Sanremo 2022, Highsnob e Hu in gara con “Abbi cura di te’: “Un brano del quale siamo innamorati, uno slogan universale”
Highsnob e Hu a Sanremo 2022 con il brano “Abbi cura di te”: ecco le dichiarazioni dei due cantanti e come è nata la canzone
Highsnob e Hu sono in gara al Festival di Sanremo 2022 con “Abbi cura di te“.
Highsnob e Hu, nomi d’arte di Michele Matera e Federica Ferracuti, sono due talenti della nuova generazione musicale che si presentano per la prima volta al Festival di Sanremo con il brano “Abbi cura di te”:
“Abbi cura di te è un brano intriso di autentica verità che ci induce a riflettere sulle sensazioni e i sentimenti che ruotano intorno alla fine di una relazione. Il testo nella sua genuina semplicità esalta la condizione dolorosa dell’abbandono, situazione costellata da ferite spesso incolmabili delle reciproche parti coinvolte. Nonostante il lutto e la sofferenza per la chiusura di una storia sia innata, nel brano rivolgiamo alla persona che stiamo per lasciare l’augurio che il suo viaggio possa continuare nel migliore dei modi, invitandola ad avere cura di sé ovunque sarà. È un brano che parla non tanto della fine di una storia in sè, ma della consapevolezza che ne deriva, con l’augurio di bene universale”
Highsnob e Hu hanno incontrato i giornalisti in conferenza stampa per parlare della loro partecipazione al Festival di Sanremo 2022.
“Ho studiato chitarra e jazz per tanti anni, ho militato in tante band, nel tempo. Studiavo tantissimo e ho dedicato la mia vita alla musica. Ad oggi, tutto quello che ho fatto è stato lavorare molto come autrice, producer. Sanremo rappresenta un allineamento, nella mia carriera” racconta Hu, presentandosi alla stampa.
Highsnob ha iniziato a 27 anni: “Prima lavoravo in cantiere, vengo anche dal mondo dei graffiti e quadri, L’arte è sempre stata nella mia vita. A 27 anni, quando mi dicevano tutti che dovevo cambiare sogno, ho preso le valigie e sono andato a Milano. Ho firmato da Newtopia, poi successivamente mi son dato il nome Highsnob. Perché? Era uno dei nomi più ricercati su Google in quel periodo. Il percorso è tutto da indipendente ed è legato dal percorso rap e urban. Cerco sempre di spingermi oltre quelli che possono essere i limiti stessi del genere. Anche per me, Sanremo è un grosso punto di partenza, segna una nuova era personale”.
Ecco come è nata la loro collaborazione:
Come ci siamo trovati io e Mike? E’ stato un percorso inaspettato. Il brano è nato con grandissima spontaneità, senza pensare a Sanremo come primo step. Quest’anno tutti hanno ambito a tutti sul palco. Avevamo zero speranze, la lista era lunghissima. Noi eravamo outsider, lontani dai percorso dei grandi artisti. Ma ci siamo detti “Perché non provare?”. Stiamo vivendo questo percorso come un viaggio incredibile con una canzone della quale siamo innamorati e con un messaggio bellissimo. “Abbi cura di te” è uno slogan universale”.
Hu ha poi continuato, parlando del brano Abbi cura di te”:
“Trovo che questa canzone abbia un potere, la sensazione -quando Mike mi ha mandato la prima bozza- che avesse qualcosa di speciale. In maniera inconscia ha unito i nostri mondi e ha un grande spazio per l’orchestra. Funziona anche a piano e voce. Il messaggio, quando è semplice, arriva in qualsiasi forma tu lo stai raccontando. La frase “Ovunque sarai tu ricorda, Abbi cura di te” è il riassunto della canzone, presente nel ritornello. Rappresenta la ricerca e la cura di un ben universale, la dedica che ognuno di noi potrebbe percepire”
Highsnob racconta il lato personale che ha ispirato la canzone:
“C’è stata della sofferenza dietro alla relazione che avevo vissuto. Dopo mesi che mi ero lasciato da quella storia, lei mi disse “Ti lascio così scrivi un’altra canzone di successo, intanto è quello che vuoi”. Fa male. Quando uno si chiede il perché certe parole ti ritornano nel testo è perché c’è uno stato d’animo vissuto intensamente, dentro”
Per quanto riguarda il pezzo scelto per la serata delle cover, ecco come è stato scelto, raccontato proprio da loro.
“La scelta del brano per le cover è stata unica. Nel viaggio di ritorno da Sanremo Giovani, a dicembre, ci siamo messi a cantare insieme questo pezzo, senza nemmeno dircelo. Non c’erano piani B, è stato autentico e automatico”
Sul fatto di essere considerati outsider, sottolineano:
“Outsider, in questo caso specifico, è un gran vantaggio. Anche le aspettative, prima dell’ascolto, avrà spiazzato molto, differente da quello che uno si aspettava. Stare su quel palco con queste vibrazione ci fa sentire tranquilli. Non comodi perché daremo il massimo ma evitiamo le aspettative per non creare illusioni. Abbiamo la fortuna di andare sul palco a dire la verità. Siamo arrivati con un pezzo che sentiamo totalmente, ci piace, non vediamo l’ora di cantarla”