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Posti vuoti, Coma_Cose: testo e significato della canzone

Testo e significato di “Posti vuoti” dei Coma_Cose incentrato sul desiderio di riconciliazione e il tentativo di colmare un vuoto

25 Ottobre 2024 03:37

Dopo l’estate 2024 che li ha visti protagonisti con la coinvolgente “Malavita” (disco di platino), i Coma_Cose tornano con il nuovo singolo “Posti Vuoti” (Asian Fake/Warner Music Italy), in uscita venerdì 25 ottobre su tutte le piattaforme digitali e in radio.

L’introduzione strumentale con il groove energico di basso suonato da Michelangelo – che ha curato anche la produzione del brano – fa immergere subito nel mood autunnale di “Posti Vuoti” e ne restituisce pienamente il racconto malinconico.

CLICCA QUI PER ASCOLTARE “POSTI VUOTI” DEI COMA_COSE SU YOUTUBE.

Il testo di Posti vuoti

Ecco il testo di “Posti vuoti” dei Coma_Cose:

Posti vuoti
Posti vuoti

Come un fiore di loto che galleggia nel fuoco
Fuori c’è maremoto, ti scrivo da remoto
Dove siamo finiti se non siamo appassiti
E non passi da qui ti troverò

In un giardino di una scuola
Ad agosto, d’inverno, al mare, in un chiosco
Fa buio presto
Ma non esco, non esco
E se esco mi perdo nei

Posti vuoti, e ti vengo a cercare nei
Posti vuoti, e ti provo a chiamare nei
Posti vuoti, anche se la mia voce la spreco
E non torni da me come l’eco dei
Posti vuoti, e ti vengo a cercare nei
Posti vuoti, e ti provo a chiamare nei
Posti vuoti, dentro siamo posti vuoti

Ed ho fame di te, ma alla fine mi freno
Sarà colpa del vuoto se ho lo stomaco pieno
Sto lontano dai gossip, poi però vedo i mostri
Se per caso mi ghost-ti cercherò

Dentro ad un cinema deserto
Ad agosto, d’inverno, al mare, in un chiosco
Fa buio presto
Ma non esco, non esco
E se esco mi perdo nei

Posti vuoti, e ti vengo a cercare nei
Posti vuoti, e ti provo a chiamare nei
Posti vuoti, anche se la mia voce la spreco
E non torni da me come l’eco dei
Posti vuoti, e ti vengo a cercare nei
Posti vuoti, e ti provo a chiamare nei
Posti vuoti, dentro siamo posti vuoti

L’ultima foglia sul ramo
Non è quella più resistente
Le fa solo paura cadere
E sentirsi più sola del niente
Dentro ai

Posti vuoti, e ti vengo a cercare nei
Posti vuoti, e ti provo a chiamare nei
Posti vuoti, anche se la mia voce la spreco
E non torni da me come l’eco dei
Posti vuoti, e ti vengo a cercare nei
Posti vuoti, e ti provo a chiamare nei
Posti vuoti, dentro siamo posti vuoti

In attesa di una verità

Il significato della canzone Posti vuoti

L’atmosfera carica di nostalgia di “Posti Vuoti” si srotola attraverso varie stanze testuali. La consolidata pennellata urban e cantautorale di Fausto Lama rimane ancorata ad un giro ipnotico sul quale cresce la voce di California. Nel vuoto dello spazio fisico che riflette quello esistenziale si sottendono i fili dei ricordi, e non basta l’eco di un posto desolato per riempire una mancanza affettiva.

Lo switch finale del brano “Dentro siamo posti vuoti in attesa di una verità” lascia aperta la porta alla speranza di ricostruire qualcosa che si è perso, qualcosa o qualcuno che colmerà i “posti vuoti” interiori.

Il brano dei Coma_Cose esplora il tema della solitudine e della ricerca di qualcuno che non c’è più, utilizzando immagini di luoghi vuoti e assenze come metafore per descrivere il senso di perdita e vuoto interiore. Fin dall’inizio, si sente un contrasto tra l’immobilità e il caos esterno, come nel verso: “Come un fiore di loto che galleggia nel fuoco, fuori c’è maremoto“, dove il protagonista si trova in una situazione di turbolenza emotiva.

L’idea di cercare qualcuno nei “posti vuoti” è centrale nel testo. Chi canta sembra vagare attraverso spazi che una volta avevano un significato, ma che ora sono vuoti e privi della presenza desiderata: “Posti vuoti, e ti vengo a cercare nei posti vuoti, e ti provo a chiamare nei posti vuoti“. Questi “posti vuoti” possono essere sia fisici che emotivi, rappresentando un luogo di mancanza e distanza, dove la voce del protagonista sembra perdersi, come un’eco che non viene mai ascoltata.

La ripetizione dei luoghi come il “cinema deserto” o un “giardino di una scuola” accentua il senso di isolamento e di smarrimento, e non importa quanto il protagonista provi a trovare questa persona, sembra destinato a fallire. Questo è rafforzato dall’idea che la sua voce è sprecata: “anche se la mia voce la spreco e non torni da me come l’eco“.

C’è anche un accenno alla difficoltà di lasciar andare, rappresentato dall’immagine della “ultima foglia sul ramo“, che non cade non perché è forte, ma perché ha paura della solitudine: “Non è quella più resistente, le fa solo paura cadere e sentirsi più sola del niente”. Questo simbolo mostra la fragilità del protagonista e il suo attaccamento a qualcosa che non c’è più, che lo tiene ancorato ai “posti vuoti” del suo cuore e della sua vita.

In sintesi, il pezzo esprime un desiderio di riconciliazione e il tentativo di colmare un vuoto, ma allo stesso tempo c’è una consapevolezza che la persona cercata potrebbe non tornare mai più. I “posti vuoti” diventano un riflesso del suo stato d’animo, un luogo di smarrimento e di attesa di una verità che potrebbe non arrivare mai.

 

 

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