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Booster, Tananai: testo e significato della canzone

Testo e significato della canzone “Booster” di Tananai, incentrata su una relazione tormentata e passionale

17 Novembre 2024 13:40

Booster è una canzone di Tananai tratta dal suo ultimo disco di inediti “Calmocobra”. Prodotto da Tananai & ​d.whale, potete ascoltare qui sotto il brano, insieme a testo e significato del pezzo.

Composto da 12 tracce, di cui 9 completamente inedite e preceduto dai singoli “Veleno” (disco di platino), “Storie brevi” con Annalisa (doppio disco di platino) e “Ragni”, “CALMOCOBRA” porta alla luce un nuovo aspetto dell’anima di Tananai, più maturo, consapevole e deciso ad assaporare e ricordare ogni più piccolo momento e dettaglio della vita, senza inseguire per forza a tutta velocità un traguardo che, di fatto, non esiste ma è solo una costruzione sociale, decisa da qualcun altro. Al centro delle canzoni di “CALMOCOBRA” sono i rapporti umani e in particolare come questi fanno sentire l’artista, l’emozioni che ne scaturiscono.

CLICCA QUI PER VEDERE IL VISUAL VIDEO DI “BOOSTER” DI TANANAI.

Il testo di Booster

Ecco il testo di “Booster” di Tananai.

(It’s, it’s a vibe, baby)
(You on the grind, baby)
(Take your time with it, baby)
(I don’t mind)

C’era una volta un muro con su scritto “Ti amo”
Ma non lo sai perché tu non parli italiano
Fumavo troppo, era per te che ho iniziato
Quando hai detto: “Non sei più la mia roba”
Un horror, poi resto da lei
E farà male, ma tu non ci sei
È quasi un anno che se ci lasciamo
Poi ci rimettiamo a ridere

E dopo hai le guance rosse
La solita cosa che poi mi fotte

Se vuoi farmi male, fammi male stanotte
Dammi un bacio strano, prima piano, poi forte
So che quel francese ti ha guardata tre volte
Un, deux, trois, cosa cazzo ne sa di noi?
Non sa che mi hai detto: “Ti amo” su un Booster
Una sigaretta, poi nessuna, poi tutte
E poi fa-fa-fa-fa-fa-fa-fa-fa sempre un po’ male
L’ultimo sguardo, litigata, bacio in bocca da dare

Che ce lo siamo dati contro tutte le porte
Chissà che ti prende, che ti prende a volte

C’era una volta un muro con su scritto “Scappiamo”
Ma non lo fai, perché l’hanno riverniciato
Pensavo troppo, ma pensavo sbagliato
Quando ho detto: “Porta via la mia roba”
Mi sveglio di nuovo da lei e mi fa male

Se vuoi farmi male, fammi male stanotte
Dammi un bacio strano, prima piano e poi forte
So che quel francese ti ha guardata tre volte
Un, deux, trois, cosa cazzo ne sa di noi?
Non sa che mi hai detto: “Ti amo” su un Booster
Una sigaretta, poi nessuna, poi tutte
E poi fa-fa-fa-fa-fa-fa-fa-fa sempre un po’ male
L’ultimo sguardo, litigata, bacio in bocca da dare

Che ce lo siamo dati contro tutte le porte
Chissà che ti prende, che ti prende a volte

Se bruciano gli occhi è la felicità
Io li voglio rossi una vita intera
Se bruciano gli occhi è la felicità
Io li voglio rossi una vita intera
Se bruciano gli occhi è la felicità
Io li voglio rossi una vita intera
Se bruciano gli occhi è la felicità
Io li voglio rossi una vita intera

Un, deux, trois, cosa cazzo ne sa di noi?
Non sa che mi hai detto: “Ti amo” su un Booster
Una sigaretta, poi nessuna, poi tutte
E poi fa-fa-fa-fa-fa-fa-fa-fa sempre un po’ male
L’ultimo sguardo, litigata, bacio in bocca da dare

Che ce lo siamo dati contro tutte le porte
Chissà che ti prende, che ti prende a volte

Il significato della canzone Booster

Il pezzo racconta una relazione tormentata e passionale, caratterizzata da intensità emotiva, rimpianti e momenti di gioia mescolati al dolore. L’autore ripercorre i ricordi di questo legame, come un muro con scritto “Ti amo”, che però perde significato perché lei “non parla italiano”. Emergono dettagli di una storia fatta di abitudini condivise, come il fumare per lei, e di un ciclo continuo di separazioni e ritorni: “È quasi un anno che se ci lasciamo, poi ci rimettiamo a ridere“. La gelosia si fa sentire, con l’attenzione di un francese che guarda lei: “Un, deux, trois, cosa cazzo ne sa di noi?”, mettendo in luce un legame unico che nessun estraneo può capire.

Ci sono rimpianti, come un muro che invitava a scappare insieme, ma ora è stato riverniciato, simbolo di occasioni perse: “C’era una volta un muro con su scritto ‘Scappiamo’, ma non lo fai“. Nonostante tutto, il rapporto è vissuto con un’intensità estrema, al punto che persino il dolore è accettato: “Fa sempre un po’ male”. La ripetizione finale, “Se bruciano gli occhi è la felicità, io li voglio rossi una vita intera”, sottolinea il desiderio di vivere ogni emozione fino in fondo, accettando la sofferenza come parte di un amore travolgente e indimenticabile.

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