OuverFOURe, Lazza: testo e significato della canzone (video)
Testo e significato di OuverFOURe di Lazza, una riflessione sincera sulle sfide dell’essere autentici nel mondo della musica
Dopo la recente premiazione ai SIAE Music Awards nella categoria Miglior Canzone Streaming Italia con Cenere, inarrestabile e sempre al lavoro per superarsi, Lazza ha sorpreso tutti con l’uscita di OuverFOURe, disponibile da oggi su tutte le piattaforme digitali (Island Records).
Anticipazioni l’uscita del brano, ha dichiarato via Instagram:
Ho letto un sacco di cose sul mio conto negli ultimi mesi, alcune belle, alcune meno. Sono stato in silenzio, testa bassa, lavorare: questo è il mio modus operandi, da sempre, per sempre. Sarà questo quello che poi mi porta a fare la differenza. Avevo detto che questo pezzo non sarebbe uscito; mi sbagliavo, ma dovete capire che certe cose non si programmano, succedono, ed è proprio questo il bello. Tra l’altro non ho ancora finito le cose da dirvi, tenetevi pronti.
Insieme al nuovo brano prodotto da Low Kidd e Drillionaire, Lazza sgancia una bomba pronta a marchiare a fuoco l’estate 2025, annunciando oggi LAZZA | STADI 2025, i suoi primi stadi in carriera in programma il 5 luglio a Lignano Sabbiadoro (UD) @ Stadio Teghil (DATA ZERO) e il 9 luglio 2025 a Milano @ Stadio San Siro.
I biglietti saranno disponibili online su www.vivoconcerti.com da giovedì 28 novembre alle ore 14:00, e da martedì 3 dicembre alle ore 11:00 nei punti vendita autorizzati.
Due eventi -prodotti da Vivo Concerti- che segnano un nuovo, imponente passo nella carriera dell’artista con all’attivo 109 Dischi di Platino e 50 Ori, consacrandolo definitivamente nell’Olimpo della musica live italiana, dopo aver mandato completamente sold out a tre mesi dalla partenza le 11 date del LOCURA TOUR 2025, in programma nei palazzetti da gennaio. San Siro è molto più di uno stadio: per Lazza è un sogno coltivato da sempre, un luogo iconico che ha segnato a più riprese il suo percorso, a cui ha duramente lavorato affinché si realizzasse. Con LOCURA OPERA N.1 lo scorso settembre si è portato vicinissimo, esibendosi con l’Orchestra Sinfonica di Milano alle porte dello Stadio con uno spettacolo che ha riscritto le regole dei live show.
Ora quel sogno diventa realtà: il 9 luglio 2025, Lazza si prenderà la Scala del calcio, realizzando un traguardo che non è solo personale, ma un momento di consacrazione, simbolo di un legame indissolubile tra le sue passioni e la sua città.
CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO UFFICIALE DI “OUVERFOURE” DI LAZZA.
Il testo di OuverFOURe
Ecco il testo di OuverFOURe di Lazza
333 Mob
Misericordia, non ricordo più come provarla
Uno sveglio non ha gli occhi aperti per forza, uno sveglio non parla
Se dovessimo fare gli onesti, potrei smettere di gareggiare
Io sono la penna che vorresti, ma che non sapresti come maneggiare
Sensi di colpa, ormai faccio fatica a contarli
Come gli occhi e le dita che mi hanno puntato
Come i soldi che ho perso negli anni
Beato te, che sai accontentarti
Voglio tutto, non quello che viene
Ho sentito che al mondo, per ogni leone, riservano almeno due iene
Spesso mi chiedo come ci si sente dentro ad una stupida lobby
So che ti specchi e ci arrivi da te che sei solo come Bobby
Vengo da dove ‘sti giorni col tempo ci sembrano ancora più vuoti
Col cielo grigio per sempre, così sono abbinati ‘sti topi
Io dagli errori ho imparato a mie spese, forzato di pagare il prezzo
Sennò finivo dietro ad un bancone in un risto’ per lavare il cesso
Se questa vita è puttana, la fotto come se fosse schiava del sesso
Mi ripetevo: “Non salverai il mondo, però almeno salva te stesso”
Giuro, mi spiace, ti farà più male dell’antrace
Quando scopri che chi ti dà corda fa circonvenzione di incapace
Musica pacco, ma ottimo il marketing, ottimi i gadget
Qua ci mettono contro per farci un dispetto
E ci fanno un favore, ci alzano il budget
Vesto Rick Owens, specie quando è una giornata nera
Così ti fa capire l’umore, che alle volte è come un anatema
Tu chiamami Zzala, chiamami J senza problema
Sarò sempre un figlio di puttana, però non ho più serpi alla schienaSe non è okay, non è Zzala
Non è uno slang, è uno slogan
Step dopo step, so la strada
Dalla top ten alla global (Okay, Zzala)Ce l’hanno tutti con te solo se qua ti distingui (Ah)
Volano voci nel back, sembrano tanti bisbigli
Ho visto cose che è meglio non dire o qua vengono a farti gli sbirri
Ti vedrei bene a fare la puttana in uno di quei party di Diddy
Sono al tavolo con degli shooter, credo mi abbiano riconosciuto (Uh)
Fatti un’ave Maria come Schubert perché presto rimani all’asciutto (Ah)
Se lei comincia a muovere il booty (Uh), penserò che ho bisogno del tutor (Ah)
Mentre gridano: “Copie e venduti”, non so più quante copie ho venduto
Mi ricordi C-3PO ogni volta che stai su una base
Mi chiedo se ci trappi o forse facevi meglio in un talent
Anche se con ‘sta merda ci ho fatto i milioni, sai che puzzo ancora di fame
Fra’, la musica è l’unica cosa in cui se ti dimentichi i nomi sei infameSe non è okay, non è Zzala
Non è uno slang, è uno slogan
Step dopo step, so la strada
Dalla top ten alla globalDiego
Mob
Il significato della canzone OuverFOURe
Il brano affronta temi di autenticità, lotta personale e critica al mondo della musica e della fama. Lazza esprime una profonda riflessione sulle difficoltà di mantenere la propria integrità in un ambiente competitivo e spesso superficiale. Ad esempio, nei versi “Se dovessimo fare gli onesti, potrei smettere di gareggiare” e “Sensi di colpa, ormai faccio fatica a contarli”, l’artista evidenzia il conflitto interiore tra l’onestà e la necessità di competere nel settore musicale.
Lazza parla anche delle pressioni esterne e delle illusioni legate al successo: “Beato te, che sai accontentarti / Voglio tutto, non quello che viene“. Questo sottolinea il desiderio di ambire sempre di più, piuttosto che accontentarsi delle conquiste ottenute. Inoltre, critica l’ambiente circostante con “Ho visto cose che è meglio non dire o qua vengono a farti gli sbirri”, indicando esperienze negative vissute nel settore.
Un altro aspetto centrale è l’identità personale e la percezione di sé: “Sarò sempre un figlio di puttana, però non ho più serpi alla schiena”. Qui Lazza accetta la propria immagine controversa, ma dichiara di aver superato alcune delle difficoltà passate. La frase “Non è uno slang, è uno slogan / Step dopo step, so la strada” evidenzia la determinazione e la consapevolezza del proprio percorso verso il successo globale.
Infine, il brano tocca anche la vulnerabilità e l’importanza di salvare se stessi prima di tutto: “Non salverai il mondo, però almeno salva te stesso”. Questo messaggio invita all’autosalvaguardia in un mondo che spesso richiede sacrifici personali.
In sintesi, “333 Mob” di Lazza è una riflessione sincera sulle sfide dell’essere autentici nel mondo della musica, sulle pressioni del successo e sull’importanza di rimanere fedeli a sé stessi nonostante le difficoltà.