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Scena Unita: 4.780.000 euro raccolti in 7 mesi. Le dichiarazioni di Fedez, Vasco Rossi, Manuel Agnelli e altri artisti

La conferenza stampa dedicata ai risultati ottenuti da Scena Unita – Per i lavoratori della musica e dello spettacolo e le dichiarazioni.

17 Giugno 2021 21:36

Giovedì 17 giugno 2021, si è svolta la conferenza stampa dedicata ai risultati raggiunti da Scena Unita – Per i lavoratori della musica e dello spettacolo, il fondo privato, gestito da Fondazione Cesvi in collaborazione con La Musica Che Gira e Music Innovation Hub, con l’obiettivo di dare un immediato aiuto ai lavoratori del mondo della musica e dello spettacolo colpiti dall’emergenza sanitaria.

Nel giro di 7 mesi, Scena Unita ha raccolto una cifra pari a 4.780.000 euro, coinvolgendo oltre 150 artisti e più di 100 aziende.

Nel dettaglio, fino ad ora, Scena Unita ha erogato 1.602.000 euro a favore dei lavoratori e delle maestranze, 251.000 euro al sostegno delle imprese individuali dello spettacolo e 2,5 milioni di euro al finanziamento di 106 progetti, tra festival ed eventi.

Fedez, durante la conferenza stampa, ha manifestato la propria soddisfazione per i risultati raggiunti, rivolgendosi anche a Dario Franceschini, ministro della cultura:

Sono contento, è stato un fantastico progetto. L’idea che mi era venuta mente è che ogni artista potesse sfruttare che i rapporti che, di natura, hanno con brand, aziende, case discografiche, agenzie di booking per poter fare una cordata, senza contare su donazioni di privati cittadini. Siamo partiti da un piccolo gruppo Whatsapp ed è nato un passaparola fantastico. In 10 giorni, abbiamo raccolto 2 milioni di euro. Questo schema che si è creato con Scena Unita poteva fare di più. Comunque sia, è un risultato incredibile se pensiamo che si è trattato di un moto spontaneo di artisti e aziende che si sono mobilitati. C’è da sottolineare anche la celerità con la quale i fondi sono stati erogati. La prerogativa del manifesto di Scena Unita era la seguente: gli artisti che partecipano, donano. Non hanno solo usato la loro immagine come grande riflettore. Ogni volta che si evocano le istituzioni, il termine “istituzioni” suona sempre un po’ etereo. Questo settore è collegato ad un ministero ben preciso e il ministro ha un nome e un cognome. Al ministro Franceschini, dico che sarebbe il caso di fare meno propaganda e di fare meno annunci. Ci sono lavoratori che hanno smentito i suoi annunci. Scena Unita continuerà a vivere e ci sarà. Perché alcuni artisti hanno detto di no? Probabilmente non sono riuscito a trasmettere l’idea che avevo in testa.

Anche Manuel Agnelli, in collegamento, ha espresso il proprio dispiacere per la mancata risposta delle istituzioni:

È stato importante non aspettare che arrivasse qualcun altro per risolvere i problemi e dare un esempio molto concreto per agire in maniera molto veloce. Io non ho mai visto accadere prima una cosa del genere. È l’inizio di un percorso più lungo e anche più importante. Per me, è molto importante anche il ruolo dell’informazione in iniziative del genere. È difficile far capire che esistono lavoratori che hanno gli stessi diritti di altri lavoratori. Questa cosa è passata solo in parte. È importante insistere, a livello di informazione. Le nostre richieste, nella proposta di legge, non sono state accolte. È quasi come se non ci avessero ascoltato. Iniziative come questa servono anche per parlarne.

Durante la conferenza, è intervenuta anche Gaia. Vincitrice della scorsa edizione di Amici, la cantante non è ancora riuscita ad andare in tour:

In un momento come questo, non esserci sarebbe stato più assurdo che esserci. Avrei dovuto iniziare il tour l’anno scorso. Sono uscita discograficamente per la prima volta in totale lockdown. Mi ritengo comunque un’artista privilegiata perché ho lavorato e ho avuto la possibilità di sostenere il mio team nascente. Nella mia posizione di privilegio, non potevo non esserci. La situazione attuale si può cambiare a piccoli passi. Ho donato all’asta uno degli abiti che ho indossato a Sanremo. Esistono modi anche creativi per dare una mano.

Giusy Ferreri, in collegamento, invece, ha guardato con ottimismo alla prossima estate, dal punto di vista dei live:

È stato importante esserci. Il nome Scena Unita dice tutto. È davvero bella che la scena si sia unita per dare una mano a chi lavora dietro questa scena. Mi sono coinvolta da sola in questa situazione. Tanti altri amici artisti mi hanno scritto per chiedermi come partecipare. Quest’anno, a livello di concerti, qualcosa si riuscirà a fare. La cosa importante è pensare al bene delle persone. Quest’anno, sono riuscita ad ottenere la possibilità di fare un piccolo tour con la mia band.

In un contributo video, sono intervenuti anche Vasco Rossi, Francesca Michielin e Levante:

Vasco Rossi: “Sono felice di aver partecipato a questa iniziativa che ha portato un po’ di aiuto. Vi auguro di riprendere tutti a lavorare”.
Francesca Michielin: “Scena Unita è una realtà meravigliosa per sostenere i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo in maniera concreta. Queste persone condividono con noi tanta quotidianità. Scena Unita è una realtà totalmente trasparente e un insieme di persone che insieme ripartono. È bello poter fare parte di un gruppo di persone che si sostiene”.
Levante: “Sono molto felice di aver partecipato a Scena Unita. Sono felice dei risultati raggiunti. È stato un gesto forte e un’iniziativa potente. Siamo riusciti a concretizzare quest’aiuto. Le istituzioni, però, devono fare i conti con un settore che porta un indotto importante e che va riformato”.

Durante la conferenza stampa, è intervenuto anche Shade:

Ho trovato quest’iniziativa, folle, stupenda e paradossale. Ci siamo ritrovati noi a rincorrere gli altri artisti. Di solito, sono gli artisti che vengono rincorsi. Io sono stato male per le persone che non hanno potuto lavorare. È così partito questo moto spontaneo. È stato terapeutico anche per noi, sentirci utili per una causa. Spiace che le istituzioni non ci abbiano preso sul serio.

Terminiamo con le dichiarazioni di Michele Bravi:

Una delle frasi che si sente dire più spesso è “Quanto mi manca andare ai concerti…”. Si è persa l’attenzione sulla necessità di avere una visione creativa del mondo diversa dalla propria. Scena Unita ha dato la possibilità agli artisti di fare questo.

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