Sia: “Vorrei lavorare con Adele e scrivere la canzone di James Bond!”
La cantante e autrice australiana ha affidato a Twitter i suoi pensieri sulla carriera futura: scrivere per Adele e comporre il prossimo tema di 007.
Anche le star fanno grandi sogni e a volte peccano d’ingenuità: stavolta, a quanto pare, è toccato a Sia, la cantante e autrice australiana tornata da poco in pista con un brano potentissimo, Chandelier, che le ha fatto guadagnare il plauso del pubblico e della critica (oltre alla buffissima parodia di Lena Dunham). Sia è rientrata sulle scene musicali in prima persona da poco tempo, dopo alcuni problemi di salute e il parallelo lavoro come autrice per Beyoncè e Katy Perry, ma non ha intenzione di fermarsi qui: 1000 Forms Of Fear, il suo nuovo disco, uscirà a Luglio 2014.
Però anche Sia ha voglia di sognare e, come un’adolescente caricata a molla, ha affidato i suoi pensieri più reconditi a Twitter: e quale sogno migliore, per un’autrice, che firmare la colonna sonora del celeberrimo James Bond?
can i PLEASE do the bond song, universe?
— sia furler (@Sia) 14 Giugno 2014
Posso fare PER FAVORE la canzone di Bond, universo?, si legge nel suo accorato Tweet: della serie, a chi devo chiedere per essere considerata nella rosa dei compositori e cantanti per il prossimo tema di 007, conosciuto per essere uno dei più belli della storia? Domanda valida, in effetti, soprattutto se collegata ad un altro Tweet di Sia nel corso di una breve Q&A con i fan, dove la cantautrice australiana ha espresso un nuovo desiderio: adorerebbe lavorare con Adele, vale a dire colei che con la colonna sonora di Skyfall per James Bond ha conquistato persino l’Oscar.
@MauriceFonson @OfficialAdele I WOULD LOVE THAT
— sia furler (@Sia) 14 Giugno 2014
Un duetto tra due autrici e cantanti così diverse ma compensabili come Sia e Adele non sarebbe davvero una cattiva idea: chissà che l’interprete di Rolling In The Deep non scelga anche Sia come autrice cui affiancarsi per il prossimo album… In tal caso, forse James Bond potrebbe anche attendere: basta un Martini agitato, non mescolato, per tenerlo tranquillo un po’.