Bandiera, Giulia Mei: testo e significato della canzone
Testo e significato della canzone “Bandiera” di Giulia Mei. Ascolta il brano, di cosa parla il brano presentato a X Factor e virale sui social
Primo successo per X Factor 2024. Il brano “Bandiera“, cantato da Giulia Mei durante le Audizioni, sta riscuotendo un interesse evidente, piazzandosi ai primi posti dei brani più virali in Italia. Il pezzo è un inno potente sulle ingiustizie subite dalle donne. A seguire potete ascoltare la canzone, leggere testo e significato.
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Il testo di Bandiera di Giulia Mei
Ecco il testo della canzone “Bandiera” di Giulia Mei.
Libera, voglio essere libera
Di non portare o portare un velo
Truccarmi tantissimo
Non depilarmi per mesi, per anniLibera, voglio essere libera
Di uscire la sera, tornare da sola
Senza la paura
Persino del tipo della spazzatura
Di fare un figlio anche a quarant’anni
Di divorziare, poi risposarmi
Amare un uomo con dieci anni in meno
Che mi vuole bene, me ne davvero
Fare l’amore, girare un porno
Cambiare letto pure ogni giornoE di morire come mi pare
Non massacrata da un criminale
Non dalle pietre di un titolista
Né dalle carte di un penalista
Dai timorati figli di Dio
Che sputano merda e premono invio
Sputano merda e premono invio(Ah-ah, ah-ah, ah-ah-ah-ah)
(Ah-ah, ah-ah, ah-ah-ah-ah)
Della mia fica farò moneta
O simulacro di nuova vita
Delle mie mani farò cantieri
O fragilissimi tulipani
Della mia vita farò una bandiera
Che brillerà nella notte scura
Della mia vita farò una bandiera
Che brillerà nella notte nera
Della mia fica farò una bandiera
Che brillerà nella notte neraDella mia fica farò una bandiera
Che brillerà nella notte nera
Della mia fica farò una bandiera
Che brillerà nella notte nera
Della mia fica farò una bandiera
Che brillerà nella notte nera
Della mia fica farò una bandiera
Che brillerà nella notte nera
Della mia fica farò una bandiera
Che brillerà nella notte nera
Della mia fica farò una bandiera
Che brillerà nella notte nera
Della mia fica farò una bandiera
Che brillerà nella notte nera(Ah-ah, ah-ah, ah-ah-ah-ah)
(Ah-ah, ah-ah, ah-ah-ah-ah)
(Ah-ah, ah-ah, ah-ah-ah-ah)
(Ah-ah, ah-ah, ah-ah-ah-ah)
(Della mia fica farò una bandiera)
(Che brillerà nella notte nera)
(Ah-ah, ah-ah, ah-ah-ah-ah)
(Della mia fica farò una bandiera)
(Che brillerà nella notte nera)
(Ah-ah, ah-ah, ah-ah-ah-ah)
(Della mia fica farò una bandiera)
(Che brillerà nella notte nera)
(Ah-ah, ah-ah, ah-ah-ah-ah)
(Della mia fica farò una bandiera)Libera, prima o poi sarò libera
Quando la guerra sarà finita
Ritorneremo tutte alla vita
Il significato della canzone Bandiera
La canzone “Bandiera” di Giulia Mei è un inno alla libertà individuale, soprattutto al femminile, e un’espressione forte di autodeterminazione. Il testo esplora il desiderio di essere libere di fare scelte personali senza subire giudizi o restrizioni da parte della società. Giulia Mei canta di una libertà che va oltre le aspettative tradizionali, abbracciando l’idea di non doversi conformare a norme sociali sul comportamento femminile, che si tratti di trucco, depilazione o maternità.
Frasi come “Libera, voglio essere libera / Di uscire la sera, tornare da sola / Senza la paura” evidenziano la volontà di poter vivere senza la costante paura delle aggressioni o dei giudizi. Questo sentimento si ripete quando afferma il diritto di fare ciò che vuole con il proprio corpo, di avere una sessualità libera e di amare chi desidera, rompendo con stereotipi e tabù sociali.
“Bandiera” è un canto di resistenza contro i limiti imposti alla libertà delle donne, esaltando l’idea che il corpo e la vita di una donna appartengano solo a lei, e nessuno dovrebbe avere il diritto di imporre restrizioni o giudizi su come vive.
In merito al brano presentato a X Factor 2024, Giulia Mei ha dichiarato, spiegandone il significato:
Questa non è una canzone è uno sfogo senza mezzi termini, il mio, di me Giulia, di me donna. Esattamente io che torno a casa a Milano col cuore in gola, io che rispondo in direct ai paternalismi di chi mi spiega come mostrare il mio corpo, io che ho paura dei compleanni perché vivo l’invecchiamento come una colpa, io che vivo la mia sessualità come uno stigma e ci ho dovuto pensare un bel po’ prima di pubblicare questo pezzo, perché la sessualità di una donna è bella e buona solo quando non si entra nei dettagli. Ma sono proprio i dettagli di essere donna che mi interessano, quelli di cui non si parla mai, quelli sottopelle che però fanno male, fanno male da secoli, da occidente a oriente. Sono i particolari di una quotidianità invivibile e inconciliabile con una libertà di plastica che fa notizia ma che non mi protegge dagli abusi. Io voglio solo una libertà che mi accompagni sotto casa, che mi faccia sentire così orgogliosa della mia fica da portarmela addosso come una bandiera, una cazzo di bandiera che faccia luce in mezzo al buio più totale