Sanremo 2020, Piero Pelù a Blogo: “Al Festival festeggio 40 anni di musica rock, in Italia… ho già vinto”
Piero Pelù in gara a Sanremo 2020 con Gigante celebra i primi 40 anni di carriera.
Piero Pelù debutta dopo 40 anni di carriera: un ossimoro che sintetizza questa prima volta del rocker, tra le anime dei Litfiba, sul palco di Sanremo in un’edizione che peraltro è di per sé celebrativa. 70 anni di Festival della Canzone, 40 anni di musica e di vita sui palchi per Pelù: ed è già una vittoria.
“Perché a Sanremo? Per la voglia di festeggiare in tutti i modi questo traguardo incredibile nel rock, in Italia, cosa difficilissima, titanica, ‘gigantica’. La mia gara l’ho già vinta!”
spiega Pelù, evocando così anche il titolo della canzone che porta in gara. Un brano sì dedicato ai suoi nipotini, ma soprattutto frutto di un lavoro con i ragazzi del Carcere Minorile di Nisida.
“Ho fatto un progetto meraviglioso con loro l’anno scorso e ho avuto la fortuna, l’onore e il piacere di codividere con loro molti giorni nel tentativo di scrivere una canzone che poi è venuta fuori. Sono entrato nei loro mondi e si parla di infanzie negate, difficili. Gigante parla della voglia di questi ragazzi di uscire dal buio del passato, di mettersi in gioco, di coraggio”.
Una canzone dalle diverse anime: ci sono almeno tre diverse linee musicali e narrative che spaziano dalla storia musicale di Pelù – inclusi i topoi cari al suo stile di canto e amati dai suoi seguaci – a momenti più vicini alla sensibilità sanremese, ma senza mai ‘perdere la tenerezza’ (per citare altri, diciamo). I temi sociali sono sempre cari a Pelù che nonostante i tanti impegni sanremesi ha dedicato una mattinata al Clean Beach Tour, un giro per pulire le spiagge d’Italia e per sensibilizzare tutti al consumo, al corretto smalntimento e al riciclo delle plastiche che stanno uccidendo la flora e la fauna marina. Tutti pronti però per seguire la sua esibizione davvero rock sul palco dell’Ariston: c’è di che divertirsi.