The Offspring, Let The Bad Times Roll: il nuovo album esce il 16 aprile 2021
Let The Bad Times Roll, The Offspring: l’album della band esce il 16 aprile 2021. Ecco la copertina e le parole del gruppo
E’ passato quasi un decennio dall’ultimo album pubblicato dai The Offspring. E, il prossimo 16 aprile, la band rilascerà “Let the Bad Times Roll“. Questo sarà il primo disco del gruppo dai tempi di “Days Go By” del 2012. Il gruppo ha raccontato di aver lavorato alle canzoni negli ultimi nove anni mentre il cantante Dexter Holland, 55 anni, ha conseguito il dottorato in biologia molecolare.
Il chitarrista Noodles, 58 anni, ha raccontato
“Abbiamo fatto molto, Dexter è tornato a scuola e siamo stati in tour quattro o cinque mesi all’anno. Ma in realtà il motivo è quello. il disco non è stato completato fino a quando non era davvero finito. Abbiamo lavorato sull’album in modo discontinuo per quasi tutti i nove anni e siamo finalmente arrivati a un punto in cui abbiamo pensato di avere un buon disco e che era giunto il momento che i fan potessero ascoltarlo”
Ad avere un peso in questa lunga gestazione del loro nuovo progetto, è stato anche la fine del contratto discografico:
“Con ‘Days Go By’ avevamo terminato il nostro contratto con la Sony, quindi non avevamo un’etichetta discografica che ci dicesse che dovevamo portare a termine questo lavoro in tempi stabiliti, non c’erano scadenze, a parte quelle che abbiamo deciso di prefissarci noi”
‘Let The Bad Times Roll’ fa riferimento alla dipendenza da oppioidi e ai problemi di salute mentale e la band ha affermato di voler affrontare ciò che sta accadendo nel mondo in questo momento. E Dexter ha spiegato:
“‘Let The Bad Times Roll’ … stiamo scrivendo del mondo in cui viviamo e di ciò che vediamo intorno a noi. Quindi questo include cose come la dipendenza da oppioidi e quelli che chiamereste problemi di salute mentale, Penso che 10 anni fa l’avremmo chiamata depressione, ma ora viene vista in una luce leggermente diversa. Una delle cose che abbiamo sempre amato del punk rock e che ci ha attratto verso le band che ci piacevano, era che non avevano paura di diffondere quel tipo di messaggi. Se era oscuro e doveva essere detto, veniva detto Mi piace scrivere di questioni che ritengo importanti e di cui è necessario parlare. Credo che, come tutti gli altri, gli ultimi due anni sembrano aver portato un crescente senso di frustrazione, e puoi provare quello che voglio chiamare come un senso di ansia sociale se capisci cosa intendo? Che si tratti di cose che stanno accadendo politicamente o socialmente o quello che provi tu. E ora, naturalmente, la pandemia l’ha semplicemente intensificata a un altro livello. Quindi essere in grado di tirare fuori quelle idee e parlarne e sfogarsi, c’è qualcosa che penso sia decisamente catartico nel punk rock musica perché è arrabbiata ed energica a tal punto che ti sembra riesca a tirartela fuori”