The Chainsmokers, Memories Do Not Open: recensioni, opinioni e critica dell’album
Memories Do Not Open dei The Chainsmokers non sembra aver colpito particolarmente la critica.
Memories…Do Not Open è il primo album dei The Chainsmokers, rilasciato il 7 aprile 2017 dalla Columbia Records. Anticipato dai brani Paris, Something Just Like This (featuring Coldplay) e The One, l’atteso disco del duo americano comprende dodici tracce inedite. E la critica come ha reagito e giudicato il debutto? Scopriamolo insieme.
Spin: Se il titolo dell’album è un appello o un avvertimento non ha importanza, l’effetto è lo stesso: I The Chainsmokers hanno una canzone sola e se non volete ascoltare 12 versioni di questa, siete invitati a non fare Clic.
The New York Times: Mr. Taggart è una cantante capace ma poco emozionante. E ha incredibilmente poche idee per i testi. Due canzoni back-to-back, “Honest” e “Wake Up Alone”, analizzare il peso che la fama provoca sui rapporti affettivi – e solo queste due sono tra le più credibili dell’album.
Rolling Stone: Memories è un disco incredibilmente triste. Per la maggior parte del tempo, le canzoni partono arrancando su un ritmo strenuamente mid-tempo e sono per lo più prive di qualsiasi dettaglio sonoro che potrebbe premiare l’ascoltatore.
The Observer (Uk): Questo è pop Trump: superficiale, sempre pronto a tradire le sue influenze, con un vocabolario da terza elementare e l’ambizione che corre a non andare oltre lo svuotare il portafoglio più vicino.
Pitchfork: Il disco racchiude pallide imitazioni del flusso di Migos e sentimentalismo in stile Coldplay.
Slant Magazine: Sfortunatamente, il sound che hanno definiti è saldamente parcheggiato al centro della strada.
Entertainment Weekly: Break Up Every Night è un pezzo dance vero e proprio. Le altre tracce sono fondamentalmente ballad con ritmi di un modernizzato Moby