Signor Tenente, Giorgio Faletti: testo e significato canzone
Giorgio Faletti, Signor Tenente: testo e significato. Ascolta il brano, denuncia contro la mafia e a favore delle forze dell’ordine
Signor Tenente è un brano di Giorgio Faletti presentato, in gara, al Festival di Sanremo 1994.
Giorgio Faletti, Signor Tenente, Significato canzone
E’ la prima volta, per l’attore comico, nella veste di cantante impegnato sul palco del Teatro Ariston. Il pezzo divenne immediatamente di grande impatto sociale, applaudito dalla critica e dal pubblico. Arrivò al secondo posto della classifica finale di Sanremo e vinse il Premio della Critica.
La canzone si riferisce alle stragi di Capaci e di via D’Amelio e a tutti agli attentati compiuti dalla criminalità organizzata, dalla mafia. Il brano è una aperta denuncia delle condizioni lavorative delle forze dell’ordine italiane (in particolare dei Carabinieri, morti anche durante queste due stragi) in un periodo in cui era ancora viva l’immagine delle bombe del ’92 e ’93 che hanno straziato l’opinione pubblica. La frase “Minchia, signor tenente” cita la scena finale del film Mediterraneo di Gabriele Salvatores.
Giorgio Faletti, Signor Tenente, Ascolta la canzone
Qui sotto potete ascoltare la canzone, “Signor Tenente”.
Giorgio Faletti, Signor Tenente, Testo canzone
Forse possiamo cambiarla ma è l’unica che c’è
Questa vita di stracci e sorrisi e di mezze parole
Forse cent’anni o duecento è un attimo che va
Fosse di un attimo appena sarebbe con me
Tutti vestiti di vento a inseguirci nel sole
Tutti aggrappati ad un filo e non sappiamo dove
Minchia signor tenente
Che siamo usciti dalla centrale
Ed in costante contatto radio
Abbiamo preso la provinciale
Ed al chilometro 41
Presso la casa cantoniera
Nascosto bene la nostra auto
C’asse vedesse che non c’era
E abbiam montato l’autovelox
E fatto multe senza pietà
A chi passava sopra i 50
Fossero pure i 50 d’età
E preso uno senza patente
Minchia signor tenente
Faceva un caldo che se bruciava
La provinciale sembrava un forno
C’era l’asfalto che tremolava
E che sbiadiva tutto lo sfondo
Ed è così, tutti sudati
Che abbiam saputo di quel fattaccio
Di quei ragazzi morti ammazzati
Gettati in aria come uno straccio
Caduti a terra come persone
Che han fatto a pezzi con l’esplosivo
Che se non serve per cose buone
Può diventare così cattivo che dopo
Quasi non resta niente
Minchia signor tenente
E siamo qui con queste divise
Che tante volte ci vanno strette
Specie da quando sono derise
Da un umorismo di barzellette
E siamo stanchi di sopportare
Quel che succede in questo paese
Dove ci tocca farci ammazzare
Per poco più d’un milione al mese
E c’è una cosa qui nella gola
Una che proprio non ci va giù
E farla scendere è una parola
Se chi ci ammazza prende di più
Di quel che prende la brava gente
Minchia signor tenente
Lo so che parlo col comandante
Ma quanto tempo dovrà passare
Per star seduto su una volante
La voce in radio ci fa tremare
Che di coraggio ne abbiamo tanto
Ma qui diventa sempre più dura
Quando ci tocca di fare i conti
Con il coraggio della paura
E questo è quel che succede adesso
Che poi se c’è una chiamata urgente se prende su
E ci si va lo stesso
E scusi tanto se non è niente
Minchia signor tenente
Per cui se pensa che c’ho vent’anni
Credo che proprio non mi dà torto
Se riesce a mettersi nei miei panni
Magari non mi farà rapporto
E glielo dico sinceramente
Minchia signor tenente