Super Bowl 2014: i Red Hot Chili Peppers NON suonavano dal vivo
A qualche giorno di distanza dall’evento sportivo, ecco la verità
Record di ascolti per il Super Bowl 2014 e per le esibizioni durante l’intervallo dei due tempi. Ad esibirsi, come noto a tutti, sono stati Bruno Mars e i Red Hot CHili Peppers. Un vero e proprio boom di spettatori che ha segnato il record di 115 milioni (battendo i 114 di Madonna e i 110 di Beyoncé dei precedenti anni).
Ma ecco arrivare la notizia a sorpresa: la band non stava davvero suonando sul palco. Il suono che si ascoltava, in verità, era una base pre-registrata. La voce di Anthony Kiedis era dal vivo mentre la musica era semplicemente trasmessa in audio.
E’ stato il bassista Flea a confermare di aver “mimato” di suonare e quell’esperienza è stata come “fare un video musicale di fronte a un trilione di persone”. In una dichiarazione ai fan ha anche aggiunto che la NFL aveva messo in chiaro fin dall’inizio che solo Kiedis si sarebbe esibito dal vivo a causa del controllo di qualità. Non c’era possibilità di argomentazione su questo . La NFL non vuole rischiare che il loro show sia rovinato da un cattivo suono
Capisco la posizione del NFL su questo, siccome hanno solo pochi minuti per impostare il palco. Ci sono un’infinità di cose che potrebbero andare male e rovinare il suono per la gente presente allo stadio e per i telespettatori da casa
Hanno avuto dubbi se accettare o meno di esibirsi ma poi hanno compresa che l’occasione era troppo importante:
“Abbiamo deciso che, con Anthony che cantava dal vivo, avremmo comunque potuto portare lo spirito e la libertà di ciò che facciamo nelle performance e naturalmente abbiamo suonato ogni nota nella registrazione apposita per il concerto”
Infine, l’ammissione finale:
“Per la performance del Super Bowl, Josh , Chad , ed io stavano suonando insieme con la traccia pre-registrata, non c’era bisogno di collegare le nostre chitarre, quindi non lo abbiamo fatto”
E da lì, è nato tutto.
Via | Sky.com