The Orb e David Gilmour dei Pink Floyd: arriva “Metallic Spheres” il primo album insieme
L’incontro ha qualcosa di epocale: i The Orb infatti, si sono sempre dichiaratamente ispirati alle atmosfere dei primi album dei Pink Floyd. Il loro sound era un mix di elettronica e ritmi dilatati che arrivava dritto dalle campagne inglesi che avevano ispirato capolavori come “The Piper at the Gates of Dawn”.Le droghe e i rave
L’incontro ha qualcosa di epocale: i The Orb infatti, si sono sempre dichiaratamente ispirati alle atmosfere dei primi album dei Pink Floyd. Il loro sound era un mix di elettronica e ritmi dilatati che arrivava dritto dalle campagne inglesi che avevano ispirato capolavori come “The Piper at the Gates of Dawn”.
Le droghe e i rave dei primi anni ’90 fecero il resto, spedendo un disco come “The Orb’s Adventures Beyond The Ultraworld” nei piani alti delle classifiche (non solo indipendenti) e nelle zone chill-out di quasi tutte le discoteche e i raduni a base di house e techno.
E’ emblematico quindi che “Metallic Spheres”, in uscita il prossimo quattro ottobre, veda la partecipazione di David Gilmour, chitarrista e cantante dei (c’è bisogno di dirlo?) Pink Floyd insieme ad Alex Paterson e Martin “Youth” Glover, rispettivamente membro originario e ‘aggiunto’ dei The Orb. Un disco che si preannuncia come un ‘viaggio’ in territori molto psichedelici.
Non è la prima volta che il percorso dei The Orb incrocia in modo evidente quello dei Pink Floyd, anche se in precedenza, l’unione era stata più surreale, con la cover di “Live 93” come parodia della storica copertina di “Animals”, splendido capitolo della band di Gilmour e soci. “Metallic Spheres” uscirà in cd, in versione digitale e in doppio cd con le stesse tracce ma missate in 3D60 tecnologia che permette un ascolto più avvolgente in cuffia.