Rockstar, Alex Wyse: testo e significato della canzone in gara al Festival di Sanremo 2025
Testo e signficato di Rockstar di Alex Wyse che gioca tra malinconia e riflessione, con uno stile che alterna momenti di vulnerabilità ad altri di ribellione
Alex Wyse sarà in gara al Festival di Sanremo 2025 con il brano “Rockstar“. Il cantante, ex volte di Amici, è riuscito ad entrare nella rosa dei 4 finalisti che saranno parte delle Nuove Proposte all’interno della prossima edizione della kermesse musicale in onda dall’11 al 15 febbraio prossimi. A seguire potete ascoltare il brano, leggere testo e significato.
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Il testo di Rockstar
Ecco il testo di Rockstar di Alex Wyse.
Non ci sono più rockstar
Non ci sono più
Non ci sono piùScherziamo coi “ti amo” e non riusciamo a dirceli
Facciamo così, ci giriamo in tondo, ci giriamo fino
Odio quelle canzoni che non saprei scriverti
Sdraiamoci qui, c’è solo silenzio per chilometriNon ci sono più rockstar
Se sono pallottole le logiche, non mi uccideraiAh, che male fa trovarti sempre qui
Per quanto ti nasconderai?
Tell my why, che felicità
È tutta colpa mia, è una fantasia la libertà
Asciugherò i tuoi pianti sexy, sguardi persi
Livin’ like a rockstarSolo quando cresciamo diventiamo piccoli
E voliamo via
C’è una navicella sopra casa miaNon ci sono più rockstar
Ah, che male fa trovarti sempre qui
Per quanto ti nasconderai?
Tell my why, che felicità
È tutta colpa mia, è una fantasia la libеrtà
Asciugherò i tuoi piantiNon è vero che facciamo solo sbagli, oh-oh-oh
È troppo chе non parli
Non faremo solo sbagli, oh-oh-ohAh, che male fa trovarti sempre qui
Per quanto ti nasconderai?
Tell my why, che felicità
È tutta colpa mia, è una fantasia la libertà
Asciugherò i tuoi pianti sexy, sguardi persi
Livin’ like a rockstar
Il significato della canzone Rockstar
La canzone di Alex Wyse parla di temi come l’amore, l’insicurezza, e la perdita dell’autenticità, il tutto filtrato attraverso immagini evocative e frammenti di riflessioni personali. Il ritornello, “Non ci sono più rockstar”, fa da filo conduttore, un simbolo di una generazione che forse sente la mancanza di veri modelli ribelli o di autentiche emozioni nella vita e nella musica.
L’idea di una comunicazione superficiale emerge nel verso “Scherziamo coi ‘ti amo’ e non riusciamo a dirceli”, dove si evidenzia la difficoltà di essere sinceri con i propri sentimenti. Questo crea un circolo vizioso di indecisioni e di incomprensioni, simboleggiato dal girare in tondo: “Ci giriamo in tondo, ci giriamo fino”.
La vulnerabilità si manifesta anche in un rifiuto verso la superficialità artistica: “Odio quelle canzoni che non saprei scriverti”, quasi a dire che la profondità e l’autenticità sono sempre più rare. Eppure, c’è un senso di conforto nel condividere il silenzio: “Sdraiamoci qui, c’è solo silenzio per chilometri”, un’immagine di calma che contrasta con il caos emotivo.
La frase “Ah, che male fa trovarti sempre qui” sembra esprimere un misto di dolore e inevitabilità, come se il protagonista fosse bloccato in un ciclo emotivo. L’espressione “Tell me why, che felicità” può essere vista come un interrogativo sull’essenza della felicità, forse percepita come effimera o irraggiungibile, quasi fosse una “fantasia” piuttosto che una realtà tangibile.
Infine, la contraddizione tra crescita e fragilità viene affrontata in modo poetico: “Solo quando cresciamo diventiamo piccoli e voliamo via”, un’immagine che riflette il desiderio di evadere da un mondo che sembra troppo pesante. La “navicella sopra casa mia” diventa quasi un simbolo di fuga o di speranza per un nuovo inizio, lontano dalla routine e dalle delusioni.
In conclusione, il pezzo gioca tra malinconia e riflessione, con uno stile che alterna momenti di vulnerabilità ad altri di ribellione, il tutto vissuto con lo spirito di chi, pur tra errori e rimpianti, continua a vivere “livin’ like a rockstar”.