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Perle, Tancredi: testo e significato, ascolta la canzone

Il testo completo della canzone Perle cantata da Tancredi. Ascolta il brano e scopri il suo significato, la storia dietro le parole che ti aiuterà a comprendere appieno la sua essenza musicale.

7 Gennaio 2024 11:00

Perle è la canzone che Tancredi ha portato in gara a Sanremo Giovani 2023. Il cantante, ex concorrente di Amici, non è risultato, però, tra i tre finalisti che potranno partecipare al Festival di Sanremo 2024. Prodotto da Giordano Colombo e scritto da Tancredi e Alessandro Antonini, il brano prosegue il filone cantautorale che ha caratterizzato l’artista nei suoi ultimi singoli, un approccio alla scrittura volto a raccontarsi in maniera autentica e senza filtri. A seguire potete ascoltare Perle, leggere testo e significato del brano.

Il testo di Perle

A seguire il testo di Perle, canzone scritta e incisa da Tancredi e in gara a Sanremo Giovani 2023.

Questo letto è da una piazza e mezzo, non è fatto per due
Ma a noi va bene lo stesso
Non sono mai stato bravo a cucinare per due, però lo faccio lo stesso
Il mondo gira a cento all’ora, ma poi si ferma ogni mezz’ora
E stamattina ho solo voglia di te, voglia di te
Ho solamente voglia di te, voglia di te

Lasci le perle in bagno, le cicche, lo smalto
Come volessi dirmi “stai tranquillo, ripasso”
Mi lasci il tuo sapore di fumo ed un mezzo saluto
E poco prima di uscire

Mi dici che siamo tutto, io lo trovo assurdo
Tu guardi il cielo azzurro e io guardo le piastrelle
Quando sono distrutto mi manchi di brutto
Tranquilla è solamente un’altra sere di quelle
In cui voglio stare male, ti griderei dalle scale
Che forse tu sei tutto ma io non sono niente
Quando guardi il cielo azzurro e io guardo le piastrelle

Cosa vuoi che ti risponda?
Lo sai, mi chiedi solo di noi
Ma le parole le so usare solo nelle canzoni
Che ti aspettavi da me? Non lo so, non lo so
E il mondo gira a cento all’ora, si ferma ogni quarto d’ora
Mi passi le paranoie, mi passa anche il mal di gola
A volte scuse non ho voglia di te, voglia di te
A volte non ho voglia di te, voglia di te

Lasci le perle in bagno, le cicche, lo smalto
Come volessi dirmi “stai tranquillo, ripasso”
Mi lasci il tuo sapore di fumo ed un mezzo saluto
E poco prima di uscire

Mi dici che siamo tutto, io lo trovo assurdo
Tu guardi il cielo azzurro e io guardo le piastrelle
Quando sono distrutto mi manchi di brutto
Tranquilla è solamente un’altra sere di quelle
In cui voglio stare male, ti griderei dalle scale
Che forse tu sei tutto ma io non sono niente
Quando guardi il cielo azzurro e io guardo le piastrelle

Ho solamente voglia di te, voglia di te
Ho solamente voglia di te, voglia di te
Ma a volte non ho voglia di te, voglia di te
A volte non ho voglia di te, quando

Mi dici che siamo tutto, io lo trovo assurdo
Tu guardi il cielo azzurro e io guardo le piastrelle
Quando sono distrutto mi manchi di brutto
Tranquilla è solamente un’altra sere di quelle
In cui voglio stare male, ti griderei dalle scale
Che forse tu sei tutto ma io non sono niente
Quando guardi il cielo azzurro e io guardo le piastrelle

Ora che ci ho fatto un po’ l’abitudine
Ho capito che in mezzo al mio disordine
Tu sei l’eco della mia solitudine
Tu sei l’eco della mia solitudine
Quante volte ne dobbiamo discutere
Oltre a te io non ho niente da perdere
Tu sei l’eco della mia solitudine
Tu sei l’eco della mia solitudine

Il significato della canzone Perle

“Perle” ha origine da un periodo buio e Tancredi decide di fotografarne l’evoluzione, in cui il difficile rapporto con se stesso che ha vissuto in quella fase si intreccia con una relazione d’amore, passando in rassegna le immagini e i ricordi che meglio lo definiscono. Ecco le parole del cantautore:

Perle nasce a Ottobre 2022. Nel testo parlo di una storia d’amore e della quotidianità che le appartiene, intaccata da un momento di depressione. Ho scritto il ritornello seduto ad un bar, dopo aver passato tutta la giornata in giro per Milano a camminare da solo; ricordo il barista che, mentre mi preparava un caffè, mi ha detto “che faccia che hai”. Stavo realizzando di essere in un periodo in cui non mi sentivo a posto con me stesso e questa situazione si rifletteva nella relazione che stavo vivendo: dovevo sentirmi felice perché stava andando tutto alla grande ma non ci riuscivo e questo mi faceva stare ancor più male. Dopo qualche giorno, una volta trovato il giusto giro di chitarra, il resto della canzone si è scritta da sola, come se fosse un flusso di coscienza.”

Il cantante racconta la sua difficoltà a lasciarsi andare, diviso tra la sensazione di dolore che prova quando lei non è accanto a lui e il suo bisogno di stare da solo e di non sentirsi abbastanza:

Quando sono distrutto mi manchi di brutto
Tranquilla è solamente un’altra sere di quelle
In cui voglio stare male, ti griderei dalle scale
Che forse tu sei tutto ma io non sono niente

Non riesce ad accettare di essere “tutto” per lei e questa emozione lo porta a desiderare di stare da solo, lontano, anche se sa che poi gli mancherà:

Ho solamente voglia di te, voglia di te
Ho solamente voglia di te, voglia di te
Ma a volte non ho voglia di te, voglia di te
A volte non ho voglia di te, quando

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