Tananai, Tango: la storia di Olga e Maxim tra le palazzine a fuoco e quel lunedì che non arriva mai
Olga, Maxim e Lisa sono i protagonisti del video ufficiale di “Tango”, il brano di Tananai presentato a Sanremo 2023: ecco la loro storia
Tananai si è presentato al Festival di Sanremo 2023 con un brano completamente diverso dal suo esordio, sul palco dell’Ariston. La storia del cantautore è ben nota. Dopo essersi classificato ultimo nell’edizione 2022, il suo “Sess0 occasionale” è stato un successo e quest’estate, dopo il boom di Baby Goddamn, è arrivato primo nella chart con il tormentone “La dolce vita”, insieme a Fedez e Mara Sattei. Era molto atteso il suo ritorno, a sorpresa. Visto l’ottimo riscontro di vendite, per molti era una sorpresa, una mossa inaspettata quella di ritornare a Sanremo. Ma quando ha presentato Tango, è stato chiaro a tutti che eravamo di fronte ad un Tananai completamente diverso. La canzone è una ballad nostalgica e romantica che, insieme al video ufficiale, è un colpo al cuore.
Nel video di “Tango”, Tananai non appare mai. I protagonisti del clip sono Olga, Maxim e Lisa. E la clip racconta la storia a distanza di Olga e Maxim, due ragazzi di 35 anni provenienti da Smolino, in Ucraina nella provincia di Kirovohrag. I due hanno una figlia di 14 anni, Liza. Il video si apre con immagini di semplice quotidianità. Abbracciati a letti, in vacanza e in viaggio con amici sullo sfondo. Un’esistenza comune, come quella di molti. Poi, la foto che immortala la giovane coppia si divide in due, a separarsi. Ed ecco lo schermo del video separato, con immagini mai vicine ma più lontane e diverse che mai. Se lei è in Italia e cerca di abituarsi alla nuova vita, con nostalgia e dolore, l’uomo è in guerra. accanto a “palazzine a fuoco”, esplosioni, freddo intenso e un gattino randagio che miagola.
Tutte le scene che vediamo nel video ufficiale di Tango sono reali, riprese dal telefonino dei due protagonisti (involontari) di questa triste vicenda. Hanno inviato le immagini di quella che era la loro vita comune prima che venisse spazzata via dall’orrore di una guerra con l’invasione della Russia.
Una vita cambiata da un giorno all’altro. Improvvisamente. Senza scelta.
E ci si ritrova a rimpiangere quella banalità, quei tuffi sulla neve, quelle risate che tutti noi abbiamo nel nostro telefonino. Video e immagini che pensavano di conservare come ricordi della loro vita di coppia (e di famiglia) e che, oggi, tutti noi stiamo osservando, per comprendere più da vicino l’orrore e la distruzioni di persone che si amano, separate per forza, da decisione esterne violente e criminali.
“Chissà perché Dio ci pesta come un tango” si chiedono, con la voce di Tananai, mentre si interrogano sul perché di tutto questo, col rimpianto e la nostalgia della banalità del quotidiano.
“Tornerò lunedì, ma non è mai lunedì” chiude la canzone, con il dolore di chi vuole finalmente riabbracciarsi e dimenticare al più presto tutto quello che è diventato il nuovo quotidiano.
Cliccate qui per vedere il video ufficiale di Tango di Tananai.