Caro amico, Benji & Fede: testo e significato della canzone
Testo e significato di “Caro amico” di Benji & Fede, sul desiderio di conservare ciò che è stato, riflettendo sulla crescita personale
Caro amico è un brano di Benji & Fede, il più autobiografico di quelli presenti nel nuovo disco di inediti, Rewind, in uscita il 25 ottobre 2024, A seguire potete ascoltare la canzone, leggere testo e significato.
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Il testo di Caro Amico
Caro amico ti scrivo, qualche anno fa
Ci bastava una radio e un mezzo pieno in macchina
Ho cambiato donne, muri e città
Ma ho sempre quella nostra foto in cameraE sono stato insegnante, studente del dolore
Potrei non essere il migliore ma neanche il peggiore
Ho bevuto da santo, ma anche da peccatore
E ti dirò, Dio è buon ma col diavolo si godeDi ricordi, fuori città, sotto il marciapede, di fronte al nostro bar
E fumavamo pacchetti di sogni in camera
Non ho ancora finito, sono solo a metàCaro amico ti scrivo, qualche anno fa
Ci bastava una radio e un mezzo pieno in macchina
Ho cambiato donne, muri e città
Ma ho sempre quella nostra foto in cameraE passerà, passerà, passerà anche questa notte
Rifarei, rifarei tutto altre mille volte
Forse siamo stati troppo grandi per la nostra età
Non è ancora finita, siamo solo a metà
Non è ancora finita, siamo solo a metàTutto contro, tutto storto
Speriamo faccia bello domani che
Come una farfalla vivo un giorno
Dimmi quanto costa rinascereE sono stato imbroglione, truffatore, ti dirò
Dio è buon ma col diavolo si godeCaro amico ti scrivo, qualche anno fa
Ci bastava una radio e un mezzo pieno in macchina
Ho cambiato donne, muri e città
Ma ho sempre quella nostra foto in cameraE passerà, passerà, passerà anche questa notte
Rifarei, rifarei tutto altre mille volte
Forse siamo stati troppo grandi per la nostra età
Non è ancora finita, siamo solo a metàCaro amico ti scrivo, qualche anno fa
Ci bastava una radio e un mezzo pieno in macchina
Ho cambiato donne, muri e città
Non è ancora finita, siamo solo a metà
Siamo solo a metà
Il significato della canzone Caro Amico
Il brano “Caro amico” esprime una riflessione nostalgica su amicizie e momenti del passato, affrontando il tema del tempo che passa, dei cambiamenti vissuti e delle esperienze che hanno formato il protagonista. Nonostante le difficoltà e le trasformazioni affrontate, l’autore conserva un legame profondo con il passato e con i ricordi condivisi con un caro amico.
Il pezzo inizia con “Caro amico ti scrivo, qualche anno fa, ci bastava una radio e un mezzo pieno in macchina,” evocando una semplicità e spensieratezza che caratterizzava i loro momenti di gioventù. Questo riferimento a piccoli piaceri, come ascoltare la radio durante un viaggio in auto, rappresenta la spensieratezza di un tempo che sembra ormai lontano, ma che è ancora vivo nei ricordi.
L’autore racconta di aver attraversato diversi cambiamenti nella sua vita: “Ho cambiato donne, muri e città,” ma sottolinea che, nonostante tutto, mantiene una connessione emotiva con il passato attraverso una vecchia foto, simbolo di un’amicizia e di momenti indimenticabili: “Ma ho sempre quella nostra foto in camera.”
Il verso “E sono stato insegnante, studente del dolore” evidenzia la consapevolezza acquisita attraverso esperienze difficili, sia come chi impara che come chi insegna. Si riconosce sia nelle sue virtù che nei suoi difetti, come si evince dalla frase “Ho bevuto da santo, ma anche da peccatore,” e accetta la dualità della vita, ammettendo che “Dio è buono ma col diavolo si gode,” suggerendo una tensione tra il bene e il piacere.
Si riflette poi sul loro passato insieme, fumando “pacchetti di sogni in camera,” un’immagine poetica che esprime il desiderio e la speranza che caratterizzavano i loro giovani anni. Anche se la vita è cambiata e si sono separati, lui si rende conto che “Non è ancora finita, siamo solo a metà,” indicando che, nonostante il tempo passato, c’è ancora molto da vivere e scoprire.
Nella parte finale, l’autore si mostra consapevole della precarietà della vita, paragonandosi a una farfalla che “vive un giorno,” e si interroga su “quanto costa rinascere,” mostrando una riflessione profonda sulla natura del cambiamento e della crescita.
In conclusione, il brano esprime il desiderio di conservare ciò che è stato, riflettendo sulla crescita personale e sull’ineluttabilità del tempo, ma anche la speranza che ci sia ancora molto da vivere, come indicato dalla frase ricorrente: “Non è ancora finita, siamo solo a metà.”