Simon Gallup lascia i Cure: il bassista dice addio alla band con un duro messaggio
Simon Gallup, il bassista dei Cure, ha annunciato di aver abbandonato la band. E, in un messaggio, parla di “tradimento”…
Dopo 40 anni con i Cure, il bassista Simon Gallup ha deciso di lasciare la band, dicendo che è “stufo del tradimento”. Il 61enne ha annunciato la notizia sabato in un breve post su Facebook, scrivendo:
“Con il cuore un po’ pesante non sono più un membro dei Cure! Buona fortuna a tutti loro…”
Perché Simon Gallup ha lasciato i Cure?
Poche parole che, da una prima lettura superficiale, assumevano un tono abbastanza distaccato, visto la decisione inaspettata e imprevista dopo decine e decine di anni insieme. E, a confermare questa tesi, la risposta del musicista ad un commento, quando un fan -preoccupato- gli ha chiesto se stesse bene:
“Sto bene… mi sono solo stancato del tradimento”
Dopo il cantante leader della band e il chitarrista, Simon Gallup è stato il membro originale più longevo del gruppo, avendo trascorso 40 anni a suonare con i compagni. Si è unito ai Cure nel 1979 e ha lasciato brevemente nel 1982 a seguito di uno scontro con Smith. I due si sono chiariti e Gallup è tornato nel 1984 e, ad eccezione di una pausa per motivi di salute nel 1992, è rimasto con il gruppo.
Gallup è stato il bassista di 11 dei 13 album pubblicati dai Cure fino ad oggi, e ha anche suonato la tastiera per la band nel corso degli anni. A giugno, Smith ha rivelato al Sunday Times che il quattordicesimo disco della band – e il primo album in studio da 4:13 Dream del 2008 – potrebbe essere l’ultimo.
“Sono dieci anni di vita distillati in un paio d’ore di cose intense. Non posso pensare che faremo mai altro”,
Quanti dischi hanno venduto i Cure?
In base agli ultimi dati resi pubblici, i Cure hanno pubblicato 13 album in studio, due EP, oltre 30 singoli, vendendo ben oltre 30 milioni di album in tutto il mondo.
Chi è il cantante dei Cure?
Il cantante e leader dei Cure è Robert James Smith e proprio lui ha co-fondato il gruppo nel 1976. Proprio grazie al successo ottenuto -da critica e pubblico- insieme al gruppo, è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2019