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Segnali di fumo, Tony Boy: testo e significato della canzone

Testo e significato di “Segnali di fumo” di Tony Boy, un mix di nostalgia, lotta interiore e desiderio di superare le difficoltà

6 Dicembre 2024 02:30

Segnali di fumo è una canzone di Tony Boy tratta dall’album “Going Hard 3“, disponibile dal 6 dicembre 2024. A seguire potete ascoltare il brano, leggere testo e significato del pezzo.

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Il testo di Segnali di fumo di Tony Boy

Ecco il testo della canzone “Segnali di fumo” di Tony Boy.

¿E-E-Ey, Wairaki, qué tal, loco?
Ye, ho detto mai e poi mai come allora
Baby don’t cry, don’t cry, non piangere più
Ye

Il mondo crolla mentre tu mi fissi
Sono ricco non faccio più beef
Tranne con lo Stato e contro la police
Sono cresciuto senza la tv
Tutti questi vicoli li conosco, ci ho fatto tutti i trick
La mia city di notte a casa
Ora sto andando a Mi, vestito tutto LV
Grazie a Dio a tutti i miei fan, vorrei averli tutti qui
Delle volte mi alzo storto però penso che sei su guardi
Party privato oggi è un Audi, domani ci [?]

Ho detto mai e poi mai come allora (Ye, ah)
Baby don’t cry, don’t cry, non piangere più (Ah, ye)
Mi hai detto “Vai” ma se esco succede di tutto (Ah)
Ho gli occhi spenti mando segnali di fumo (Ah, ah, ah, ah, ah, ah, yе)

Gridando forte puoi sentirmi
Attorno rose, spinе e artigli
Cuore a pezzi in vari nascondigli
Attento ai sogni che poi li realizzi
Le tue regole non le assimilo
E tu mi assilli, assilli, assilli e assilli, ah
Negli sbagli in fondo ti somiglio, ah
Dentro un loop di continuo

Ho detto mai e poi mai come allora (Ah, ah, ye)
Baby don’t cry, don’t cry, non piangere più (Ah, ye)
Mi hai detto “Vai” ma se esco succede di tutto (Ah)
Ho gli occhi spenti mando segnali di fumo (Ah, ah, ah, ah, ah, ah, ye)

Il significato della canzone Segnali di fumo di Tony Boy

La canzone “Segnali di fumo” di Tony Boy è un mix di nostalgia, lotta interiore e desiderio di superare le difficoltà. La narrazione ruota attorno a una relazione intensa e alla crescita personale in un ambiente difficile. Vediamo un protagonista che riflette sul proprio passato, presente e sulle sue emozioni contrastanti.

L’apertura con “Ho detto mai e poi mai come allora” evoca un momento particolarmente significativo che sembra unico e irripetibile, mentre “Baby don’t cry, don’t cry, non piangere più” mostra una volontà di conforto verso qualcuno che sta soffrendo.

Il protagonista descrive il suo passato difficile: “Sono cresciuto senza la tv, tutti questi vicoli li conosco, ci ho fatto tutti i trick“, indicando una giovinezza vissuta nelle strade, imparando a cavarsela in un contesto ostile. Ora, con il successo ottenuto (“Ora sto andando a Mi, vestito tutto LV”), esprime gratitudine per chi lo ha sostenuto, come i suoi fan: “Grazie a Dio a tutti i miei fan, vorrei averli tutti qui.”

Tuttavia, il successo non ha cancellato le difficoltà emotive: “Delle volte mi alzo storto però penso che sei su guardi” suggerisce un dialogo interiore tra momenti di negatività e speranza. La frase “Le tue regole non le assimilo, e tu mi assilli” evidenzia un conflitto con chi cerca di imporgli norme o pressioni, mentre “Negli sbagli in fondo ti somiglio” è un’ammissione di vulnerabilità e di un legame complesso con l’altro.

L’immagine poetica di “Ho gli occhi spenti mando segnali di fumo” sottolinea uno stato di disorientamento, con la comunicazione ridotta a gesti simbolici, forse in cerca di aiuto o comprensione.

Infine, il ritornello “Mai e poi mai come allora, baby don’t cry” diventa un mantra che alterna il desiderio di rivivere un passato autentico e la necessità di consolare se stesso e gli altri di fronte alle sfide presenti.

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