Soundsblog ricorda Bob Marley, nato il 6 febbraio 1945
Bob Marley è nato il 6 febbraio 1945 ed è morto l’11 maggio 1981: curiosità, frasi e canzoni della grande leggenda
pubblicato 6 Febbraio 2012 aggiornato 30 Agosto 2020 17:02
Fare un articolo in onore a Bob Marley è una di quelle cose che sembrano sempre riduttive, perchè stiamo parlando di un nome che ha già il senso di leggenda incorporato. Vi diamo qualche informazioni che probabilmente i più di voi sapranno già mentre per chi non conosce bene Robert Nesta Marley potranno tornare utili.
- E’ nato a Nine Mile,in Giamaica, nel 1945
- Nel 1978 gli viene consegnata la medaglia della pace dalle Nazioni Unite e due anni dopo, nel 1980, partecipa alla celebrazione per l’indipendenza dello Zimbabwe
- Uno dei suoi primi successi da solista fu “No woman no cry”, datata 1975.
- Nel 1976, pochi giorni prima del concerto “Smile Jamaica” di sapore politico per supportare il primo ministro Michael Manley, il cantante fu aggredito insieme alla moglie e al suo manager. Riportò diverse ferite, fu medicato ma alla fine cantò ugualmente sul palco. La sua risposta, a chi gli chiese perchè decise di esibirsi ugualmente, fece storia: “Perché le persone che cercano di far diventare peggiore questo mondo non si concedono un giorno libero… Come potrei farlo io?!”
- Due anni dopo, nel 1978, Bob Marley riuscì nell’impresa di segnare la pace tra i due rivali politici della Giamaica, Michael Manley ed Edward Seaga. Durante il “One Love Peace Concert”, li invitò a salire sul palco e stringersi la mano. Così avvenne.
- Nel 1977 Bob scoprì di essere affetto da un melanoma maligno della pelle. Partì dall’alluce del piede e gli fu consigliato di amputarlo ma lui si rifiutò anche perchè la sua religione di appartenenza, il Rastafarianesimo, non permetteva simili interventi invasivi.
- Il suo ultimo album risale al 1980. Si tratta di Uprising e ha diversi temi religiosi al suo interno, con celebri brani come Redemption Song e Forever Loving Jah.
- Il suo ultimo concerto fu il 23 settembre 1980 allo Stanley Theater a Pittsburgh. Il tumore si era esteso e nemmeno la diagnosi e la possibile cura di un medico tedesco poteva recuperare il tempo perduto dalla scoperta della sua malattia. Fu ricoverato a Miami, al Cedar of Lebanon Hospital, dove morì l’11 maggio 1981.
- Il suo corpo giace a Nine Mile, nella città in cui era nato, nei pressi della sua casa natale. Fu costruita una piccola cappelletta e accanto alla sua tomba furono messi la sua chitarra Gibson Les Paul “Solid Body”, il suo pallone da calcio, una pianta di marijuana e i suoi semi, un anello che indossava ogni giorno, donatogli dal principe etiope Asfa Wossen e una Bibbia.
Ed ecco, dopo il salto, alcune frasi celebri del grande Bob:
- Emancipate yourselves from mental slavery, no one but ourselves can free our minds (Emancipate voi stessi dalla schiavitù mentale, nessuno a parte noi stessi può liberare la nostra mente”) Redemption Song, B.M.
- “Una delle belle cose della musica è che quando ti colpisce non ti provoca alcun dolore”
- “Chi sei tu per giudicare la vita che io vivo? Lo so, non sono perfetto – e non vivo per esserlo- ma prima di puntare le tue dita contro di me, accertati che le tue mani siano pulite”
- “Ama la vita che vivi, vivi la vita che ami”
- “I bei momenti di oggi sono i tristi pensieri del domani”
- “Non preoccuparti di una cosa, tutte quanto le piccole cose andranno bene”
- “Quando una porta è chiusa, non sai che molte altre sono aperte”
- “Vivi per te stesso e vivrai invano, vivi per gli altri e vivrai ancora”
- “L’erba è la guarigione di una nazione, l’alcol è la sua distruzione”
- “Devi essere qualcuno”
- “Apri gli occhi e guardati dentro: sei felice della vita che stai vivendo?”
- “Non puoi arrenderti alla battaglia, alzati per i tuoi diritti!”
Fonte Foto | TmNews