Stash & The Kolors Live su Italia 1, 8 novembre 2015: Tutte le canzoni

Si comincia con un breve monologo di Stash al pianoforte che, riassumendo, chiede: “Non svegliateci da questo sogno”.

Qualche spezzone dai loro concerti e poi via di intervista backstage in cui Stash e soci raccontano di non aver lasciato nulla al caso nel progettare il loro primo tour: “Volevamo che da qualsiasi punto di vista, dalla ragazza in prima fila a quella dell’ultima, si potesse capire immediatamente che fossimo noi sul palco. E quindi abbiamo pensato ad una kappa gigantesca”. Beh.

I Kolors vanno da Elisa per farsi dare una mano nella stesura della scaletta dei loro concerti. Era il 15 giugno. Stash dice: “Vorrei che il nostro rapporto continuasse e penso lo voglia anche lei”.

Quando Stash le parla della Kappa gigante che vuole mettere sul palco, Elisa si immagina una kappa gigante, tipo quelle da cucina. Fortunatamente, però, si ripiglia e afferra il concetto. Molto bene.

Elisa definisce i ragazzi: “Molto stilosi senza per questo risultare freddi”. Con tutto il bene che ti voglio, Elisa, lavati i capelli ogni tanto, dai.

Le emozioni prima del concerto di Roma si fanno sentire. E si amplificano appena i tre ragazzi (perché ricordiamolo, sì, sono tre, non c’è solo Stash) mettono piede nel camerino a loro riservato. Non male.

Le prove del concerto romano sono davvero meticolose. E su Twitter c’è chi dice una grande verità…

Che tenerezza i #TheKolors che si impegnano così tanto per le sfumature del loro concerto ma che ragazzine di 12 anni non capiranno mai

— Gianluca Gazzoli (@GGspecial) 8 Novembre 2015

La madre di Stash, a detta del suo acciuffato pargolo, “è l’unica che sa dire le parole giuste al momento giusto”. Però sognava per lui un futuro da professore universitario.

Ragazzi, informazione di servizio: ho scoperto che l’instant movie sulla carriera dei Kolors, quello che stiamo vedendo ora, durerà fino alle 23.15, orario previsto per l’inizio della messa in onda del loro concerto in Expo. Ricordatemi nelle vostre preghiere.

I Kolors in volo verso Londra anche se Stash ammette: “Non mi sento di parlarlo molto ‘sto inglese. Ma io sono un perfezionista, verrò a Londra quante più volte possibile perché le mie canzoni devono essere credibili in tutto e per tutto”.

“Consideriamo Londra la locomotiva delle nuove tendenze, il binomio tra i Kolors e questa città durerà in eterno”. Pensieri e parole di Stash. Anche perché gli altri due non hanno ancora proferito parola.

I Kolors decidono di farsi un tatuaggio uguale per celebrare il loro momento fortunato. Ovviamente l’idea è di Stash e altrettanto ovviamente gli altri due sono del tutto d’accordo ma restano muti. Ah, se servisse specificarlo, i tre si tatuano una K.

I ragazzi decidono di non alloggiare in un albergo ma a casa di un amico “perché prima di Amici così facevamo, non è che avessimo poi tutti ‘sti soldi”.

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È già la seconda volta che uno a caso degli altri due osa prendere la parola. A letto senza cena, per un mese.

Stash e gli altri due sono nel locale che ha lanciato la carriera degli Arctic Monkeys e di Amy Winehouse. Ci sono, eh? Mica ci suonano, tranquilli.

Se quei due prendono una parola un’altra volta è un attimo che Stash li riduce in brillantina per il suo ciuffo. Cos’è tutta ‘sta arroganza, oh.

E vai di birretta.

Ascoltiamo il mashup tra Il Mondo e We are Young dei Fun. “Grazie a Francesco Renga che mi ha convinto a cantare in italiano per quanto io sulle prime non mi ci trovassi perché trovavo la mia voce strana in italiano”.

Video messaggio di in bocca al lupo da parte di Francesco Renga prima del concerto romano dei Kolors. Subito dopo a Stash si abbassa la voce. Molto bene.

Ops, il calo di voce di Stash è accaduto poco prima della data di Salerno. Il cantante è in panico totale: “Pensavo a tutta la gente che aveva pagato per vederci e mi sentivo in difetto perché non potevo dare il massimo. Non sapevo come risolverla”.

Il concerto, comunque, s’è fatto lo stesso: “Il pubblico quella sera ha fatto il miracolo”, ricorda Stash.

La raucedine di Stash è un fattaccio serio serio. Almeno per qualcuno…

Noo mia figlia quasi piange x ché Stash sta male
LA DOLCEZZA #TheKolors

— valentina (@vale74ale10) 8 Novembre 2015

Elisa e i The Kolors sono amici. Se ancora aveste dei dubbi in merito, ecco i tre ragazzi invitati dalla cantante a casa sua mentre giocano coi suoi figli.

Elisa ha un consiglio per noi tutti: “Non invitate mai i Kolors a cena, mangeranno il doppio di quello che avreste mai pensato di mettere in tavola”. Prendiamo nota.

E riascoltiamoci pure un pezzettino di Me minus you live. Ma tanto la sentiremo pure dopo durante il concerto, figuriamoci.

Un’amica dei Kolors, Mariangela, va a trovarli nel backstage. È la fidanzata del ragazzo, defunto, a cui è dedicata Me minus you.

Lei vorrebbe avere un fidanzato come Stash. Pubblicità.

Ed è ora di fare una bella sorpresa a una fan…

“Abbiamo sentito l’esigenza di andare a vivere insieme”. A Milano, sui Navigli.

Lei è la signora che ha affittato casa alla band. E la cosa che fa molto ridere è che Stash lo chiama Dash.

E alla fine arriva Kekko.

Alla faccia della dieta pre-concerto.

Questi due, marito e moglie, sono i primi fan dei Kolors. Li seguivano già quando cantavano “nelle cantine” e lo fanno tuttora. Stash ha anche dedicato una ninna nanna alla loro piccola, Eva.

Shooting e intervista per la cover di Rolling Stone. Stash è al settimo cielo.

Dopo i concerti i Kolors fanno festoni da mattacchioni veri. E si lanciano pure i cuscini “come ci ha consigliato Elisa”. Ok.

E siamo ai titoli di coda dell’instant movie. A questo punto dovrebbe cominciare la messa in onda del concerto che i Kolors hanno fatto l’11 settembre all’Open Air Theater di Expo Milano 2015.

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Ed eccoci all’inizio del concerto, si parte con Twisting.

Il pubblico, tra cui questa ragazza con gli occhiali da sole in piena notte, è in delirio. Io ho già sonno.

Si prosegue con The Great Escape.

Comunque io volevo ricordare ai Kolors così, di sfuggita, che i Bastille esistono già. E anche i Maroon 5. Si dessero pace.

E andiamo avanti con la cover di Shout dei Depeche Mode.

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Ed eccoci a My Queen che parte con “Everybody want to be my girl”. Stash, per prima cosa ti calmi.

Tocca a Light On. Per sbaglio hanno inquadrato uno dei due, che per comodità chiameremo “gli altri”, della band. Miracolo.

La particolarità di questa canzone, Light On, è quella di non finire praticamente MAI.

E invece no, è finita. Ora tocca alla cover di Pompeii dei Bastille. Enjoy.

Comunque, e gli va riconosciuto, Stash è completamente padrone del palco…

E arriviamo a proporre un classico intoccabile, Radio Gaga dei Queen.

Andiamo lisci di ballad con Sorry. Piano e voce.

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È passata la mezzanotte e siamo al mashup Il Mondo + We are young dei Fun.

Realize, scritta a quattro mani da Stash e Elisa. Mentre gli altri due della band, non ne dubitiamo, stavano a guardare.

Ed eccola, Me minu you, dedicata ad un amico di Stash prematuramente scomparso.

E siamo a Why, un altro degli inediti contenuto nel disco d’esordio dei Kolors.

Nuova cover, Maniac.

Why don’t you love me? cantata davanti a centinaia di ragazzine adoranti. Che burlone questo Stash.

Quanto sono rebel i The Kolors con la loro I don’t give a funk.

Siamo ai saluti finali. Tipo che forse ne stiamo uscendo vivi.

E infatti no, ecco Everytime.

E Stash si è tolto la giacca. Le ragazzine del pubblico sono ufficialmente in delirio. Bene.

E si finisce con un bel selfie di gruppo a sfondo pubblico. Buonanotte! (Oh oh oh oh)