Sei donne – Il mistero di Leila: la canzone della sigla è “C’est la vie” di Achille Lauro
C’est la vie è la canzone della sigla di Sei donne – Il mistero di Leila, la fiction di Rai 1. A interpretarla è Achille Lauro
In onda ogni martedì, dalle 21.30 circa su Rai 1, Sei donne – Il mistero di Leila. Si tratta di una fiction che vede, come sigla il brano “C’est la vie” di Achille Lauro. Il pezzo è stato pubblicato il 29 marzo 2019 come secondo estratto dal quinto disco in studio, “1969”. Della canzone, il cantautore ha raccontato:
“Un semplice tentativo di fermare uno stato d’animo, come una fotografia che immortala un momento. La scelta tra l’abbandono e l’abbandonarsi a qualcuno. La visione cinica dell’amore, visto come il dare a qualcuno la possibilità di ucciderti e sperare che non lo faccia”
Achille Lauro, C’est la vie, Ascolta la canzone e leggi il testo
Potete ascoltare qui sotto la canzone, con il relativo testo.
A seguire, la trama di Sei Donne – Il Mistero di Leila, come riportato dai colleghi di TvBlog:
Tu sei Lucifero vestita, sì, con orli e perle
Tu ti incateni in mezzo al fuoco e dici: “Viemmi a prende’”
Il nostro amore delicato è uno zucchero amaro
Che ci vogliamo solo quando poi più non possiamo
E sto cadendo nel burrone di proposito
Mi sto gettando dentro al fuoco, dimmi: “Amore no”
Finiranno anche le fiamme ma il dolore no
E non puoi uccidere l’amore ma l’amore può
Capisci
So che puoi farlo, finiscimi
Aspetto la fine, tradiscimi
Poi dimmi: “È finita”, zittiscimi
C’est la vie, è la vie
No, no, no, no, no
C’est la vie, è la vie
C’est la vie, è la vie
No, no, no, no, no
C’est la vie, è la vie
E questa strana fiaba poi che fine ha
È la più grande storia raccontata mai
Siamo soli in cento personalità
Mentiamo promettendo a noi non finirà
E sono sempre i miei pensieri rigirati e basta
La nostra storia che continua su pezzi di carta
La nostra storia mai finita che non ha una fine
Perché torno come il diavolo a rubare vite
Capisci
So che puoi farlo, finiscimi
Aspetto la fine, tradiscimi
Poi dimmi: “È finita”, zittiscimi
C’est la vie, è la vie
No, no, no, no, no
C’est la vie, è la vie
C’est la vie, è la vie
No, no, no, no, no
C’est la vie, è la vie
Amore mio lo so
Come sapessi già
Profondi vuoti e poi
So come finirà
Capisci
So che puoi farlo, finiscimi
Aspetto la fine, tradiscimi
Poi dimmi: “È finita”, zittiscimi
C’est la vie, è la vie
No, no, no, no, no
C’est la vie, è la vie
C’est la vie, è la vie
No, no, no, no, no
Sei donne – Il mistero di Leila, la trama della fiction di Rai 1
Il Pubblico Ministero di Taranto Anna Conti (Maya Sansa), stimata e autorevole professionista, ha un problema di alcolismo, riaffiorato dopo la fine del suo matrimonio con Roberto (Pier Giorgio Bellocchio), che la rende dura nei rapporti interpersonali, soprattutto con il nuovo ispettore Emanuele (Alessio Vassallo), appena arrivato in Procura.
Trovando nella sparizione di Leila (Silvia Dina Pacente) delle analogie con il suo passato, Anna si butta senza tregua nella risoluzione del caso, inizialmente sottovalutato dalla Procura come un semplice allontanamento volontario, ma sul quale sembrano aleggiare bugie, incongruenze e testimonianze poco convincenti.
Intorno al “mistero di Leila” ruotano le altre donne della serie: Michela (Ivana Lotito), la zia materna, chirurgo ortopedico, Alessia (Denise Tantucci), l’allenatrice di atletica, Aysha (Cristina Parku), la migliore amica di Leila e Viola (Isabella Ferrari), la vicina di casa.
Nulla è scontato e prevedibile in questo intreccio noir che si dipana, puntata dopo puntata, offrendo allo spettatore indizi, conferme, confessioni, inaspettati risvolti e giochi di ruolo capaci di condurlo, senza rassicurazioni né retorica, alla verità.