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Canta ancora, Arisa: testo e significato della canzone (dal film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”)

Arisa ha inciso “Canta ancora”, il brano portante della colonna sonora del film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”: ecco di cosa parla.

20 Ottobre 2024 13:35

Canta ancora è una canzone incisa da Arisa per il film “Il ragazzo dai pantaloni rosa“, prodotta dalla stessa artista insieme a Gioni Barbera. Una pellicola tratta da un drammatico caso di cronaca che ancora oggi deve farci riflettere e pensare:

A causa di un lavaggio sbagliato, i pantaloni rossi che Teresa, la madre di Andrea, aveva regalato al figlio si erano tinti di rosa. Andrea decise di indossarli ugualmente, senza pensare alle reazioni dei suoi compagni di scuola, che però arrivarono in maniera violenta e continuativa, culminando con l’apertura di una pagina Facebook chiamata appunto Il ragazzo dai pantaloni rosa. Teresa Manes scoprì l’esistenza della pagina solo dopo la morte del figlio.

CLICCA QUI PER ASCOLTARE “CANTA ANCORA” DI ARISA.

Il testo di Canta Ancora

Ecco il testo di “Canta ancora” di Arisa.

Non è l’aurora, è solo il fumo del caffè
Sei bella ancora, ricorda di pensare a te
Nei giorni strani, in quelli in cui non credi più
Nelle tue mani c’è ancora quel calore che
Non riesce più a sentire quell’uomo che no sa più dire: “Sì”

Ricordo ancora il cielo di domenica
E la tua gonna legarsi con la musica
Cantavi sempre, perché non me la canti più
Quella canzone dolce per farmi addormentare?

Canta, canta ancora, che io non mi stanco
Canta fino a quando viene sera
Da qui all’eternità

E se potessi io sarei lo scrigno dei pensieri tuoi
Con una mano solleverei le pene che tu hai
E ti proteggerei per sempre
Perché senza di te non sono niente
Perché a me basta che tu sia qui accanto a me
Tu che mi hai dato tutto
Tu che sei quella parte di me che si unisce al cielo

Sei bella ancora, ti oscurano le lacrime
Anche se a volte il sole torna a splendere
Sul tuo sorriso dimesso e malinconico
Perché quel viso stanco è della donna che più amo al mondo

Canta fino a quando viene sera
Da qui all’eternità

E se potessi io sarei lo scrigno dei pensieri tuoi
Con una mano solleverei le pene che tu hai
E ti proteggerei per sempre
Perché senza di te non sono niente
Perché a me basta che tu sia qui accanto a me
Tu che mi hai dato tutto
Tu che sei quella parte di me che si unisce al cielo

Non è l’aurora, è solo il fumo del caffè

Il significato della canzone Canta ancora

Il testo di “Canta ancora” parla di una relazione profonda e del legame emotivo tra due persone, con un tono malinconico e pieno di affetto. La voce narrante esprime la sua ammirazione e il suo amore per una donna, descrivendola in modo dolce e nostalgico. Un rapporto che rispecchia quello tra madre e figlio.

Nella prima parte, l’immagine del mattino non è quella dell’aurora, bensì quella del “fumo del caffè”, un simbolo di routine quotidiana, che contrasta con l’idea romantica del sorgere del sole. Questa immagine semplice riflette la realtà ordinaria, mentre l’affetto per la donna persiste: “Sei bella ancora, ricorda di pensare a te“, come se la voce narrante volesse ricordarle di non dimenticare il proprio valore, anche nei “giorni strani, in quelli in cui non credi più”. La bellezza interiore e la forza della donna vengono sottolineate, anche se l’uomo a cui si riferisce non riesce più a comunicarlo.

Il ricordo dei momenti felici, come “il cielo di domenica” e “la tua gonna legarsi con la musica”, evoca la nostalgia di una vita passata, in cui la donna cantava sempre. C’è una domanda dolce e quasi disperata: “perché non me la canti più quella canzone dolce per farmi addormentare?“, che rivela quanto il protagonista senta la mancanza della vitalità e dell’affetto espresso attraverso la sua voce.

Il ritornello “Canta, canta ancora, che io non mi stanco” è una supplica a continuare a trasmettere quell’amore e quel conforto che solo lei può dargli, evidenziando l’importanza della sua presenza “da qui all’eternità”. La voce narrante esprime quanto la donna sia fondamentale per lui, al punto da voler essere “lo scrigno dei pensieri tuoi”, proteggendola dalle sue sofferenze, perché “senza di te non sono niente”.

L’immagine del viso della donna “stanco” ma comunque “della donna che più amo al mondo” mostra come l’amore vada oltre le apparenze e le difficoltà, accettando anche le parti più fragili e vulnerabili di lei. Il testo si conclude con la ripresa della frase iniziale: “Non è l’aurora, è solo il fumo del caffè”, che sottolinea come, nonostante tutto, la bellezza della loro relazione persista anche nelle piccole cose quotidiane.

In sintesi, il pezzo è una dichiarazione di amore incondizionato e di riconoscenza per tutto ciò che la donna rappresenta, con il desiderio che lei continui a trasmettere quella dolcezza che ha sempre dato senso alla vita del narratore.

 

 

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