Ska-P in concerto al Carroponte: foto, video e commenti – 13 Settembre 2014
Ennesimo successo per il gruppo ska-punk spagnolo, nell’ultima data italiana prima di una lunga pausa. Ecco com’è andata, con il nostro report ricco di foto e video.
Non importa se solamente questa Estate gli Ska-P hanno suonato all’enorme Rock In Idro e poi ad una serie di concerti lungo la Penisola, non importa se hanno già suonato a Milano poco più di un anno fa, non importa se lo spettacolo proposto è spesso simile ed i proclami identici (visto che, ahimè, il mondo continua a non cambiare in meglio): gli Ska-P riempiranno sempre il concerto, che sia ad un festival, un club, una arena o un mini-fest.
Parlare di un loro concerto in Italia è la cronaca di un successo annunciato, e chi li ha visti una volta può star tranquillo che troverà sempre la loro carica sul palco – Joxemi in particolare, suona la chitarra come venti anni fa e compie 800 salti, completamente esaltato ed estasiato dalla musica, vero cuore pulsante della band.
Possiamo aggiungere che in realtà la scaletta ha fatto posto a qualche brano vecchissimo come El Hombre Resaka baila Ska, e ad una Aboliciòn mixata con Verguenza, vista la contiguità tematica (e così Pipì non deve cambiare il vestito da torero due volte!). E c’è un nuovo, enorme personaggio interpretato dal secondo cantante, dopo il Papa e il poliziotto: un energumeno della security che esercita il suo Derecho de Admisiòn – visivamente spettacolare. Alla fine dello show, gli Ska-P ringraziano la famiglia italiana (compresa la Banda Bassotti!) e promettono che torneranno a Milano, quando torneranno in tour. Non si sa quando, visto che questa è l’ultima data dalle nostre parti prima di una pausa annunciata, ma siamo sicuri che riempiranno i locali anche fra dieci, venti e trenta anni, nella speranza che almeno una delle cose di cui cantano si sia avverata: che la cannabis diventi de calidad y barato…
In apertura di serata, gli italiani Duracel svolgono un buon lavoro nello scaldare il pubblico, con un punk italiano pieno di ironia e grinta – loro sono veneti ed in giro da dieci anni, ma per chi li ha ascoltati al carroponte, il paragone più immediato è con le gloriose Gambe Di Burro, che a cavallo del millennio misero a ferro e fuoco la Brianza Punk. Un paragone a loro è il miglior complimento che possa esser scritto.
Ora, parlato delle performance musicali, vorrei pregiarmi di descrivere quattro caratteristici personaggi scorti al concerto.
1) Il tizio che si è quasi ammazzato per scavalcare il cancello di quattro metri del Carroponte in zona imboscata, soddisfattissimo del salto e contento di essere riuscito a portare dentro l’alcool e non pagare il biglietto. Peccato che il controllo-biglietti fosse 50 metri più avanti, all’interno dell’area stessa dei concerti. Con questo atto pericoloso, è riuscito semplicemente ad entrare gratis alla festa del PD posta prima dell’area concerti.
2) Le tantissime famiglie con figli. Davvero, era PIENO di genitori che ballavano con figli appena adolescenti. Non ho niente di ironico da dire a riguardo, anzi sono ammirato per chi riesce a trasmettere una passione musicale ai figli. Mi fa solo impressione pensare che se avessi figliato ai tempi della prima volta che ho visto dal vivo gli Ska-P, nel famoso concerto al Rainbow di Milano in cui trasudavano soffitto e pareti a causa della presenza tripla di persone rispetto alla capienza legale, probabilmente farei parte anche io della categoria. E magari qualcuno ha proprio concepito a quel concerto, vista la ressa di cui sopra… bastava un contatto sbagliato nel pogo e si entrava in intimità!
3) La tizia che si è letteralmente rovinata il concerto perchè dei tizi riuscivano a sentire il concerto stando fuori dai cancelli, e addirittura una dozzina sono riusciti a vedere il concerto da fuori, quando è caduto il telo che copriva la vista (vi assicuro, la vista era pessima, c’era davanti una mega-colonna e non si vedeva granchè – la musica ok, la si sentiva come dentro).
La ragazza è andata avanti minuti su minuti su minuti, dietro di me, con una escalation di frasi che riporto letteralmente: “Non è giusto che io ho pagato 20 euro e quei figli di putt*n* possa vedersi il concerto gratis” “Ma guardali sti str*nzi che ballano gratis” “Ma ti pare che loro possano fare i filmatini gratis?” “E’ scandaloso che l’organizzazione permetta una cosa del genere” “Bisogna fare delle foto e farle girare sui social, per mostrare quel che è successo”.
Una foga incredibile. Se girasse tutta questa carica per supportare una delle cause suggerite dagli Ska-P (fermare i bambini-soldati, pace fra Israele e Palestina, legalizzazione della cannabis, ad esempio), probabilmente riuscirebbe a cambiare il mondo, da sola.
4) Il tizio FUORI dai cancelli, l’oggetto dell’odio della tizia di cui nel punto 3. Quando la security è effettivamente arrivata a tirar su di nuovo il telo che dovrebbe coprire la vista a chi sta fuori, ha tirato su una polemica allucinante a base di “Tu non puoi dirmi cosa fare, io sono su un marciapiede pubblico e tu non puoi dirmi che non posso vedere un concerto, ho il diritto di ascoltare la musica come mi pare.” A ragionamenti del genere la security non poteva controbattere con razionalità, quindi muta ha tirato su il telone, fra le proteste del tizio. In effetti, se pure lui avesse messo la sua dialettica a favore delle cause supportate dagli Ska-P…
Ska-P foto concerto @ Carroponte Sesto Milano, 13 Settembre 2014 – photo by Paolo Bianco