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Sonar 2009 – Prima giornata /3

Alle 19:30, ci si sposta nel SonarComplex, dove si esibisce Filastine. I più attenti ai movimenti di protesta degli anni ’90 e 2000 sanno bene di chi si tratta. Questo artista, che si fa accompagnare da una violoncellista e da una vocalist – per una parte dell’esibizione, almeno – è stato coinvolto in maniera significativa

pubblicato 19 Giugno 2009 aggiornato 31 Agosto 2020 08:47


Alle 19:30, ci si sposta nel SonarComplex, dove si esibisce Filastine. I più attenti ai movimenti di protesta degli anni ’90 e 2000 sanno bene di chi si tratta. Questo artista, che si fa accompagnare da una violoncellista e da una vocalist – per una parte dell’esibizione, almeno – è stato coinvolto in maniera significativa dal movimento no global. Era a Seattle, era a Genova.

La performance è accompagnata da installazioni video che hanno strettamente a che vedere con l’impegno sociale di Filastine, che si presenta vestito da sacerdote postmoderno accompagnato da una croce proiettata alle sue spalle e ricavata dalle immagini dei countown video. Quel che si sente è un mix di stili, che attinge a piene mani alla tradizione balcanica e a quella di Bollywood (sic), con Filastine che si esibisce live, oltreché nel mixing, anche nell’esecuzione di basi con percussioni, drum machine e persino con un iphone. Le videoinstallazioni mostrano immagini di scontri e proteste, il WTO a Seattle, il G8 a Genova, e si arricchiscono di animazioni che illustrano, per esempio, la situazione palestinese. Un grande momento di musica, videoarte e – perché no – impegno sociale.

Ma non è finita: velocemente, ancora storditi dall’esperienza sensoriale, torniamo nella SonarHalle per goderci il live dei Konono N°1. Per chi ama la musica etnica afro, è quanto di meglio si possa trovare, in questa giornata di apertura del Sonar. I Konono, che hanno collaborato addirittura con Bjork sono senza dubbio portatori di ritmi, partiture, sonorità etniche; si esibiscono con strumenti tradizionali, a volte modificati con pezzi elettronici o meccanici ricavati, per esempio, da auto abbandonate. Il tutto non fa che contribuire a una sonorità che resta indigena ma non disdegna di invadere l’elettronica.

Lasciamo i Konono a metà per documentare anche l’esibizione degli Institut Fatima, dalla Germania a Barcellona. Della giornata, sono quelli che ci convincono di meno, anche se l’esibizione, fatta anche di visual realizzati live grazie a microcamere, è comunque interessante. Il live, però, è quello qualitativamente meno apprezzabile, a giudizio di chi scrive.

Questa è la cronaca della prima giornata di Soundsblog al Sonar. Mentre scrivo, le strutture cominciano a ripopolarsi e ci si prepara alla prima giornata completa, con il Sonar by Night che inaugura questa sera, fino alle 6 del mattino. L’appuntamento, se riusciremo a sopravvivere, è per domani. Se qualche lettore di Soundsblog si trova da queste parti, si palesi nei commenti: magari si riesce a organizzare un meeting improvvisato.