Sanremo 2020, Massimo Ranieri canterà Perdere l’amore con Tiziano Ferro
Il duetto nella serata di giovedì 6 febbraio
Massimo Ranieri ha annunciato che al Festival di Sanremo 2020 duetterà (il giovedì sera) con Tiziano Ferro sulle note di Perdere l’amore, il brano che interpretò per la prima volta proprio nella kermesse canora 32 anni fa (vincendo il Festival).
Intervistato dall’agenzia Ansa, il cantautore ha spiegato:
Tiziano ha dichiarato di essere rimasto fulminato quando nel 1988, davanti alla tv insieme al papà, mi vide a Sanremo con ‘Perdere l’amore’. È stato lui a cercarmi insieme ad Amadeus e sarò felicissimo di ricantarla con questo grande artista. Speriamo che sia un bel momento, la canzone lo merita, è la’canzone per antonomasia. Proprio un anno fa ci lasciava l’autore Giampiero Artegiani.
Sul palco del teatro Ariston Ranieri presenterà fuori gara anche una canzone inedita dal titolo Mia ragione, che anticipa la pubblicazione del suo nuovo album, in uscita in primavera.
Includerà qualche inedito e molte piccole grandi canzoni del passato che non sono state grandi successi perché non le ho promosse, avendo lasciato la musica, in quegli anni, per dedicarmi di più al teatro.
Tra queste, per esempio, Via del conservatorio, Quando l’amore diventa poesia (Sanremo ’69), Per una donna, Sogno d’amore, Le braccia dell’amore. Tra le tracce ci sarà anche Je ne veu sais que toi, l’inedito che Charles Aznavour regalò a Ranieri, pochi anni prima di morire:
Mi disse ‘fanne ciò che vuoi’. È un testo molto particolare e bello, adattato in italiano da Gianni Togni. Un pezzo ‘aznavoiuriano’ in cui Ranieri si riconosce dopo aver inserito nel suo repertorio l’inossidabile L’istrione.
Rispetto all’idea di guidare un Festival di Sanremo come direttore artistico, come hanno fatto in anni recenti i suoi colleghi Gianni Morandi e Claudio Baglioni, Ranieri ammette l’interessamento:
Certo che ci penserei, anche se è una roba dantesca per la grande responsabilità che Sanremo comporta. Dovrei prendermi sei mesi di vacanza da concerti, teatro e film, ma sarei un ipocrita a dire che non valuterei la proposta.