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Un atto di rivoluzione, Diodato: testo e significato della canzone

Testo e significato di “Un atto di rivoluzione” di Diodato. Ecco di cosa parla il nuovo singolo, ascolta la canzone su Soundsblog.it

pubblicato 4 Ottobre 2024 aggiornato 4 Ottobre 2024 13:06

Il 4 ottobre 2024 uscirà “Un atto di rivoluzione”, il nuovo singolo di Diodato. Attualmente l’artista è impegnato in una serie di date live nei teatri. Durante lo spettacolo che si è tenuto ieri sera al Teatro Petruzzelli di Bari – completamente sold out – il cantautore ha presentato a sorpresa proprio il brano “Un Atto Di Rivoluzione” (Carosello Records), il nuovo pezzo in uscita il 4 ottobre.

Questi i prossimi concerti in calendario: Lecce (2 ottobre – Teatro Politeama), Mestre (5 ottobre – VE, Teatro Toniolo), Milano (6 ottobre – Teatro Arcimboldi), Roma (9 ottobre – Auditorium Parco Della Musica), Napoli (11 ottobre – Teatro Augusteo), Civitanova Marche (18 ottobre – MC, Teatro Rossini), Pescara (19 ottobre – Teatro Massimo), Assisi (20 ottobre – PG, Teatro Lyrick), Palermo (23 ottobre – Teatro Golden), Firenze (29 ottobre – Teatro Verdi), Bologna (30 ottobre – Europauditorium), Schio (31 ottobre – VI, Teatro Astra), Torino (14 novembre – Teatro Colosseo), Mantova (16 novembre – Teatro Sociale) e Trento (17 novembre – Auditorium Santa Chiara). Il cantautore inoltre è atteso anche a Catania (24 ottobre – Teatro Metropolitan), Rende (26 ottobre – CS, Teatro Garden), Genova (25 novembre – Teatro Politeama Genovese) e Parma (27 novembre – Teatro Regio).

CLICCA QUI PER ASCOLTARE “UN ATTO DI RIVOLUZIONE” DI DIODATO.

Il testo di Un atto di rivoluzione

Che fine ha fatto Dio
O l’eminenza spaziale
Forse sta dietro alla luna
E resta lì a guardare
Ormai non sa più che fare
Ormai non sa più che fare
Di noi

Dici “Va bene lo stesso”
Che si può sempre sognare
Ti prego spegni la luce
Non voglio più pensare
Smetti di immaginare
A cosa serve tutto questo immaginare

È troppo tardi adesso, per ricominciare

Lo so sono soltanto altre parole
Disperse tra miliardi di persone
Ma forse raccontarsi un’emozione
È ancora un atto di rivoluzione

Davvero serve il male per definire il bene
Basta far finta di niente e poi espiare le pene
Che non c’è niente che tu possa fare
Siamo animali incapaci di imparare

È troppo tardi adesso, per ricominciare

Lo so sono soltanto altre parole
Disperse tra miliardi di persone
Ma forse raccontarsi un’emozione
È ancora un atto di rivoluzione

Che non è vero che sei solo
Non è vero
Non è che sei solo
Non è solo

Lo so che questa è solo una canzone
Davanti a un grande muro di dolore
Ma forse raccontarsi un’emozione
È ancora un atto di rivoluzione

Ma forse anche cantare un’emozione
È ancora un atto di rivoluzione

Il significato della canzone Un atto di rivoluzione

Nel brano Diodato si interroga sul senso e l’incisività della propria azione di essere umano pensante, pacifico sì ma anche dissidente, e di artista che negli anni ha sempre posto l’emozione umana, l’empatia, il sogno, l’utopia e la poesia del reale al centro della propria produzione musicale. A cosa serve una canzone, a cosa serve raccontarsi un’emozione? In questi tempi caotici, indifferenti, popolati dallo strazio delle guerre, dalle incertezze e dalle sfide del prossimo futuro, indagare sulle nostre emozioni, sulle fragilità e paure e provare a condividerle con qualcuno è ancora un atto rivoluzionario che aiuta a ritrovare quel senso di umanità che sembriamo aver perduto:

“Perché siamo qui? La risposta è semplice e forse anche per questo così difficile da accettare. Vogliamo emozionarci, vogliamo continuare a sentire, vogliamo condividere, raccontarci, stringerci attorno al fuoco e riconoscerci per ciò che davvero siamo. È ciò che da sempre mi guida, è ciò che mi ha aiutato a capire chi fossi, a capire gli altri, a provare a mettermi nei loro panni, a rispettarli. Potrà sembrare banale ma, ancor di più oggi, è per me un atto di rivoluzione”

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