Sanremo 2016, quarta serata 12 febbraio: a rischio Bluvertigo, Fornaciari, Dear Jack, Neffa e Zero Assoluto

Tutto è pronto. Ci siamo con l’anteprima con Sergio Friscia.

Brevissima l’anteprima. Ora spazio al Festival (dopo la pubblicità).

Con la sigla dell’Eurovisione comincia la quarta serata del Festival.

Carlo Conti apre con i 4 finalisti delle Nuove Proposte. Sembra una gara a chi sia vestito peggio. Trucco rainbow per Ermal Meta.

Il primo a esibirsi è Mahmood con Dimentica. Il look è stravagante, ma originale. La voce potenzialmente interessante, ma l’esecuzione è ricca di manierismi portati all’eccesso e di varie sbavature. Voto 6 –

Il secondo ad esibirsi è Francesco Gabbani con Amen. La canzone ha il suo perché ed è di quelle destinate ad imporsi. Meritatissimo l’arrivo in finale. Voto 7 . Per il look sicuri che non abbia litigato anche lui con lo stilista come successo alla Iurato?

Tocca a Chiara Dello Iacovo e la sua Introverso. Anche qui, guardandolo bene, il look è sbagliato. Prima che si aprisse la giacca sembra finanche sobrio. La sua canzone è gradevole, non impegnativa e orecchiabile. Voto 6,5

Chiude la serie Ermal Meta che ha il pezzo, a mio avviso, più bello ed interessante dei quattro. Buono sia musicalmente che a livello di testo. Voto 7,5. Look pochino lugubre, ma ci pensa il rainbow del trucco a dargli un po’ di colore.

Conti riappare sul pubblico con Miele che canta il suo brano Mentre ti parlo.

La canzone di Miele non è malvagia: in pieno stile sanremese. Livello buono in generale delle Nuove Proposte.

Conti presenta la giuria: Franz Di Cioccio, Nicoletta Mantovani, Massimiliano Pani, Laura Valente, Fausto Brizzi, Paola Maugeri, Federico Olandese Volante, Valentina Correani.

Il Sanremo 2016 è quello della svolta sexy di Annalisa: più matura e consapevole, ha un fascino nuovo. La canzone è migliore di quelle portate lì l’anno scorso. Voto 8. Spero nel podio per la migliore cantante mai uscita da Amici.

Virginia Raffaele stasera è Belen Rodriguez. Sarà contenta l’argentina?

Raffaele/Belen: “Il mio rapporto con Sanremo? Sono pettegolezzi, io non ho mai avuto rapporti con Sanremo”. Poi redarguisce Conti e precisa: “Perché non hai detto che eccellenza sono? Sono l’eccellenza di stopalco”.

Tocca agli Zero Assoluto con Di me e di te. Il brano ci sembra abbastanza modesto. In radio però può funzionare. Voto 5. Il “Ciao Alfredo” al termine è la sfida raccolta dai The Jackal.

E’ il momento di Gabriel Garko. Ogni sera la solita scenetta per l’Operazione Simpatia. Stasera manca proprio la scala. Intanto su Twitter Enzo Miccio ne stronca il look:

E chi dovrebbe essere il divo del passato che sta interpretando #gabrielgarko ? Vestito come il compare d’anelli #Sanremo2016

— Enzo Miccio (@Enzo_Miccio) 12 Febbraio 2016

Rocco Hunt e la sua Wake up. Il sound coinvolge e non poco. Il testo non è ricercatissimo, ma efficace. Voto 6,5.

Irene Fornaciari canta Blu. Il tema è di forte impatto, quello dei migranti morti in mare. Un brano che non riesce però a togliere di dosso alla figlia di Zucchero una patina di antico. 5

Entra anche Madalina Ghenea, bellissima nel suo abito piumato con spacco.

Giovanni Caccamo e Deborah Iurato con Via da qui. Vocalmente ineccepibili, ma la canzone potrebbe benissimo essere quella di un Sanremo di 20 anni. Lei ha un look più sobrio e da questo punto di vista ne ha guadagnato. Voto 5,5

Enrico Ruggeri con Il primo amore non si scorda. Ruggeri pur essendo un veterano non rinuncia a sperimentare. Il brano secondo me è convincente e nonostante il titolo potrebbe indurre a pensare a un testo banale, non lo è. Voto 6,5. Grandi applausi dell’Ariston per lui.

La Raffaele-Belen porta un trolley con dentro il suo “paparazzo a mano”: “A Los Angeles è successa una cosa terribile. Non mi ha fotografato nessuno”.

Tocca a Francesca Michielin con Nessun grado di separazione (ovazione per Beppe Vessicchio direttore d’orchestra). Ragazza dal talento genuino che – si vede – tratta la musica con grande rispetto. La canzone pur non eccelsa avrà una buona fruibilità radiofonica e la sua interpretazione live è meritevole. Voto 6,5

Elio e le storie tese, istrionici come sempre, con la loro Vincere l’odio fatta di soli ritornelli. Applausi del pubblico, la loro genialità meriterebbe una categoria a parte, fuori gara. “Energumena accarezzami lo sterno” è da manuale. Voto 7+

Elio: “Ci siamo fatti un piccolo refresh” per giustificare i labbroni e gli zigomi imponenti del travestimento. Mitici.

Patty Pravo e la sua magica Cieli immensi. Un ritorno in grande per una regina vera della musica italiana. Con un brano (anche vocalmente) alla sua portata, un bel testo, ci ha fatto dimenticare il non brillante Sanremo 2011. Emozionante, unica. Voto: 9

Momento ospite comico: Enrico Brignano. “Ariston che in greco significa eccellenza, Ariston che in italiano significa lavatrice” è la battuta d’esordio.

Monologo prima uomo/donna poi padre/figlio per Brignani. Battute di una comicità scontata, già sentite..

Alessio Bernabei con Noi siamo infinito. Una canzone che ha una buona prima strofa (niente di trascendentale), peccato per il ritornello banalotto che la butta un po’ in caciara. Voto 5,5-, d’incoraggiamento.

E’ la volta di Neffa con Sogni e nostalgia. Apprezzo molto l’artista, ma il pezzo nulla aggiunge e nulla toglie al suo repertorio. E’ sicuramente coerente con la sua impronta stilistica. Voto 5.

Sala stampa Lucio Dalla ha assegnato il premio a Introverso Chiara Dello Iacovo. Premio della Critica Mia Martini ad Amen di Francesco Gabbani. Momento classifica per proclamare il vincitore delle Nuove Proposte. Quarto Mahmood, terzo Ermal Meta, seconda Chiara Dello Iacovo. Vince Francesco Gabbani con Amen.

Valerio Scanu e la sua Finalmente piove. Un brano che ha un testo senza dubbio migliore del repertorio del cantante, ma è l’interpretazione vocale un po’ “romanzata” un po’ fredda che non mi convince. Questo brano avrebbe reso al meglio con una voce più “ruvida”. Voto 6

Dear Jack – Mezzo respiro. Un brano incolore, avrebbero potuto prendere una direzione diversa, più originale, con l’arrivo di Leiner. E invece. Senza contare qualche stecca (non compensata dall’emotività). Voto 5

E’ arrivato il momento di Elisa. Talento puro. Inizia il medley con Luce con cui vinse Sanremo 2001.

Secondo brano: L’anima vola. Anche Elisa sposa la causa arcobaleno, con un braccialetto.

Chiude il medley con Gli ostacoli del cuore. Anche se la voce non è al meglio della forma, Elisa incanta per magia.

Elisa: “L’anima vola primo album in italiano, è stato un appuntamento. Ma l’inglese è la mamma della creatività. No Hero iniezione di fiducia. Ho seguito il sogno di continuare a cantare in inglese anche alla mia età”. Poi si esibisce con No Hero.

La geniale Raffaele mostra il nuovo tattoo dell’interno coscia: l’icona del like di Facebook. Che fisico Virginia.

Noemi e La borsa di una donna. Un pezzo bello, bello davvero, nel suo stile. Meriterebbe il podio, altro che il rischio eliminazione. Voto 7,5.

Arrivato il commento di Belen Rodriguez (che sta al gioco) all’imitazione di Virginia Raffaele su Facebook:

Ospite JBalvin e il suo reggaeton Ginza. Peccato non ci sia né la Belen vera né la Belen-Raffaele a ballarlo. Liquidato in pochi secondi da Conti che si dirige dai “Coniugi Salamoia”, la coppia di sposini comici in prima fila.

Stadio con Un giorno mi dirai. Uno dei testi più belli, alti e toccanti di questa Gara. Del pari l’interpretazione di Curreri. Voto 7,5. Grandi applausi meritati e gente che acclama il Bis.

Arisa e la sua soave vocalità in Guardando il cielo. Arisa ha la capicità incredibile di rilassare con la pulizia e bellezza del suo canto. Non mi stupirei finisse sul podio. Voto 7,5.

Lorenzo Fragola canta Infinite Volte (con simbolo rainbow nel taschino). Un brano che non ha fatto fare il salto di qualità a Fragola che a poco più di un anno dalla vittoria a XFactor è già al secondo Sanremo. Potenzialità non sfruttate, ma basta il fatto che piaccia alle ragazzine. Voto 6.

Bluvertigo – Semplicemente. Il gioco a ridurre invece di strafare di Morgan funziona. A XFactor schiaffeggiava con l’immensa cultura musicale, con Semplicemente ha usato la giusta misura senza sfociare nel banale. Ricorda un po’ il Morgan di Altrove, anche se talvolta la voce un po’ gli manca. Voto 7.

Dolcenera con Ora o mai più. Una Dolcenera più matura (stesso discorso di Annalisa) e consapevole della propria femminilità. Un brano più blues (alla Nina Zilli), sempre dentro al pezzo come intenzione. Voto 7.

Clementino: la sua Quando sono lontano non brilla per ricercatezza nel testo. Mal il rap iniziale viene un po’ salvato dalle sonorità un po’ reggae del ritornello che conquisterà le radio. Voto 5.

Dopo la clip riassuntiva dei 20 brani in gara Conti introduce Alessandro Gassman “prima volta a Sanremo” che vorrebbe cantare in playback.

L’attore canta, ma con la voce di Rocco Papaleo che poi si interrompe perché il gobbo è scritto troppo piccolo.

Il nude look di Madalina Ghenea è da infarto e Rocco Papaleo non può non scherzarci.

A notte fonda arriva lo stop al televoto e l’esibizione di Lost Frequencies.

Collegamento con Rocco Tanica dalla Sala Stampa. Con un finto Gabriel Garko.

Classifica: Bernabei salvo; Rocco Hunt salvo; Noemi passa; Zero Assoluto eliminati. Scanu in finale.

Elio e le storie tese e Arisa in finale. Dear Jack eliminati. Clementino passa e anche Ruggeri. Passano anche Caccamo Iurato e la Michielin. Neffa eliminato. Dolcenera in finale.

Bluvertigo eliminati, Fragola passa così come Annalisa e gli Stadio e Patty Pravo. Eliminata, sempre provvisoriamente, anche Irene Fornaciari.

Riepilogo: 15 passano alla finale, si giocano invece un posto 5 cantanti: Irene Fornaciari, Zero Assoluto, Dear Jack, Bluvertigo e Neffa.

Breve collegamento con Savino e il Dopofestival e Carlo Conti chiude. Quarta serata finita.