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Sinead O’Connor contro lo staff: “Pagata 500€ per tre concerti”. La replica della booking agent italiana

La polemica Facebook della cantante irlandese contro il management e l’organizzazione dei concerti.

pubblicato 19 Agosto 2015 aggiornato 29 Agosto 2020 02:44

Sinead O’Connor è un artista schietta e lo si sa da sempre. Ma difficilmente nel panorama musicale internazionale si è assistito ad una “lavata di panni” in pubblico tra artisti e management come quella messa in piedi dalla cantante in queste ultime ore.

Tutto ha origine da un polemico sfogo dell’interprete di Nothing compares to you su Facebook in cui, senza mezzi termini, afferma di essere stata pagata una cifra irrisoria per tre concerti tenuti in Germania. Il tutto allegando un elenco degli importi che sarebbero stati percepiti da lei e dallo staff.

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Riassumendo il succo del post, in cui non mancano anche lamentele per l’addebito di spese per la cancellazione di alcuni concerti, si legge:

Guardate sotto, la mia paga per tre concerti in Germania. 500 euro. In confronto a quello che hanno guadagnato tutti gli altri. il mio lavoro ha fruttato 48.000 euro ma io ce ne ho rimessi 4000. Considerate che queste cose le band non le gestiscono da soli, ma si affidano a manager e agenti. Fareste meglio a procurarvi degli ottimi avvocati.

Oltre ai manager Simon Napier-Bell e Björn de Water, tra i nomi anche la booking agent italiana Rita Zappador di Modus in rebus che, sulle pagine di Repubblica, ha voluto replicare alla polemica sollevata dall’artista irlandese:

    Il mio ruolo era rappresentare la O’Connor per il mondo e Modus in rebus è la società che contrattualizza i concerti in tutto il mondo. Innanzitutto è bene specificare che il mio ruolo è di booking agent, le cui funzioni dipendono interamente dalle decisioni del management. I rapporti con l’artista, le decisioni sulle date, sulle offerte eccetera sono esclusivo patrimonio del manager. Per quanto riguarda le eventuali perdite della signora O’Connor queste dipendono esclusivamente dalle cancellazioni dei tour da parte dell’artista, che avvengono a ridosso delle date quando costi quali voli, hotel eccetera sono già stati sostenuti. Sfortunatamente, a fronte di solidissime polizze assicurative, non venendo fornite le certificazioni mediche necessarie e previste dalle condizioni delle coperture, non è possibile ottenere i rimborsi dalle società assicuratrici stesse. Ovviamente, a fronte di una pervicace attività diffamatoria su Facebook, vedo impossibile proseguire ogni rapporto e mi tutelerò nelle sedi opportune.

Il tutto, come annunciato, si trasferirà in Tribunale.

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