So 00’s albums: Sigur Rós – ( )
Dopo “Turn On The Bright Lights” degli Interpol rimaniamo nel 2002 con un altro capolavoro assoluto di questo decennio: “( )” dei Sigur Rós.A dire la verità la band islandese più famosa al mondo aveva già marchiato indelebilmente gli anni ’90 con “Ágætis Byrjun” (1999), altro Capolavoro con la c maiuscola, ma è forse con
Dopo “Turn On The Bright Lights” degli Interpol rimaniamo nel 2002 con un altro capolavoro assoluto di questo decennio: “( )” dei Sigur Rós.
A dire la verità la band islandese più famosa al mondo aveva già marchiato indelebilmente gli anni ’90 con “Ágætis Byrjun” (1999), altro Capolavoro con la c maiuscola, ma è forse con “( )” che la band raggiunse la giusta maturità e la giusta consapevolezza dei propri mezzi. “( )” è un album molto particolare a cominciare dal package e dal booklet, una lingua inventata, otto canzoni senza titolo, che trasportano l’ascoltatore verso atmosfere rarefatte e sognanti. Un album da ascoltare al buio, prima di dormire.
Memorabile il video di “Untitled #1” (chiamata anche “Vaka”) diretto da Floria Sigismondi e in grado di vincere addirittura il premio “Best Video” agli MTV Europe Music Awards del 2003 in uno dei rarissimi casi di riconoscimento completamente meritato. Dopo “( )”, i Sigur Rós tornarono con “Takk…”, un altro ottimo disco che conteneva tra le altre quello che probabilmente è il loro pezzo più famoso: “Hoppípolla“.
Nel 2007 la pubblicazione del cd-dvd “Hvarf / Heim” composto da rivisitazioni e da tre inediti, fra cui la stupenda “Í Gær“. Oggi fa sicuramente un po’ strano confrontare quello che sono diventati i Sigur Rós con l’ultimo disco (“Með Suð í Eyrum Við Spilum Endalaust” del 2008), colorati e influenzati dal freak-folk, con quelli eterei e commoventi di “Ágætis Byrjun” o di “( )”. Quello che è certo è che se non sono i Radiohead i Pink Floyd del nuovo millennio lo sono i Sigur Rós.
Untitled #1 (Vaka)
Untitled #7 (Dauðalagið)
Untitled #4 (Njósnavélin)
Untitled #8 (Popplagið)