Steve Harris British Lion in concerto a Trezzo: foto e live report dal Live Club – 27 Febbraio 2013

“Grazie per essere venuti qui stasera, siamo una band nuova, sei mesi fa non sapevate nemmeno della nostra esistenza, e ora siete qui per divertirvi… sono contento che vi stiate divertendo, perchè non ce ne andremo tanto presto!”
Così ringrazia, a metà concerto, il cantante Richard Taylor, felice di aver portato anche in Italia i British Lion. O meglio, gli ‘Steve Harris British Lion’, la band nota principalmente per essere il primo side-project del bassista degli Iron Maiden, la sua prima ‘scappatella’ in oltre trent’anni di carriera.
L’entusiasmo di Richard è palpabile e giustificato, ma guardando le cose dal punto di vista di Steve, probabilmente la serata non è riuscita fino in fondo: il Live Club risulta pieno per un/terzo, i cori e gli applausi sono più per lui che per la band, e spesso bisogna incitare bene il pubblico, per ottenere dei cori degni di questo nome. Steve ovviamente è abituato ad altri palchi e altre accoglienze, e se da una parte è stato coraggioso ad aver provato una “nuova strada” con i British Lion, dall’altra paga il prezzo fondamentale nel mondo della musica: con un debut-album poco interessante, anche dal vivo sarà difficile raccogliere folle oceaniche. Il concerto, infatti, potrebbe avere tutte le carte in regola per un buon rock show, ma il problema è che la maggior parte delle canzoni è, come dire, poco coinvolgente. Buona l’anthemica Us Against The World, così come la conclusiva Eyes Of The Young, ma quando le si paragona con la cover degli UFO Let It Roll, si capisce come la qualità tecnica dei musicisti non corrisponda alla capacità creativa.
Comunque, la parte del (British) leone ovviamente spetta a Steve, che si mostra esaltatissimo e canta (senza microfono) tutti i ritornelli, sperando che il pubblico lo segua. Ai lati del palco, due stangoni come chitarristi, David Hawkins e Grahame Leslie, esaltatissimi e felici di sfruttare la chance che il fato gli ha fornito. Il concerto fila via così, senza infamia e senza lode, e se da una parte trova la propria forza nel personaggio di spicco presente sul palco, dall’altro la presenza stessa rende un po’ surreale l’intera atmosfera un po’ dimessa. Se non ci fosse stato il “nome grosso” sul palco, forse saremmo più indulgenti nel giudizio, ma d’altronde se non ci fosse stato quel nome famoso, ci sarebbe stata meno della metà della gente.

Nel ruolo di opener dello show abbiamo trovato gli inglesi Zico Chain, visti di recente anche di supporto anche agli Halestorm nel loro concerto di Ottobre: per loro rimane valido il commento espresso all’epoca – volumi altissimi e gran casino – anche se la proposta musicale sembra ancora più confusionaria questa sera, passando da sonorità quasi-indie e brani più potenti e cantati in stile System Of A Down. Vincono il “premio simpatia”, ma non hanno decisamente risollevato le sorti della serata…

British Lion setlist:

01. This Is My God
02. Lost Worlds
03. Karma Killer
04. Father Lucifer
05. The Chosen Ones
06. These Are The Hands
07. Guineas And Crowns
08. The Burning
09. Last Chance
10. Us Against The World
11. World Without Heaven
12. Do You Want It
13. Judas
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14. Let It Roll
15. Eyes Of The Young

Steve Harris British Lion concerto @ Live Club, Trezzo 27 febbraio 2013 – foto by Paolo Bianco

Zico Chain – live @ Live Club, Trezzo, 27 Febbraio 2013 – foto by Paolo Bianco

Un paio di video trovati su YouTube: l’audio è buono, la qualità video un po’ distante… ma almeno si può vedere di cosa sono capaci i British Lion dal vivo!

Foto | © Paolo Bianco