Sanremo 2023, canzoni: pagelle, voti e opinioni di Soundsblog
Sanremo 2023, ecco le pagelle sulle canzoni in gara al Festival. Le opinioni, i voti le impressioni dopo diversi ascolti…
Siamo arrivati alla finalissima di Sanremo 2023. Questa sera scopriremo il nome del vincitore di questa edizione del Festival, condotto da Amadeus e da Gianni Morandi. Chi sarà il trionfatore? Le previsioni parlano di Marco Mengoni come favorito, seguito da Ultimo, Lazza e dalla sorpresa di Mr. Rain. Al preascolto, dai colleghi di TvBlog, non me la sono sentita di dare una pagella, dopo aver sentito solo una volta i pezzi in gara. Troppo poco per bocciare e promuovere, i brani hanno bisogno di più ascolti e attenzione. E così, dopo due live sul palco del Teatro Ariston, l’aiuto delle radio e degli streaming, le idee si fanno più chiare. Quindi, è arrivato finalmente il momento delle pagelle di tutti e 28 i brani in gara a Sanremo 2023. A seguire, le opinioni di alcuni autori di Soundsblog.
Le pagelle di Alberto Graziola (Sanremo 2023)
Elodie, Due: una canzone meno immediata del solito rispetto ai precedente pezzi rilasciati dalla cantante (Bagno a mezzanotte o Tribale). Prende quota dopo alcuni ascolti. 6.5
Colla Zio, Non mi va: energica ma sul palco la sensazione di un’occasione mancata. 5/6
Mara Sattei, Duemilaminuti: intensa, con un messaggio importante ma efficace a metà. 6
Tananai, Tango: dall’ultimo posto con “Sesso occasionale” al boom dei mesi a seguire che raggiunge il culmine con questa ballad. Un pezzo molto, molto forte (con un video straziante): 8.5
Colapesce Dimartino, Splash: è ingiusto paragonare questo pezzo a “Musica leggerissima” ma è anche impossibile non farlo. Niente colpo di fulmine, in questo caso. 6.5
Giorgia, Parole dette male: il ritorno a Sanremo era sognato. Tornarci con un pezzo come questo è stato un rischio. Con gli ascolti, prende quota e la sua voce è fuori discussione. Eppure, dispiace per una vittoria quasi certa con un altro brano… 7.5
Modà, Lasciami: un pezzo, purtroppo, che non è ai livelli delle hit ben note che ci hanno lasciato. 4.5
Ultimo, Alba: parte lento lento per poi esplodere nel finale. Il sound ricorda tutti quanti i suoi successi ma Alba non ha la stessa forza immediata. 5/6
Lazza, Cenere: Un brano che venderà molto e sarà tra i più trasmessi dalle radio. Resta in testa, dopo pochi ascolti. 7
Marco Mengoni, Due vite: Non siamo davanti a pezzi da amore a prima vista come “Guerriero” o “L’essenziale” con il ritornello che ti si pianta in testa da subito. Ma il pezzo è raffinato, elegante, le esibizioni sono state impeccabili e ti ritrovi a ricordarla dopo poco. 9
Rosa Chemical, Made in Italy: sfacciato, divertente, orecchiabile sin da subito. Un pezzo che ha la scritta “tormentone” appiccicato sopra. 7.5
Cugini di Campagna, Lettera 22: un pezzo del La Rappresentante di Lista cantato dai Cugini di Campagna. Questa è la sensazione evidente, fin da subito. Ma è piacevole. 6.5
Madame, Il bene nel male: un pezzo che resta, sale e si balla. Madame è tornata con un pezzo più che adeguato. 7+
Ariete, Mare di guai: Non ci siamo. Esibizioni faticose sul palco, qualche incertezza e comprensibile timidezza. Incisa è anche gradevole (6) ma a Sanremo non ha brillato (4). La media è 5.
Mr Rain, Supereroi: Pezzo ‘furbo’, con coro in sottofondo. La sua missione di rimanere in testa è compiuta. 6.5
Paola e Chiara, Furore: sono diventante famose con i pezzi dance e questo volevano portare. Son tornate senza tradire loro stesse e senza strizzare l’occhio al nuovo sound. 7.5
Levante, Vivo: un brano autobiografico ben scritto e cantato. Anche qua, però, il ricordo di TikiBomBom c’è. E quella era un’altra storia… 6+
LDA, Se poi domani: Molto basico quanto radiofonico, piacerà ai più giovani io non lo sono più.. Quindi viene da sè… 4.5
Coma_Cose, L’addio: un pezzo sincero e con frasi taglienti per la loro cruda rappresentazione della verità. 7
Olly, Polvere: tra i volti di Sanremo Giovani che hanno brillato di più: 6/7
Articolo 31, Un bel viaggio: il loro ritorno con un bilancio di presente e passato è sincero, amaro e nostalgico. E nel ritornello conquistano 6/7
Will, Stupido: l’ho sentita per due sere e non me la ricordo. Un pezzo che non colpisce… 3/4
Leo Gassmann, Terzo cuore: il pezzo è di Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari e si sente tanto. Troppo, per essere cifra distintiva del cantante che la interpreta 6.5
gIANMARIA, Mostro: cantata con enfasi, prende quota nel ritornello. Ma solo lì. 6
Anna Oxa, Sali (Canto dell’anima): un pezzo difficilissimo che farebbe preoccupare tantissimi interpreti proprio per i cambi di sound, registri e intensità. Il ritornello è efficace e resta in mente. La voce non è nemmeno da mettere in discussione, 7
Shari, Egoista: un brano che viene oscurato dagli altri pezzi e le interpretazioni live non aiutano. Un’occasione mancata. 4
Gianluca Grignani, Quando ti manca il fiato: canzone dedicata al padre, difficile da interpretare e interpretata ‘al massimo’ dal vivo. 6,5
Sethu, Cause perse: porta un brano che non resta. Convince più nella serata cover con un altro pezzo che nella gara vera e propria. 3
Le pagelle di Marco Salaris (Sanremo 2023)
Gianluca Grignani, Quando ti manca il fiato: la resa orchestrale supera di gran lunga la versione studio, il crescendo finale è un plus. 7
Colapesce Dimartino, Splash: l’upgrade della quale non avevamo necessità, hanno levato il piede dall’acceleratore. 4
Articolo 31, Un bel viaggio: Testo interessante. Quando si tratta di crescita e consapevolezza di questa è un bene. Ballad rap tipica alla Ax, nulla di nuovo. 6,5
Gianmaria, Mostro. Sorprendente, uptempo radiofonica. Punto di rilancio per una crescita importante. 7
Anna Oxa, Sali (canto dell’anima). Gioca un’altra gara, le sonorità magari risultano complicate al pubblico popolare, ma la canzone è intensa e composta di anima. Brava e coraggiosa. 6,5
Ultimo: Un brano come un altro, lo stile della canzone rientra nell’usato sicuro del cantante. Niente di rivoluzionario. 5
Mr. Rain, Supereroi. Brano ‘gigione’, coinvolge molto facilmente (forse troppo). Alto tasso di romanticismo con un messaggio di forza. Amorevole, apprezzabile, ma sa di già sentito. 5
Rosa Chemical, Made in italy. Il più curioso e audace tra tutti gli artisti. Hit certa, la si balla al primo ascolto. 7,5
Giorgia, Parole non dette. Aspettative alte, ma alla fine ciò che rimane è la sua voce. Spicca il ritornello da cantare, ma mi aspettavo di più. 6
LDA, Se poi domani. Altro brano amico delle radio, si fa ascoltare ma non c’è nulla di sorprendente. 3
Lazza, Cenere. E’ il suo momento e lo sta sfruttando bene, ha portato il brano giusto al momento giusto. Si è preso il palco ed ha dimostrato di tenerlo come meglio non poteva, con rispetto. 7,5
Ariete, Mare di guai. Non pervenuta sul palco, non pervenuto nemmeno il brano. 2
Sethu, Cause perse. Tra i 6 giovani passati da Sanremo giovani è il più interessante, brano che cresce sempre di più all’ascolto. 6,5
Tananai, Tango. Continua il filone della ballad, non è travolgente ma apprezzabile scelta per darsi un tono. Il suo albo Sanremese d’altronde aveva bisogno di fare il salto di qualità (Un applauso speciale al video ufficiale del brano). 6-
Levante, Vivo. Ardua e per questo meritevole. Per il pubblico popolare sarà diesel, dovrà essere assorbita con il tempo. Produzione musicale interessante, diversa. Menomale. 7
Leo Gassmann, Terzo cuore. Piacevole, il tocco di Riccardo Zanotti lo rende prestigioso. Musica poco incisiva. 4
Modà, Lasciami. Un brano dei Modà, fine. 3
Marco Mengoni, Due vite. Il brano oggettivamente più trascinante di tutti. Voce potente, riempie un palcoscenico e abbraccia la platea. L’artista ha confermato (se mai ce ne fosse stato bisogno) di essere una spanna sopra. 9
Shari, Egoista. Non pervenuta. 1
Paola e Chiara, Furore. Benvenuti in disco, tempo cinque secondi e si viene trasportati nella pista immaginaria più scintillante che esiste. Non si può restare fermi, è il tormentone per antonomasia. 9
I cugini di Campagna, Lettera 22. Sono la sorpresa di questa edizione, “Non lasciarmi solo” ritornello che resta. 7,5
Olly, Polvere. Fatta per essere radiofonica, un altro dei nuovi arrivi da applaudire ed incoraggiare. Hit da cantare. 7
Madame, Il bene nel male. Seconda volta all’Ariston e secondo brano azzeccato, anche questa da dancefloor. Ritornello martellante, ma da Dardust non è più una novità. 8
Will, Stupido. Pop dolce, ma melodia per nulla accattivante, interpretazione da aggiustare. Gli occhi da cerbiatto non bastano. 5
Mara Sattei, Duemilaminuti. Impronta e stile tutto moderno che vuole entrare prepotentemente nel nuovo pop italiano. Il brano lo ritroverete in radio ogni due per tre. 6,5
Colla Zio, Non mi va. Sono gli Stato Sociale del 2023, con la sola differenza che rischiano di restare anonimi. Brano divertente, da festicciola e niente di più. 5+
Coma_Cose, L’addio. Belli da vedere, bella da ascoltare. Testo che racconta una storia che può essere la storia di tanti. Toccante. 7,5
Elodie, Due. Una conferma di quanto ci sia bisogno di superstar come lei. La voce c’è, il brano merita il loop radiofonico. 7,5
Le pagelle di Giorgia Iovane (Sanremo)
N.B. Giudizio sulle canzoni, non sulle interpretazioni o sui cantanti
Colapesce-Dimartino – Un cesello di contemporaneità
Cugini di Campagna – Commovente: una sfida riuscita
Madame – Sempre avanti
Rosa Chemical – Ipnotica e piaciona
Elodie – Di repertorio, ma dall’inciso magnetico
Gianluca Grignani – Meravigliosamente senza pelle
Giorgia – Bella come la neve (ma non attacca)
Articolo 31 – Un vero e proprio inno generazionale
Coma_Cose – Ringraziamo il testo: da leggere più che da cantare
Tananai – Il video dà tutto un altro senso: struggente
Mara Sattei – Non può lasciare indifferenti
Marco Mengoni – Autoinstallante
Paola e Chiara – Un classico del genere
Lazza – Convincente (e il tocco Dardust non guasta mai)
Anna Oxa – Fuori categoria
Leo Gassmann – Fresca
Ultimo – Copia di mille riassunti
Levante – Autoreferenziale
Mr. Rain – Lo Zecchino d’Oro rosica
Modà – Anche no
Olly – Con del potenziale, ma schiacciata dal contesto
Sethu – Le radio ringraziano
LDA – Una filastrocca
Colla Zio – Dimenticabile
Ariete – Qui Dardust non basta
Shari – Ci possiamo riprovare
Gianmaria – Ci rivediamo al prossimo appello
Will – Da oratorio