Dove si va, Mimì: testo e significato della canzone (X Factor 2024)

Mimì è la vincitrice di X Factor 2024 e, durante il percorso all’interno del talent show, ha presentato il suo inedito “Dove si va”. A seguire potete ascoltare il pezzo.

La cantante ha solo 17 anni: è di Usmate Velate, in provincia di Monza-Brianza; da sempre ha scelto la musica per esprimere se stessa e comunicare le sue emozioni; cresciuta ascoltando soul e jazz, la sua voce ora spazia tra il soul, l’indie e perfino l’hip hop per connettersi con gli altri, fine ultimo del suo progetto. Il suo brano originale è “Dove si va”, scritto da Madame e prodotto da Gianmarco Manilardi.

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Il testo di Dove si va

Il testo di Dove si va di Mimì

La sera in Piazza Grande, mi hai visto da distante
Ti sei avvicinato per chiedermi il cellulare
Vuoi portarmi fuori a vedere le piazze
A conoscere la gente della mia città
No, non sopporto le folle, l’odore del gin tonic
Le camicie stirate, i bracciali da uomo
Amo stare da sola, sembrerà che ti odio
Tu sorridimi solo, senza pensarci troppo

E se mi chiedi dove, dove si va?
Posso avere il magone, sparire da te
E se ti chiеdi come, come si fa?
Posso averе ragione, ma solo per me

E mi chiedi dove, dove potremo andare
Odio i locali con i drink particolari e il jazz
Con le luci arancioni e le piante nei vasi
E bevo vino solo dopo cena
E se guiderai l’auto, dovrai andare piano
Urlerò ogni tanto perché mi fa paura
Non puoi giudicarmi, io vado in terapia
Ho i problemi dei grandi, sono fatta così

E se mi chiedi dove, dove si va?
Posso avere il magone, sparire da te
E se ti chiedi come, come si fa?
Posso avere ragione, ma solo per me

Sei sicuro tu di volere me?
Dopo tutto questo, è meglio di no
Ho rotto il cuore a tutti, ho tradito per voglia
E ti amerò per noia, ma tu vuoi proprio me?

E se mi chiedi dove, dove si va?
Posso avere il magone, sparire da te (Dove si va?)
E se ti chiedi come, come si fa?
Posso avere ragione, ma solo per me (Come si fa, come si fa?)

Il significato della canzone Dove si va

Questo testo racconta l’incontro tra due persone e la difficoltà di aprirsi all’altro, soprattutto quando ci si sente pieni di contraddizioni e inadeguatezze. La protagonista si mostra sin dall’inizio come una persona complessa, apparentemente distante e poco incline a seguire le convenzioni: “No, non sopporto le folle, l’odore del gin tonic, le camicie stirate, i bracciali da uomo“. Qui emerge il suo rifiuto per situazioni sociali superficiali e convenzionali.

Nonostante l’invito dell’altro a condividere esperienze e scoprire la sua città, confessa il suo amore per la solitudine, evidenziando il bisogno di essere capita senza pressioni: “Amo stare da sola, sembrerà che ti odio, tu sorridimi solo, senza pensarci troppo“. Questo verso rivela un desiderio di connessione autentica, ma anche la paura di farsi coinvolgere troppo.

L’incertezza domina il rapporto, riflettendosi nelle sue risposte ambigue: “E se mi chiedi dove, dove si va? Posso avere il magone, sparire da te“. Il “magone” rappresenta quel nodo emotivo che la porta a ritirarsi, incapace di dare una direzione chiara alla relazione.

La protagonista descrive anche i suoi gusti e le sue idiosincrasie, che sembrano mettere alla prova la pazienza del partner: “Odio i locali con i drink particolari e il jazz, con le luci arancioni e le piante nei vasi“. La sua franchezza è disarmante, ma anche un modo per mettere le cose in chiaro, mostrando una personalità autentica e poco incline al compromesso.

L’autoconsapevolezza diventa evidente quando ammette le sue fragilità: “Non puoi giudicarmi, io vado in terapia, ho i problemi dei grandi, sono fatta così”. Qui emerge la sua lotta interiore, un conflitto tra il desiderio di essere amata e la paura di deludere.

Il culmine arriva quando si chiede se l’altro sia davvero pronto ad accettarla per come è: “Sei sicuro tu di volere me? Dopo tutto questo, è meglio di no”. La protagonista rivela un passato fatto di errori e scelte impulsive, ma anche una tendenza a mettere alla prova chi le sta accanto: “Ho rotto il cuore a tutti, ho tradito per voglia, e ti amerò per noia, ma tu vuoi proprio me?”.

In definitiva, il testo è un ritratto sincero e crudo di una persona che cerca di proteggersi dalle relazioni, nonostante il desiderio di essere capita. È un dialogo interiore che oscilla tra il bisogno di autenticità e la paura di essere rifiutata per le proprie complessità.