Noi no, Gazzelle: testo e significato della canzone
Testo e significato della canzone “Noi no” di Gazzelle: l’unica cosa che rimane è vivere, anche in mezzo alla malinconia e alla disillusione
Dopo Come il pane, Gazzelle ha pubblicato il nuovo singolo “Noi No“, disponibile da venerdì 3 gennaio 2025. Ecco, via Instagram, l’annuncio del cantautore nel lanciare il brano:
NOI NO fuori ora ! Spero vi porti ovunque vorreste essere, con chiunque vorreste essere. Le canzoni per me servono a questo.
Ennesimo pezzo di me, ora vostro 💜
A seguire potete ascoltare la canzone, leggere testo e significato.
CLICCA QUI PER VEDERE IL VISUAL VIDEO DI “NOI NO” DI GAZZELLE.
Il testo di Noi no di Gazzelle
Ecco il testo di Noi no, canzone di Gazzelle.
Quante volte hai visto andarsene la felicità
E il 2017 sai non ritornerà
Ma io voglio solo scomparire nei tuoi occhi come il Tevere
che non smettono mai di coprire
Chissà sotto che c’è chissà sotto che c’èE tuo padre che si fa una canna mi fa sentire solo più vecchio
e mentre il mondo non vuole dormire penso solo a noiChe eravamo belli come l’imbrunire come i film degli anni 90
come i caschi in testa pieni di adesivi come una domenica calmaCome guardare da dietro una tenda qualcuno che dà una festa e noi no noi no noi no
Quante facce tristi ridono, che felicità
e se piove tutti piangono chiusi in macchina
il tuo cane che mi fa le feste mi fa capire che ormai ti ho perso
e mentre il sole non vuole più uscire penso neanche noiChe eravamo belli come l’imbrunire come i film degli anni 90
come i caschi in testa pieni di adesivi come una domenica calmaCome guardare da dietro una tenda qualcuno che dà una festa e noi no noi no noi no
Che siamo figli di cuori ammalati
persi per sempre dentro un sabato
che non finisce mai, che non cresciamo mai
possiamo solamente vivere, vivere, vivere, viverecome una domenica calma
Come guardare da dietro una tenda qualcuno che dà una festa e noi no noi no noi no
Il significato della canzone Noi no di Gazzelle
Il brano è un viaggio malinconico attraverso ricordi di felicità passata, momenti semplici e frammenti di gioventù che non torneranno più. La nostalgia permea ogni verso, con il 2017 che diventa un simbolo di un tempo irripetibile e il desiderio di scomparire negli occhi dell’altro che evoca il bisogno di rifugio e connessione. Le immagini dei film degli anni ’90, dei caschi pieni di adesivi e delle domeniche calme dipingono una bellezza fragile e perduta, mentre il confronto con il presente amplifica il senso di vuoto.
I dettagli della vita quotidiana, come il cane che fa le feste e le persone che piangono in macchina sotto la pioggia, raccontano il contrasto tra una felicità apparente e una tristezza profonda. L’immagine di guardare da dietro una tenda una festa a cui non si partecipa racchiude un senso di esclusione e solitudine, mentre l’idea di essere “figli di cuori ammalati” sottolinea una generazione intrappolata in un tempo che non finisce mai, incapace di crescere.
Il brano si chiude con una consapevolezza amara ma inevitabile: nonostante tutto, l’unica cosa che rimane è vivere, anche in mezzo alla malinconia e alla disillusione.