Burnout, Pinguini Tattici Nucleari: testo e significato della canzone
Testo e significato di “Burnout” dei Pinguini Tattici Nucleari sul sentirsi oppresso dalle aspettative di una carriera che dovrebbe essere creativa e appagante
Burnout è una canzone dei Pinguini Tattici Nucleari tratta dall’album “Hello World” disponibile da venerdì 6 dicembre 2024. A seguire potete leggere testo e significato del brano.
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Il testo di Burnout
Ecco il testo di “Burnout” dei Pinguini Tattici Nucleari.
Sempre il solito dannato lunedì
La città si sveglia e va al lavoro
Sembra di essere formiche che sprecano le vite
Fingendosi farfalle in volo
C’è chi dice “C’est la vie”, qualcuno “Let it be”
Io preferisco “Chettedevodì”
È che siamo diventati troppo cinici
Abbiamo il cuore in PVC
Ho puntato su un cavallo, è sempre l’ultimo
Si chiamava Bojack
Ho parlato con il diavolo nel traffico
Aveva la mia voce
Ho un cappellino adatto ad ogni situazione
Sono tattico
E oggi ho quello giusto
Per un altro attacco di panicoIo volevo solo fare l’artista, non avere mille burnout
E chi pensava che ci vuole un terapista, pure per curare i soldout
Si aspettano di più, di più, di più ma non mi va
Di raggiungere i miei KPI ignorando la felicità
Fottuto burnoutVorrei la targa e non la fine di Tenco
Ormai sto diventando vecchio
E infatti mangio presto, ascolto il vento
E a volte do perfino ragione a Parenzo
I numeri non voglio farli, io li do
Sono un Re Mida, solo all’incontrario
Quello che tocco tendo a rovinarlo
Però…Io volevo solo fare l’artista, non avere mille burnout
E chi pensava che ci vuole un terapista, pure per curare i soldout
Si aspettano di più, di più, di più ma non mi va
Di raggiungere i miei KPI ignorando la felicità
Fottuto burnout
(Burnout, burnout)
(Burnout, burnout)Una canzone mi fa stare sveglio
Dice che i buoni non vincono mai
Sembra impossibile però è successo come
Le coppe vinte dall’Uruguay
Ed ogni lunedì mi tira un destro
Ed è l’ennesimo ultimo round
Ma la tua stella mi fa stare meglio
Dentro questo blackoutIo volevo solo fare l’artista, non avere mille burnout
E chi pensava che ci vuole un terapista, pure per curare i sold out
Si aspettano di più, di più, di più ma non mi va
Di raggiungere i miei KPI ignorando la felicità
Fottuto burnout
(Burnout, burnout)
(Burnout, burnout)
Il significato della canzone Burnout
La canzone “Burnout” dei Pinguini Tattici Nucleari è un racconto diretto e ironico delle difficoltà di vivere e lavorare in una società che sembra consumare le persone fino al loro limite. Sin dall’inizio, il lunedì mattina diventa il simbolo di una routine alienante: “La città si sveglia e va al lavoro, sembra di essere formiche che sprecano le vite fingendosi farfalle in volo“. L’immagine delle formiche che fingono di essere farfalle riflette una critica al conformismo e alla superficialità di chi cerca di mascherare la propria insoddisfazione.
L’artista si sente oppresso dalle aspettative di una carriera che dovrebbe essere creativa e appagante, ma che lo spinge invece verso il burnout: “Io volevo solo fare l’artista, non avere mille burnout“. La pressione del successo è tanto grande che persino il soldout di un evento, simbolo di trionfo, diventa una fonte di stress che richiede terapia: “E chi pensava che ci vuole un terapista, pure per curare i soldout”.
Il cantante riflette anche sulla disumanizzazione dei moderni obiettivi lavorativi: “Si aspettano di più, di più, di più ma non mi va di raggiungere i miei KPI ignorando la felicità”. I KPI, indicatore tipico di performane aziendali, diventano qui il simbolo di un sistema che sacrifica il benessere personale per il raggiungimento di obiettivi superficiali.
C’è spazio anche per una riflessione malinconica sul passare del tempo e sulla propria natura imperfetta: “Sono un Re Mida, solo all’incontrario, quello che tocco tendo a rovinarlo“. Questo amaro riconoscimento di fallimenti personali si intreccia con un desiderio di semplicità e autenticità, rappresentato dal mangiare presto e ascoltare il vento.
Tuttavia, in mezzo al caos, c’è una scintilla di speranza, rappresentata da una “stella” che illumina il blackout emotivo: “Ma la tua stella mi fa stare meglio, dentro questo blackout”. Questo passaggio indica che, nonostante le difficoltà, ci sono ancora momenti e persone capaci di dare conforto e luce.
In sintesi, il brano è un’analisi pungente e sincera della fatica di conciliare le ambizioni personali con un sistema che sembra non lasciare spazio alla felicità, alternando critiche sociali a confessioni personali, il tutto con una vena ironica e disillusa.