Slayer, il fumetto di Repentless: la recensione del secondo numero
Il fumetto è ancora legnoso e privo di senso, ma almeno ora gli Slayer sparano a un sacco di neo-nazisti.
Chiudevo la recensione del primo numero del fumetto Slayer-Repentless con queste parole: “C’è solo la copertina di Glenn Fabry, a salvare questo fumetto. E il logo degli Slayer in copertina. Insomma, è una cosa bella da comprare e appendere in camera”. E’ ancora il modo migliore per descrivere questo fumetto, ma ora il piacere raddoppia: se nella copertina del primo numero c’era un tizio sconosciuto, ora ci sono gli Slayer disegnati da Glenn Fabry. Comprate questo numero, strappate la copertina, buttate via il contenuto e appendetevi la copertina in camera. O sperate che ne tirino fuori un poster.
Il contenuto di questo secondo numero di Repentless è lo stesso mix che rendeva sostanzialmente inutile il primo: citazioni da scuola elementare (wow, la cittadina dove è nato il protagonista si chiama Repentless! Wow, in frasi normali viene citata South Of Heaven ed un tizio che uccide un sacco di gente, si annuncia come un Atrocity Vendor!), flashback che vorrebbero essere profondi ma che sono al limite del comprensibile (anche perchè richiedono, ancora una volta, che si conoscano bene i videoclip di Repentless, in questo caso il video di You Against You, che si svolge dal benzinaio che qui si vede in due tavole “piene di pathos”).
Però ci sono gli Slayer. Quello sì. Slayer in sella alle moto, Slayer che bevono tequila con Danny Trejo, Slayer che sparano ai nazisti! Un nazista spara al braccio di Kerry King… vuol dire che non potrà mai più suonare la chitarra? Beh, intanto quel tizio è morto, crivellato di proiettili da Kerry, quindi ci va bene così.
La trama e i dialoghi sono ancora dei pezzi di legno: il fratello ex-ariano va a Repentless per portare il cadavere di sua moglie alla famiglia (nota bene: il cadavere viene trasportato nel baule della macchina!), e dice al padre della ragazza che se vuole può ucciderlo, perchè lei non sarebbe mai morta se lui non l’avesse mai incontrata. Ma il padre gli dice che non è colpa sua. Poi il protagonista si addormenta sul divano (!!!), fa un incubo con la ex moglie, e intanto i nazisti gli ammazzano il resto della famiglia. Segue mega sparatoria sanguinosa in cui gli Slayer fanno la loro parte.
Le 24 pagine si chiudono con il fratello cattivo che sta arrivando in aereo perchè vuole distruggere l’intera cittadina di Repentless (population: 716 persone, dice il cartello), e promette che “i will see this place Raining Blood”.
Perchè alla fin fine è normale, per una vendetta fra fratelli, voler radere al suolo una città e farle piovere sangue, e avere a disposizione un esercito paramilitare. Tutta colpa di Trump!
Se volete avere un idea su questo fumetto, la Dark Horse vi dona sette pagine gratis in anteprima. Sette pagine su ventiquattro totali, eppure vi basteranno per capire quanto sia evitabile Repentless. Tranne la copertina. Quella è stupenda. Anche se nel fumetto gli Slayer non imbracciano mai asce, catene e chiavi inglesi, ma sparano con grosse pistole.