Tony Montana, Massimo Pericolo feat. Achille Lauro: testo e significato della canzone
Testo e significato di “Tony Montana” di Massimo Pericolo e Achille Lauro sulla storia di una vita vissuta tra difficoltà, lotta e riscatto
Tony Montana è una canzone di Massimo Pericolo con il featuring di Achille Lauro e disponibile dal 29 novembre 2024, tratta dalla deluxe version di “Le cose cambiano”. A seguire potete ascoltare il brano, leggere testo e significato.
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Il testo di Tony Montana
Ecco il testo di “Tony Montana” di Massimo Pericolo e Achille Lauro.
Sì, sono un figlio di puttana
Nella suite mi godo il panorama
Nella street, vestito Dolce & Gabbana
I miei G sembrano Tony MontanaGPS sotto un’RS
Vuoi essere il capo? Devi essere bravo
Ti fregano in fretta, è il loro lavoro
Non fare il gangsta se non hai un lavoro
Non siamo al mare ma vendono il cocco
Non andavo a sciare perché ero povero
Senza paghetta, panetta di cocco
Rubo la paletta al posto di blocco
La mia mentalità è non parlare
La tua mentalità è che sei infame
Dalla convalida fino al riesame
Sempre a testa alta pure in tribunale
Gli piscio in culo a chi cazzo conosci
Pensi che fai brutto con quattro terroni?
Coi soldi di papi, ti droghi, ci giochi
Fingi siano i tuoi, di essere noi
Siamo così e non c’è niente da fare
Forse perché qui non c’è niente da fare
Ho sbagliato a fidarmi così tante volte
Che appena ti guardo so quanto sei infame
Agenzia delle Entrate, riscossione
Se lo faccio io, sto facendo estorsione
Lo Stato deruba, fornisce, tradisce
Sfrutta le persone o le sbatte in prigione
Ho portato i curriculum, giuro non speculo
No, non è facile, demagogia, lo struggle è real
Guidavo una FIAT, che manco era mia
Vengo dal niente, da boschi coperti da nebbie
Arabi con i machete
Spalle larghe perché abbiamo i pacchi sotto le ascelleSì, sono un figlio di puttana
Nella suite mi godo il panorama
Nella street, vestito Dolce & Gabbana
I miei G sembrano Tony MontanaQuando ho firmato il contratto, sai dormivo in una macchina
Quando conto i soldi penso Dio mi abbia salvato ma
Violenze familiari, familiare con gli abusi
L’anima ha le crepe, sì, le scarpe con i buchi, no
Sì, la nostra storia di violenza è nota tutti
Mi vesto di velluto, stendono i tappeti rossi
Ora dovessi addormentarmi, poi non risvegliarmi adesso
Ti prego, Dio prendi quest’anima mia indietro, Lauro
O ciao ma, come va?
Mi dicevi crescerai, passerà
Non volevi che mai, scusa ma
Ti prometto, resterò, resteraiSì, sono un figlio di puttana
Nella suite mi godo il panorama
Nella street, vestito Dolce & Gabbana
I miei G sembrano Tony Montana
Il significato della canzone Tony Montana
La canzone racconta la storia di una vita vissuta tra difficoltà, lotta e riscatto, mantenendo sempre un legame con le proprie radici. Si apre con un’affermazione provocatoria: “Sì, sono un figlio di putt@na“, che introduce una figura sicura di sé, immersa in un presente di lusso ma ancora intrisa di un passato duro. La suite con il panorama e gli abiti firmati si contrappongono alla realtà della strada: “Nella street, vestito Dolce & Gabbana, i miei G sembrano Tony Montana“, evocando un’ambiguità tra il successo raggiunto e l’ombra di una vita complicata.
I versi descrivono un contesto di difficoltà e contraddizioni sociali. L’artista parla di sorveglianza e precarietà: “GPS sotto un’RS, vuoi essere il capo? Devi essere bravo“, mettendo in evidenza la lotta per sopravvivere in un sistema spietato. Non manca la critica a chi finge di appartenere a un certo mondo: “Non fare il gangsta se non hai un lavoro”. Questo contesto si intreccia con i ricordi di una povertà che segna profondamente: “Non andavo a sciare perché ero povero, senza paghetta, panetta di cocco”.
L’esperienza personale si allarga in una riflessione amara sul sistema sociale e politico: “Lo Stato deruba, fornisce, tradisce, sfrutta le persone o le sbatte in prigione”. Qui emerge un’accusa alla disparità di trattamento e all’ingiustizia vissuta, espressa con un linguaggio crudo ma efficace. La lotta per emergere è tangibile nei versi: “Ho portato i curriculum, giuro non speculo, no, non è facile, demagogia, lo struggle è real”, in cui si percepisce la fatica di chi prova a migliorare la propria condizione.
Il passato violento e difficile ritorna nei ricordi familiari: “Violenze familiari, familiare con gli abusi, l’anima ha le crepe, sì, le scarpe con i buchi, no”. Nonostante tutto, emerge una volontà di riscatto e un dialogo interiore con il divino: “Quando conto i soldi penso Dio mi abbia salvato”. C’è anche una riflessione profonda sul rapporto con i propri cari: “Mi dicevi crescerai, passerà, non volevi che mai, scusa ma ti prometto, resterò, resterai”, un’eco di promesse e speranze.
Il testo si chiude tornando al ritornello, che riprende il contrasto tra il successo materiale e le radici nella strada. La figura di Tony Montana diventa un simbolo dell’ambizione e del potere, ma anche del rischio e del prezzo da pagare per arrivare in cima.