo 2014, Cristiano De Andrè: “Invisibili non è dedicata a mio padre ma a un amico”
Il cantante racconta i due brani che presenterà al Festival di Sanremo 2014
Questa sera, durante la prima serata del Festival di Sanremo 2014, ci sarà anche Cristiano De Andrè tra i Big in gara. Anche lui, come gli altri cantanti, presenterà due inediti e solo uno potrà continuare la gara e puntare alla vittoria durante la finale di sabato 22 febbraio.
Cristiano ha raccontato il senso e il significato dei pezzi, durante un’intervista La Gazzetta, specificando che, in Invisibili, non c’è un riferimento al padre ma ad una persona a lui cara:
“Non è dedicata a mio padre, ma a un amico. Con mio padre Fabrizio non c’entra niente se non perché racconta di Genova, ma quella delle sue canzoni era molto più affascinante, mentre quella che ho vissuto io a vent’anni era pericolosa e subiva la piaga dell’eroina (…) Gli Invisibili erano i giovani che cercavano di ribellarsi all’ipocrisia borghese e ai limiti della morale ma che poi si scontravano con l’incomunicabilità con i loro genitori e diventavano per loro invisibili. Io ho avuto la fortuna di avere dei genitori di larghe vedute, il mio unico problema è stato avere un cognome troppo importante. Quei giovani non erano dei criminali ma delle persone normali, generose e un po’ folli”
Il secondo pezzo che eseguirà è Il cielo è vuoto che ha qualche relazione con il primo inedito proposto:
“Gli anni ’70 non erano soltanto droga e morte ma erano anni d’oro per l’arte, la musica, la letteratura. Era il periodo degli hippie, di chi si ribellava per scoprire la libertà. Tutto è stato cancellato e ora siamo finiti in una trappola, ci siamo allontanati da noi stessi per inseguire il finto mito del danaro. Siamo tornati a prima del Medioevo. Oggi vince solo chi è più furbo e si arricchisce di più ma il nostro cielo e la nostra anima sono vuoti. Dobbiamo tornare a riempire l’anima con la bellezza, l’unica cosa che ci salverà”
Infine, parla della scelta di cantare “Verranno a chiederti del nostro amore” durante Sanremo Club di venerdì 21 febbraio:
“Quando ero piccolo, una mattina, trovai mio padre che la stava cantando a mia madre e lei piangeva dalla commozione. Ora io la dedico a entrambi”