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Nati bastardi, Capo Plaza feat. Tony Effe: testo e significato della canzone

Testo e significato della canzone “Nati bastardi” di Capo Plaza feat. Tony Effe, sulla realtà urbana che diventa un’espressione di identità

15 Novembre 2024 12:55

Nati bastardi è un brano di Capo Plaza feat. Tony Effe tratto dalla versione deluxe di “Ferite”.

Nell’album “Ferite” Capo Plaza mostra per la prima volta le sue ferite, come sulla cover, si apre per la prima volta e mostra la sua capacità di affrontare le situazioni mantenendosi coerente con la origine rap/trap. Rimanendo sempre fedele a sé stesso e aprendosi verso collaborazioni e suoni che un tempo gli sembravano lontani Plaza mette in questo album una serie di riflessioni che per la prima volta butta fuori e cerca di esorcizzare, unendo la parte trap, il mondo urban e pop, brani coerenti con le sue origini ma anche aperture verso feat come quello con Mahmood e, per la prima volta, due donne in un suo disco: Annalisa e Anna.

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Il testo di Nati Bastardi

Baby, nati bastardi (Nati bastardi)
Non chiedermi quello che non posso darti (Non posso darti, no)
Oh, baby, così distanti (Così distanti)
Ho venduto i sentimenti perché non voglio ammalarmi mai (Ah, ah)

Young rich life, tutto Dolce&Gabbana (Fuck)
So sei chic, baby, dolce e cattiva
Dopo un kiss già ti ho mandato a casa
Sogni Hermès, Prada dolcevita
Ma non sai della vita, resta chiuso nel circo (Ah)
La ruota gira, ma nessuno ha mai vinto (No)
Non è amore vero come le sue labbra finte (Oh)
Al collo c’ho il gelo, non metto le collanine, yeah (Ah)
Prima in motorino, mo se passo, senti il rombo (Rombo)
Classe, Portofino d’estate, vista da urlo (Oh, shit)
Pussy, è inutile criticare, fai del tuo meglio (Okay)
Come sе basta commentare e risolvi tutto (Yеah)
Ah-ah, ora quante cose ho perso (Perso)
Anni che ci provo, ma non c’è nessun rimedio (No, no), yeah
Giuro, ci perdi la testa (A tratti)
Meglio non pensarci, porto a termine il progetto (Yeah, yeah)

Baby, nati bastardi (Nati bastardi)
Non chiedermi quello che non posso darti (Non posso darti, no)
Oh, baby, così distanti (Così distanti)
Ho venduto i sentimenti perché non voglio ammalarmi mai (Go, go, go)

Sono il top del top, sono l’uomo del momento (Esatto)
Entro e faccio gol, sono il vero investimento
Pavimento in marmo nel nuovo appartamento
Ovvio, l’ho preso a Roma centro (Ovvio)
Cosa vuoi sentire, “Sono il boss”? L’ho già detto (Sì, sì)
Quando morirò, mi faranno un monumento
Sto a Milano, ma non cambio il mio accento (Palese)
Parlo poco perché gli infami mi sentono
Troppo Tuci, non riesco più a andare a tempo
Tutto Gucci, quanto cazzo sono bello? (Esatto)
Lo ripeto, sono un tipo violento
Plaza e Tony, andiamo al cento per cento (Sì)

Siamo nati bastardi (Siamo nati bastardi)
Coi problemi più grandi (Coi problemi più grandi)
Un milione di amanti, un milione di volte, un milione di sbagli

Baby, nati bastardi (Nati bastardi)
Non chiedermi quello che non posso darti (Non posso darti, no)
Oh, baby, così distanti (Così distanti)
Ho venduto i sentimenti perché non voglio ammalarmi mai (No, no)

Il significato della canzone Nati Bastardi

Capo Plaza e Tony Effe danno vita, con testi e musica, a un racconto vero di chi si scontra quotidianamente con un ambiente difficile. Il ritmo energico e le parole forti costruiscono un’immagine intensa delle difficoltà e sfide quotidiane. “Nati Bastardi” diventa così un omaggio a chi, pur tra mille ostacoli, riesce a superare ogni prova, mantenendo saldo il legame con il proprio passato.

La canzone non solo descrive la realtà urbana, ma diventa un’espressione di identità e orgoglio per chi proviene dalle periferie. Con un linguaggio diretto, gli artisti raccontano la vita delle nuove generazioni, mostrando quanto il contesto possa plasmare il carattere e le scelte. “Nati Bastardi” è quindi più di una canzone: è un pezzo di vita reale che invita alla riflessione e alla comprensione di un mondo spesso ignorato.

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