Cosa è successo nella seconda serata del Festival di Sanremo 2024: commento e resoconto ironico
Seconda serata del Festival di Sanremo 2024: impressioni, opinioni e commenti in chiave ironica su cosa è successo nella diretta (e sì, c’è anche John Travolta).
Anche la seconda serata del Festival di Sanremo 2024 si è conclusa ma, questa volta, non abbiamo sfiorato le 2 di notte. Una sensazione strana, quasi quasi viene la voglia di accendere Netflix e guardarsi qualcosa per recuperare il tempo guadagnato di sonno. Nella puntata di mercoledì 7 febbraio si sono esibiti 15 cantanti mentre gli altri 15, invece di starsene comodi in albergo a riposare o gustarsi la serata, sono stati arruolati per presentare i colleghi. E alcuni di loro avevano un’entusiasmo contagioso. Ad esempio Sangiovanni ha quasi richiamato la Berté all’ordine per farla uscire dal palco dopo la sua esibizione (e lui, finalmente, potersi rifugiare in albergo). Vediamo qualche impressione ironica sulla seconda serata del Festival…
Pensieri sparsi e impressioni sulla seconda serata del Festival di Sanremo 2024
Il Volo ha cantato, per la seconda volta, il loro brano in gara, Capolavoro. E oggi è apparso ancora più evidente come sia già destinato ad essere un pezzo da karaoke, magari da dedicate all’amato, convinti di emozionarlo con le nostre doti vocali. Ma siccome non siamo né Ignazio, né Piero o Gianluca, per l’altra persona stiamo probabilmente solo latrando. Farà la fine di Grande Amore, la canteremo in macchina, davanti agli amici. E tutti, apertamente o silenziosamente, vorranno solo un’agonia più breve dei nostri acuti.
Alfa, finalmente, non ha più cantato a notte fonda e ha potuto presentare il suo brano in gara poco dopo l’inizio della seconda serata. Ma inizio a credere che il suo segno debba avere Saturno contro, o almeno con le p@lle girate, perché si è ritrovato a cantare dopo Giorgia che aveva appena interpretato “E poi“, uno dei suoi cavalli di battaglia che compiva 30 anni. Sabato potrebbe cavarsela e cantare a metà serata, evitando particolari momenti complicati. Sempre che non decidano di piazzarlo in mezzo tra un improvvisato ricordo ad memoriam per Whitney Houston e un Andrea Bocelli che sceglie di fare un intervento a sorpresa cantando “Con te partirò”.
A proposito di Giorgia, la dobbiamo ringraziare nell’aver ammesso di avere come rimpianti un NO a un concerto tributo a Michael Jackson e un NO a un duetto con Michael Bublé. Stasera ci ha assolto istantaneamente da qualsiasi tormento interiore su eventuali decisioni sbagliate prese nella nostra vita.
Geolier è risultato primo in classifica con il televoto e la giuria delle radio. Ho provato lo stesso stupore che ho, tutti i giorni, per il sole che sorge e per la luna che tramonta: nessuno. Il suo ultimo album, Il coraggio dei bambini, ha venduto circa 250.000 copie, ha collezionato cinque dischi di platino ed è il disco più venduto di tutto il 2023. Che il televoto possa essere dalla sua parte non è qualcosa di così sconvolgente…
Capitolo John Travolta. Capisco l’effetto nostalgia e il sottolineare le origini italiane di chiunque. Comprendo che tutti ancora lo ricordiamo per “La febbre del sabato sera” e per “Grease”. Sicuramente anche lui ne sarà ben conscio e non avrà pensato di venire a Sanremo per parlare della piaga della Batocera rufomaculata, l’insetto che causa alle piantagioni di mango. Era nell’aria che avrebbe dovuto almeno accennare un balletto o ricordare le colonne sonore più famose della sua carriera. Ma non so quanto aveva immaginato di venire in Italia per ritrovarsi circondato da ballerini vestiti da paperi con un cappellino a forma di becco (che ha immediatamente lanciato, facendolo finire direttamente in Toscana) sotto le note de “Il ballo del qua qua”. L’entusiasmo, onestamente, mi è parsa ben altra cosa. Quindi, prima di assistere, domani, a Russel Crowe impegnato nella coreografia del Pulcino Pio, magari potremmo pensare (sperare) in una gag che possa comprendere per primo il diretto interessato e protagonista. E no, qualcuno che lo sfida vestito da gladiatore, no. Non va bene.
Io stasera, per tutto il tempo, ho immaginato l’attore che tornava in America e si trovava a rispondere al più semplice degli interrogativi: “Allora John, come è andata in Italia? Ti sei divertito a Sanremo?”.
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