È finita la pace, Marracash: testo e significato della canzone
Quando Marracash ha ascoltato per la prima volta la base della title track “È finita la pace“, con il campionamento di “Firenze (Canzone Triste)” di Ivan Graziani, ha capito subito che quel brano avrebbe trovato spazio nell’album. L’idea brillante di utilizzare il brano di Graziani è nata da Zef e il risultato finale è un
Quando Marracash ha ascoltato per la prima volta la base della title track “È finita la pace“, con il campionamento di “Firenze (Canzone Triste)” di Ivan Graziani, ha capito subito che quel brano avrebbe trovato spazio nell’album. L’idea brillante di utilizzare il brano di Graziani è nata da Zef e il risultato finale è un pezzo di cui l’artista va particolarmente fiero. La canzone richiama fortemente il cantautorato italiano e la canzone popolare, con un tocco di blues. L’utilizzo di campionamenti della musica italiana in chiave hip hop è ormai un marchio di fabbrica per Marracash, Zef e Marz che riescono a trasformare queste canzoni, mantenendo un taglio hip hop, all’interno di produzioni moderne, distanti dall’originale.
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Il testo di È finita la pace
Per questo canto una canzone triste, triste, triste
Triste, triste, triste
Triste, triste, triste
Triste come me
Canto una canzone triste, triste, triste
Triste, triste, triste
Triste, triste, triste
Triste come meÈ finita la pace (È finita), se n’è andato anche il cane (Quale?)
Vendo un monolocale free da arredare, qui nel torace (Uh)
Quante smancerie fai? Mangi, caghi e respiri bugie, sai?
Woke contro Alt Right, propaganda, gaslight
Tutto crusha, sembra Attack On Titans
Ti rifai la faccia, l’AI ti rimpiazza
Chi finanzia il genocidio a Gaza? Chi comanda?
Siamo solo una colonia e basta
Ma la gente è stanca, mica le riguarda
Vuole stare su Temptation Island
Il rumore come ninna nanna (Ah)Per questo canto una canzone triste, triste, triste (Triste)
Triste, triste, triste (Triste)
Triste, triste, triste (Ah, yeah)
Triste come meEscono di casa uno straccio senza neanche un abbraccio
Con il cuore d’intralcio quelli come me
Sai, nei brutti sogni che faccio mi preparo all’impatto
E non c’è nessun altro che è più triste di meEh, imbraccia tutte quelle idee
O un mitra per restare te
Far fuori tutti questi brand
“Bang, bang”, uh
Non c’è alcun dio
Rincorri i soldi finché muori
E muoio anche io
In questa guerra senza eroi
Falso qualcuno o un’autentica nullità
L’eterna lotta tra il “beh” e il “mah”Escono di casa uno straccio senza neanche un abbraccio
Con il cuore d’intralcio quelli come me
Sai, nei brutti sogni che faccio mi preparo all’impatto
E non c’è nessun altro che è più triste di meI tuoi occhi non son più capaci di distinguere cos’è realtà (Per questo)
Ci saranno tante estati, ma una come quella non ritornerà (Per questo)
Taci la tua umanità (Per questo)
Piaci all’unanimità (Per questo)
E mi sto chiedendo se anche tu in realtà non sia (Triste come me)Canto una canzone triste, triste, triste
Triste, triste, triste
Triste, triste, triste
Triste come me
Il significato della canzone È finita la pace
La canzone esprime una profonda tristezza personale e collettiva, intrecciando emozioni intime con critiche alla società moderna. L’autore si sente vuoto, come se avesse un “monolocale free da arredare” nel torace, a simboleggiare un cuore privo di calore e significato. La realtà è descritta come caotica e insensata, con riferimenti a conflitti globali, propaganda e superficialità culturale. La gente sembra distratta da intrattenimenti banali, come Temptation Island, mentre problemi gravi come il genocidio e l’oppressione restano ignorati.
Il senso di alienazione emerge anche nell’incapacità di trovare connessioni genuine: le persone escono di casa “senza neanche un abbraccio”, portando il cuore come un peso inutile. La vita è vista come una guerra senza eroi, dove si lotta per sopravvivere o per rincorrere denaro, senza alcuna speranza di autenticità o trascendenza. L’autore si domanda se anche chi sembra apparentemente insensibile non condivida, in fondo, lo stesso dolore (“mi sto chiedendo se anche tu in realtà non sia triste come me”). Il tutto è permeato da un senso di rassegnazione, in cui la tristezza diventa la colonna sonora di una vita che non trova via d’uscita.